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Serie A, Baraldi: "Stop e ripartenza a febbraio col vaccino"

Daniele Fantini

Aggiornato 05/11/2020 alle 11:20 GMT+1

L'ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi, insiste sulla proposta avanzata già qualche giorno fa: "Non mi sembra opportuno andare a giocare trasferte in zone rosse. Fermiamo tutto fino a febbraio e ricominciamo quando tutti i giocatori saranno vaccinati".

Luca Baraldi President of Segafredo Grandi Eventi (L) and Massimo Zanetti President of Segafredo (C) and Alberto Bucci President of VIrtus (R) celebrates during the LBA LegaBasket of Serie A1 match between Virtus Segafredo Bologna and Orlandina Betaland

Credit Foto Getty Images

La Virtus Bologna ha visto rinviare la sua prima partita della stagione, il sesto turno di Eurocup contro la squadra lituana del Lietkabelis Panevezys, colpita in maniera pesante dai contagi di coronavirus. Luca Baraldi, ad bianconero, ha parlato alle pagine del "Resto del Carlino" riproponendo una soluzione già avanzata qualche giorno fa per contrastare la recrudescenza della pandemia in Europa: fermare tutto per tre mesi, campionato e coppe, e ricominciare a febbraio quando il vaccino potrà essere disponibile per immunizzare i giocatori e permettere di riprendere a giocare in sicurezza, aggiungendo anche la speranza di trovarsi in una situazione sanitaria generale migliore che possa riaprire i palazzetti ai tifosi almeno in via parziale. Va detto che, al momento, non c'è però alcuna certezza che i vaccini in fase più avanzata possano realmente essere distribuiti su larga scala a febbraio e, soprattutto, essere destinati nelle prime fasi ai giocatori professionisti.

Trasferte in zone rosse e contagi: situazione peggiore di marzo

"Sfidare il virus è una partita persa. La Lombardia ha ben 5 squadre che appartengono a un'area di zona rossa. Portare 20-25 persone a soggiornare lì frequentando alberghi e ristoranti, impianti sportivi e docce, ambienti chiusi e umidi non mi sembra opportuno e lo eviterei. Immagino che la LegaBasket abbia fatto queste riflessioni e presumo che a breve arriveranno indicazioni su ciò che andrà fatto. Il 7 marzo 2020, giorno in cui è iniziato il lockdown in Italia, vi era stato un incremento di 1.247 persone contagiate con circa 5.000 positivi e complessivamente 230 deceduti e 560 persone in terapia intensiva. Oggi l'incremento è di quasi 30.000 infettati, con più di 300 decessi al giorno e con circa 2.000 pazienti in rianimazione. Non capisco quale sia la differenza tra il 7 marzo, quando si fermò il campionato, e oggi, dato che con cifre superiori si continua a giocare".

Penalizzati giocatori e tifosi: riprendere a febbraio con il vaccino

"Esiste anche un problema di equità sportiva: chi è positivo, anche se totalmente asintomatico, non può andare in campo, ed è giusto dal punto di vista della sicurezza, ma così il campionato è totalmente falsato. È corretto ripensare alla stagione, tenendo presente che le competizioni internazionali hanno la stessa dignità del campionato. Il vaccino dovrebbe arrivare a inizio anno, fermarsi e ripartire a febbraio con tutti vaccinati non sarebbe sbagliato. Oggi stiamo penalizzando i giocatori e i tifosi che non possono assistere alle gare. Tanti dicono: se ci si ferma, si fallisce. Dico che un modo per non fallire è sperare di ricominciare a giocare".
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Highlights: Venezia-Virtus Bologna 68-83

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