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Basket, Serie A: la Virtus Roma si ritira dal campionato, è ufficiale

Davide Fumagalli

Aggiornato 09/12/2020 alle 22:27 GMT+1

La Federazione Italiana Pallacanestro ha comunicato ufficialmente la decisione della Virtus Roma di ritirarsi dal campionato di Serie A 2020-21. I problemi finanziari e l'impossibilità di adempire ai costi, sia per le tasse, sia per gli stipendi dei tesserati, hanno portato il patron Claudio Toti a questo passo estremo. Ora la A riprenderà con 15 squadre invece che 16.

Virtus Roma, PalaLottomatica

Credit Foto Getty Images

Era nell'aria da giorni, da settimane: la Virtus Roma si è ritirata ufficialmente dal campionato ed ora la Serie A 2020-21 proseguirà in numero dispari con 15 squadre, come lo scorso anno. I problemi finanziari hanno portato il patron Claudio Toti a compiere questo passo, dopo i problemi relativi ai mancati stipendi dei tesserati, con conseguenti scioperi, e l'impossibilità di adempire ai pagamenti delle tasse per participare al suddetto campionato.
Questa la nota diffusa dalla FIP, Federazione Italiana Pallacanestro:
La Federazione Italiana Pallacanestro prende atto con rammarico della volontà, da parte della dirigenza della società Virtus Roma, di rinunciare alla partecipazione al campionato in corso.
Impossibile non sottolineare il gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all’intero movimento, che in questo difficile momento vive dei sacrifici e della serietà di centinaia di società su tutto il territorio.
La stessa FIP, come da procedura, trasmetterà tutti gli atti al Giudice Sportivo affinchè possa assumere i provvedimenti di competenza.
Tornata nella massima serie A nell'estate 2019, la Virtus Roma è arrivata ai titoli di coda nel modo peggiore possibile: purtroppo nessun investitore si è mai avvicinato in maniera concreta per rilevare la società messa in vendita da Toti lo scorso 17 maggio e così non c'è stato altro da fare. Il mancato pagamento della rata federale di 35mila euro che bisognava saldare il 25 novembre e poi il 2 dicembre con in più una multa di 3mila euro, è stata la mazzata finale sulla società capitolina.
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La Virtus Roma "sciopera" in avvio per i mancati pagamenti

Campionato a 15, una sola retrocessione

Il ritiro della Virtus Roma porta inevitabili conseguenze sul campionato di Serie A in corso. Secondo le regole FIP in vigore, il ritiro in corsa dalla serie A di una delle 16 partecipanti riduce il numero delle retrocessioni, con i giallorossi che sono i primi retrocessi, anche se non potranno partecipare all'A2 versione 2021/22.
Inoltre, secondo quanto disposto dall'articolo 17 del Regolamento Esecutivo Gare, la rinuncia della Virtus durante la regular season determinerà l'annullamento di tutte le partite disputate fino a questo momento: Milano, Venezia, Cantù, Varese, Pesaro, Brindisi e Sassari, ossia le sette squadre che avevano battuto sul campo la squadra di Piero Bucchi, si ritroveranno due punti in meno in classifica. Chi avrebbe dovuto affrontare Roma in calendario osserverà d'ora in poi un turno di riposo.
Per quanto riguarda la Virtus Roma, tutti i giocatori si possono considerare svincolati, liberi di accasarsi altrove, mentre la società manterrà l'affiliazione alla FIP solo nel caso in cui pagherà i 600mila euro di multa previsti dai regolamenti in vigore (12 volte la tassa di 50mila euro per la prima rinuncia) e gli arretrati della terza rata da 38mila euro per potersi reiscrivere nella stagione 2021/22 al primo campionato a libera partecipazione (nel Lazio è la Promozione).
Così la nuova classifica di Serie A: Milano punti 18; Brindisi 16; Virtus Bologna*, Trento, Sassari*, Venezia*, Pesaro* 10; Cremona**, Treviso**, Reggio Emilia** 8; Varese, Brescia 6; Cantù*, Trieste***** 4; Fortitudo Bologna* 2.
* per ogni partita in meno
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Highlights: Cantù-Roma 101-85

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