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Basket, Supercoppa: Trieste parte forte e sbanca Trento, Sassari piega una Cremona rimaneggiata

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DaEurosport

Aggiornato 04/09/2021 alle 23:58 GMT+2

BASKET, SUPERCOPPA - Parte col piede giusto l'Allianz Trieste, che si impone 94-83 in casa della Dolomiti Energia Trentino. Giuliani guidati dai 20 punti di Konate e dai 17 di Lever, all'Aquila non bastano i 23 di Reynolds. Successo anche per la Dinamo Sassari che, cavalcando i 20 punti dell'eterno David Logan, supera 83-74 una Vanoli Cremona con rotazioni ancora molto corte.

Juan Fernandez, Alma Trieste

Credit Foto LaPresse

Dolomiti Energia Trentino - Allianz Pallacanestro Trieste 83-94

Di Davide Fumagalli. Inizia con una vittoria più che convincente il cammino dell'Allianz Trieste nella Discovery Plus Supercoppa: successo 94-83 in casa della Dolomiti Energia Trentino nella prima giornata del gruppo D. La squadra di coach Franco Ciani appare più avanti, sia come condizione fisica, sia come meccanismi, tocca il +13 già nel primo periodo, e poi nel finale dilaga arrivando anche a +20: i giuliani incappano in 19 palle perse ma rispondono con un importante 10 su 19 da tre! Ottimo esordio per il centro del Mali Konate, 20 punti, e per Alessandro Lever, 17, reduce dall'esperienza in NCAA a Grand Canyon, mentre Adrian Banks bagna il suo debutto con 11 punti. L'Aquila invece sembra ancora un cantiere aperto: la formazione di Lele Molin, che chiude con 5 su 21 dall'arco, ha 13 punti da Saunders e 23 di Cameron Reynolds, talento cristallino ma ancora da inserire negli schemi. Prossimi impegni: Trieste lunedì sera riceverà Tortona mentre la Dolomiti Energia giocherà mercoledì proprio sul parquet del Derthona.
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Il Lobito Fernandez brucia la sirena del terzo quarto

La gara della BLM Group Arena vede Trieste partire meglio e portarsi subito sul +13, 23-10 grazie alle folate di Banks e ad un paio di guizzi di Grazulis e Fernandez. Trento chiude la prima frazione a -8 con una bomba di Mezzanotte, ma nel secondo periodo crolla di nuovo a -14 sotto i colpi di Cavaliero e Lever, sempre dall'arco. La squadra di Lele Molin ci prova con la voglia e l'energia, e riesce a riportarsi fino a -4 con la fisicità di Caroline e Bradford: all'intervallo però è 49-40 Allianz.
Nella ripresa si accende Cameron Reynolds: l'americano uscito da Tulane University spara 15 dei suoi 23 punti nel solo terzo periodo e praticamente da solo riporta i suoi fino a -1 sul 59-60. L'Aquila però non chiude del tutto il gap e così Trieste allarga di nuovo la forbice con due bombe del Lobito Fernandez, la seconda sulla sirena per il 73-64 con cui si va all'ultimo riposo. E' un canestro pesante perchè l'inerzia torna alla squadra di Franco Ciani che in avvio di ultimo quarto chiude il conto: 7 punti filati di Lever e l'energia di Konate valgono il +20 sull'86-66. Lì Trento ha un sussulto e risale fino a -14 con Reynolds e Saunders, ma ormai è tardi e i biancorossi si limitano a gestire fino alla sirena conclusiva un +11 che poteva anche essere più ampio.
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Sagaba Konate devasta il ferro di Trento

Nota di colore della partita la presenza nella terna arbitrale di Silvia Marziali, classe 1988, la seconda donna arbitro a dirigere una partita nella massima serie maschile: la prima, 32 anni fa, fu Antonella Frabetti. Un altro traguardo per lei dopo che era già stata la prima italiana ad arbitrare una partita internazionale: il 19 ottobre 2017 ha arbitrato a Girona (Spagna) la gara di FIBA Eurocup Women tra Spar Citylift e Basket Landes.
  • Dolomiti Energia Trentino: Mezzanotte 5, Bradford 5, Conti, Saunders 13, Reynolds 23, Forray 5, Morina ne, Williams 10, Caroline 8, Dell'Anna ne, Flaccadori 6, Ladurner 2. All. Molin.
  • Allianz Pallacanestro Trieste: Fantoma, Grazulis 5, Konate 20, Cavaliero 5, Sanders 9, Delia 7, Fernandez 11, Banks 11, Mian 5, Deangeli 2, Lever 17. All. Ciani.
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Highlights: Trento-Trieste 83-94

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Banco di Sardegna Sassari - Vanoli Basket Cremona 83-74

Di Daniele Fantini. Nonostante qualche scricchiolio e tremore a cavallo dei due quarti centrali, quando Cremona mette la testa avanti per una manciata di secondi in una partita giocata all'inseguimento costante, la Dinamo Sassari infila in cassaforte il primo successo in Supercoppa godendosi la bontà della classifica piuttosto che la fluidità di gioco di una squadra apparsa stranamente in decrescita rispetto alle uscite promettenti dello scorso weekend nel torneo di Cagliari.
Ancora alla ricerca degli equilibri nella prima gara ufficiale dell'era post-Pozzecco, il Banco archivia una grande certezza: a quasi 39 anni di età, David Logan è ancora un signor giocatore, un vero bomber di razza, pronto a fungere da arma impropria in uscita dalla panchina in una stagione in cui si propone come candidato principe al premio di Sesto Uomo dell'anno. I suoi 20 punti con 4 triple in 23 minuti accendono i motori della Dinamo nei momenti giusti: fondamentali per scrivere il primo allungo iniziale (23-15 al 10') e decisivi per rispedire al mittente il coriaceo tentativo di rimonta della Vanoli, mai doma nonostante un disavanzo oscillante attorno alla doppia cifra per larghi tratti del match.
A far coppia con il grande cavallo di ritorno dall'epoca del triplete di sacchettiana memoria è Tyus Battle, altrettanto decisivo con la sua energia e duttilità dalla panchina per costruire il secondo break, quello determinante ai fini del risultato, a cavallo dei due periodi finali: 12 punti e 4 assist in 21 minuti, ma soprattutto una capacità spiccata di piazzare la giocata giusta nel momento richiesto. Sostanzioso anche l'impatto di Christian Mekowulu sotto i tabelloni, all'interno di una bella battaglia fisica contro Ismael Sanogo (15 punti, 9 rimbalzi ma anche 5 palle perse delle 20 complessive sassaresi) e sempre utile Eimantas Bendzius (12 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi) in versione silente ma chirurgica. Partenza falsa per Anthony Clemmons (5 punti, 2/7 al tiro e 4 perse in 24'), ma il giocatore ha pedigree e personalità per rimbalzare facilmente da una partita steccata.
Cremona approccia invece la Supercoppa come lo scorso anno, ancora in versione cantiere aperto e a ranghi ridotti per le assenze di Malcolm Miller, Jalen Harris e Jamuni McNeace. Eppure, nonostante la rotazione a 7 arricchita da qualche sprazzo degli Under a completare la panchina, la nuova Vanoli presenta la stessa resilienza e forza corale che le avevano permesso di sfiorare i playoff nella passata stagione dopo un inizio molto complicato anche a livello societario. Il DNA graffiante di coach Paolo Galbiati è già stato ben assorbito dagli elementi a disposizione, capaci di proporre, al netto delle ovvie difficoltà di tenuta fisica e produzione offensiva, una pallacanestro tignosa.
Con i suoi 36 anni, Peppe Poeta funge da perfetto contraltare a David Logan, sparando 17 punti con 3 assist in una serata di enorme vivacità in uscita dalla panchina. Interessanti anche i primi sprazzi di Tres Tinkle (14), ala dinamica, solida, con buona mano, e di Ismael Sanogo (11+5 rimbalzi), lungo moderno pronto a fornire verticalità, atletismo, e grinta. Meno brillante la prima uscita ufficiale di Matteo Spagnolo nel nostro campionato: il gioiellino azzurro, in prestito dal Real Madrid, chiude con 3 punti, 4 assist e 1/9 al tiro in 30', frenato da una partita giocata sotto i suoi soliti standard per personalità, fisicità e sfrontatezza.
  • Sassari: Clemmons 5, Gentile 4, Bendzius 12, Burnell 7, Mekowulu 15; Devecchi 3, Gandini, Logan 20, Battle 12, Borra, Treier 2. N.e.: Chessa. All.: Cavina.
  • Cremona: Spagnolo 3, Cournooh 10, Pecchia 4, Tinkle 17, Sanogo 11; Poeta 17, Agbamu 4, Gallo 6, Zacchigna 2, Errica, Vecchiola. All.: Galbiati.
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Supercoppa, Highlights: Sassari-Cremona 83-74

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