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NBA, Paolo Banchero: "Team USA? No, giocherò con l'Italia. L'amore che sto ricevendo dagli italiani è incredibile"

Davide Fumagalli

Aggiornato 31/10/2022 alle 14:49 GMT+1

NBA - Paolo Banchero è stato protagonista di una lunga conservazione col compagno agli Orlando Magic RJ Hapton nel suo podcast e tra i temi trattati c'è anche quello delle sue origini italiane e della volontà di giocare con la Nazionale. "Non ho mai giocato per Team USA, ma, ora faccio parte della nazionale italiana. La mia intenzione è quella di giocare con loro, ma non sono sicuro del quando".

Paolo Banchero ospite del podcast del compagno di squadra RJ Hampton

Credit Foto From Official Website

"La mia intenzione è quella di giocare con loro (la Nazionale italiana, ndr), ma non sono sicuro del quando". Parole importanti, ribadite per l'ennesima volta da Paolo Banchero, la stella degli Orlando Magic, prima scelta scelta assoluta del Draft 2022, che ha preso il passaporto italiano per le origini del padre Mario e che potrebbe vestire la maglia azzurra della nazionale. Ne ha parlato in una lunga conversazione nel podcast condotto da RJ Hampton, suo compagno ai Magic, e ha trattato vari temi tra cui quello delle sue origini.
Quote Paolo Banchero
"La mia famiglia è italiana dalla parte di mio padre, il mio bisnonno è nato in Italia e poi si è trasferito a Seattle e messo radici negli USA: per questo sia mio nonno che mio padre sono nati e cresciuti negli Stati Uniti, ma hanno forti origini italiane", ha spiegato Banchero, cognome originario della Liguria. In famiglia il talento per il basket arriva da mamma Rhonda, ma le radici italiche sono ben presenti: "Crescendo mi sono chiesto spesso perché il mio nome fosse Paolo, così diverso da quello degli altri ragazzi attorno a me. Mio padre si chiama Mario, mio zio Angelo, un altro Armando e mio fratello Giulio: per questo mi sono reso conto di quanto fossero importanti per lui le nostre origini, anche se non ha mai vissuto in Italia".
Quote Paolo Banchero
Centrale è il tema della Nazionale italiana, anche perchè a fine novembre è previsto un viaggio del ct Gianmarco Pozzecco e del presidente federale Petrucci per incontrare Banchero e strappare il suo sì ad impegnarsi con la selezione azzurra, magari già al Mondiale 2023 in Asia. A tal proposito Paolo racconta: "Quando avevo 16 anni, gli Azzurri hanno contattato mio padre per indagare sulle sue origini e capire se avesse passaporto italiano. Alla sua risposta affermativa, è iniziato il percorso di selezione: sono andato più volte a San Francisco all’ambasciata italiana, ho avuto degli incontri e alla fine mi hanno concesso il passaporto".
Banchero ha poi sottolineato per l'ennesima volta la voglia di rappresentare l'Italia, anche per l'affetto che riceve dal nostro paese: "Ora la mia intenzione è quella di giocare con loro, ma non sono sicuro del quando. Non sono ancora mai stato lì, ma la quantità d’amore che sto ricevendo è pazzesca. Incredibile. Non vedo l’ora di andare in Italia". E se chiamassero Grant Hill e Steve Kerr per giocare con Team USA? "No, ora faccio parte della nazionale italiana. Non ho mai giocato per Team USA".
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Banchero: "Prima scelta? Non è un sogno, è pazzia!"

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