Dall'MVP alla squadra hipster del campionato: i premi e pronostici del team basket di Eurosport

Il weekend di sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre darà il via al campionato di Serie A LBA 2023-24. Il "team basket" di Eurosport, comprendente giornalisti, commentatori TV e talent della testata, si è riunito per esprimere le proprie preferenze sui giocatori e sulle squadre più intriganti della stagione. Abbiamo deciso di assegnare 7 premi (non necessariamente collegati a quelli classici della Lega), tenendo in considerazione anche chi, pur senza vincere, si è comunque meritato una nomination nel gruppo. Siete d'accordo con le nostre idee e con quelle che hanno composto la nostra griglia di partenza?

Lo sviluppo dell'Eurolega a girone unico ha ormai creato una spaccatura ampia tra le big del campionato e il resto del gruppo. E, per il quarto anno consecutivo, è lecito aspettarsi la riproposizione della sfida-scudetto tra EA7 Emporio Armani Milano e Virtus Segafredo Bologna. Nonostante il trionfo della V in Supercoppa, il pronostico resta su sponda Olimpia (66% di preferenze). Il core vincente dello scorso anno, l'aggiunta di Nikola Mirotic, il roster più profondo, la maggior stabilità a livello gestionale e dirigenziale (con annessa possibilità di operazioni più ampie sul mercato in corso d'opera) convincono di più rispetto a una Virtus più umorale (anche nelle scelte) e in riduzione di budget rispetto alla scorsa stagione.

Il colpo di mercato più importante della sessione estiva sembra destinato a ricevere anche gli allori di fine stagione. D'altronde, Nikola Mirotic è una star avvezza a questa tipologia di riconoscimento. Dal suo ritorno al Barcellona, è già stato MVP di Eurolega (2022), MVP del campionato spagnolo (2020), MVP delle finali ACB (2021 e 2023) e MVP della Coppa del Re (2022). La tradizione della nostra Serie A insegna però che la star della squadra potenzialmente campione riceve raramente il premio di miglior giocatore. La platea dei papabili, dunque, si allarga ad altri candidati: spicca il nome di Isaia Cordinier (secondo nella votazione alle spalle di Mirotic), giocatore su cui la Virtus investirà molto anche a livello di leadership per colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Milos Teodosic.

La grande estate appena chiusa ha convinto. Luca Banchi (anche per sua stessa ammissione) sta vivendo un momento professionale molto positivo, riconosciuto anche dalla FIBA con il premio di Best Coach dei Mondiali conquistato grazie alla grande cavalcata con cui ha trascinato la Lettonia al quinto posto da debuttante assoluta. Il trionfo in Supercoppa, ottenuto con meno di dieci giorni di lavoro in palestra, porta a pensare che una doppietta con il riconoscimento di miglior allenatore del campionato sia più che possibile. Banchi potrà lavorare sull'ottima base posta da Scariolo, cercando di aggiungere qualcosa dalla sua filosofia offensiva, ben espressa nell'avventura con la Lettonia.

A guidare il gruppo delle nomination c'è invece Neven Spahija. Dopo i primi mesi di ingresso e adattamento, ora ha potuto gestire il mercato in prima persona (compresa, sua malgrado, la rottura anticipata con Bruno Caboclo), costruendo un roster ambizioso per l'Italia e l'Europa.

Come ogni estate, il mercato ha portato una serie di nuovi giocatori molto intriganti, più o meno conosciuti. La nostra scommessa? Stanley Whittaker, combo-guard del Banco di Sardegna Sassari, un giocatore che ha impressionato durante la pre-season per personalità, fisico, tecnica e qualità offensive (è stato anche capocannoniere del campionato austriaco nel 2021). Insomma, un mix perfetto per diventare il nuovo faro della Dinamo dopo gli addii di Chris Dowe e Gerald Robinson.

Ma anche la lista delle nominations raccoglie profili da seguire con enorme attenzione. Prentiss Hubb, nuovo playmaker di Trento, sta facendo drizzare molte antenne, così come destano curiosità Jordon Varnado, fratello minore del più famoso Jarvis, che avrà un ruolo di spicco nella neo-promossa Pistoia una volta recuperato dall'infortunio che lo ha colpito in pre-season, e Grant Golden, big-man prolifico della Vanoli Cremona con un look che non lo farà passare inosservato. Se invece volete puntare sull'usato sicuro, allora Ray McCallum (Pesaro) e Langston Galloway (Reggio Emilia) sono nomi che fanno per voi.

MVP del campionato nel 2022, MVP della Coppa Italia nel 2023, e oggi? Amedeo Della Valle ha inchiostrato un prolungamento triennale con la Germani Brescia in estate, legandosi e fondendosi ormai virtualmente a vita con le ambizioni di una società che intende ristabilirsi sul panorama nazionale in un'annata senza coppe europee. Il supporting-cast è profondo e di alto livello, ma ADV è atteso a coprire ancora un ruolo centrale e di spicco nella scacchiere dei coach Alessandro Magro.

Ma Della Valle dovrà, molto probabilmente, battagliare con Ousmane Diop, big-man del Banco di Sardegna Sassari esploso nella scorsa stagione e ora atteso alla fatidica annata della verità. E attenzione anche ad Alessandro Pajola, reduce da un'estate molto positiva con la Nazionale azzurra e destinato a un ruolo di maggior importanza alla Virtus Segafredo Bologna dopo l'addio di Milos Teodosic. Tra gli outsider, anche Pippo Ricci, elemento-chiave della rotazione dell'EA7 Emporio Armani Milano, e Paul Biligha, che, dopo un quadriennio di solida crescita con l'Olimpia, ha scelto di rimettersi in gioco con un ruolo di primaria importanza a Trento.

Lo scorso anno, la Openjobmetis Varese è stata la squadra più sorprendente, divertente e frizzante del campionato. Oggi, anche se privata del suo demiurgo principale, Matt Brase, si ripropone di stupire ancora. La guida a trazione statunitense è stata confermata con l'arrivo di Tom Bialaszewski, e l'impianto è stato comunque assemblato sulla falsariga del sistema già impostato nella passata stagione. Le scommesse sono infinite, estese alla quasi totalità del roster. Dal pittoresco Willie Cauley-Stein (sesta scelta al draft 2015) a Vinnie Shahid (top-scorer del campionato islandese), fino al reparto azzurri, che prevederà la definitiva responsabilizzazione dei due gioiellini del vivaio Matteo Librizzi e Nicolò Virginio e lo svezzamento di Leonardo Okeke, rientrato dopo il grave infortunio che lo ha frenato lo scorso anno a Badalona.

La UnaHotels Reggio Emilia si è ricostruita quasi da zero dopo la salvezza artigliata in extremis nella scorsa stagione, e ora si candida - sulla carta - a un ruolo di grandissima outsider, con il chiaro obiettivo del ritorno ai playoff nel mirino. Il perimetro è territorio di un trittico di esterni dalle qualità offensive pazzesche, in grado di trasformare la Reggiana in una delle squadre più prolifiche del campionato: Briante Weber (famoso anche per il look), Langston Galloway e il grande califfo Jamar Smith hanno nelle mani un potenziale enorme. Il ritorno di Kevin Hervey e l'aggiunta di Darion Atkins, reduce da un'annata solidissima a Trento, scolpiscono un front-court completo, fisico e versatile. E il reparto azzurro, anche dopo la dolorosa perdita di Andrea Cinciarini, resta comunque competitivo con Michele Vitali, Matteo Chillo e Lorenzo Uglietti. Occhi fissi anche sulla maturazione di Sasha Grant. Insomma, questa Reggio ne ha per tutti i gusti...