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Basket, Serie A: Virtus Bologna, capitan Belinelli: "Scudetto? Prima la qualificazione in Eurolega! Amo Pajola"

Davide Fumagalli

Pubblicato 25/09/2021 alle 10:18 GMT+2

BASKET, SERIE A - Marco Belinelli, capitano della Virtus Bologna, ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista dell'esordio in campionato domenica sera a Trento (ore 20.45 su Discovery Plus). "Sarebbe bello vincere tutto ma al primo posto metto la qualificazione in Eurolega. Essere capiano è un onore. La Nazionale? Spero di chiarire in tempo per l'Europeo", ha detto l'ex Spurs.

Marco Belinelli, Segafredo Virtus Bologna, Supercoppa 2021

Credit Foto Getty Images

L'addio alla NBA e il ritorno in Italia sono stati un vero affare per Marco Belinelli che, nel giro di pochi mesi, con la Segafredo Virtus Bologna ha conquistato lo Scudetto e pochi giorni fa anche la Supercoppa Discovery Plus, sollevandola alla UniPol Arena davanti al pubblico bianconero da capitano. Un ruolo che ha ricevuto in estate e che ribadisce la centralità dell'ex giocatore dei San Antonio Spurs nel progetto del patron Massimo Zanetti e della squadra allenata ora da Sergio Scariolo.
Domenica sera la Virtus esordisce a Trento nel posticipo delle 20.45 contro la Dolomiti Energia (live su Discovery Plus) e Marco ha toccato alcuni temi parlado alla Gazzetta dello Sport, partendo proprio dal ruolo di capitano: " Essere capitano è un onore, un ruolo che cercherò di interpretare al meglio. Sono disponibile ad essere un esempio per i giovani, voglio aiutare i miei compagni cercando di essere un leader silenzioso e dimostrare la mia passione e la mia voglia di vincere".
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A proposito di vittorie e obiettivi, la Segafredo è attesa ad un ruolo da protagonista in Italia e soprattutto in Europa, visto che per tornare in Eurolega è necessario il successo in Eurocup, non ci sono alternative. "La cosa più bella sarebbe vincere tutto, sia personalmente che per la società. Al primo posto però metto la qualificazione per l’Eurolega, affrontare squadre di livello altissimo. Lo scudetto resta chiaramente un traguardo importante", ha sottolineato Marco, consapevole che la proprietà ha l'ambizione di tornare "al tavolo" dei più grandi d'Europa.
La cosa più bella sarebbe vincere tutto, sia personalmente che per la società. Al primo posto però metto la qualificazione per l’Eurolega, affrontare squadre di livello altissimo
Belinelli farà ancora parte di un reparto guardie che si annuncia ricco e talentuoso, con le conferme di Pajola e Teodosic, e l'attesa per vedere Nico Mannion, in bacino di carenaggio dopo il virus che l'ha colpito a Tokyo e pronto fra qualche settimana: "Con Nico Mannion ho parlato perla prima volta quando è arrivato a Bologna: mi sembra un ragazzo consapevole del fatto che avrà molte responsabilità con la Virtus, che dovrà prepararsi bene per giocare sempre al massimo. Sarà importante in questa stagione. Pajola io lo amo. È un giocatore che parla poco, ma fa tanto in campo. Difende come non ho mai visto nessuno fare, per me sarà lui quello che ci darà tanto fuoco per avere una stagione importante. E sono super contento di giocare con Teodosic: anche il nostro rapporto è cresciuto tantissimo e siamo super amici".
Pajola io lo amo. È un giocatore che parla poco, ma fa tanto in campo. Difende come non ho mai visto nessuno fare
Infine l'argomento Nazionale, mai privo di polemiche e critiche, dopo la decisione di Beli di rinunciare al Preolimpico e di conseguenza al viaggio a Tokyo per recuperare dal punto di vista fisico in estate. La guardia della Virtus non usa giri di parole e confida di chiarire presto la sua posizione col ct Meo Sacchetti e col presidente federale Gianni Petrucci: "Ho seguito le Olimpiadi, mi sono sentito con alcuni compagni: sono usciti a testa alta, giocando una bellissima pallacanestro contro una squadra forte come la Francia. C’era però in me il rammarico di non poterci essere per questioni fisiche, come avevo anticipato ad alcuni compagni e al Presidente Petrucci. Personalmente, per il rapporto che si era creato con lui, sono state dette cose sulla mia assenza che mi hanno dato fastidio. Non ho mai detto nulla, reagendo da professionista e cercando di dimostrare le cose sul campo. In quel momento era importante restare uniti e tifare per l’Italia alle Olimpiadi: i problemi sono stati messi da parte, mi sembra giusto ora dire che ci sono cose che mi hanno dato fastidio. Presumo avremo la possibilità di chiarire, vedremo nei prossimi mesi se lo faremo in tempo per l’Europeo".
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