Spalletti prima di Italia-Ecuador: "Cambierò 7-8 giocatori, anche 9. Alla costruzione dal basso dico sì anche se..."
Aggiornato 23/03/2024 alle 21:50 GMT+1
AMICHEVOLI - Dopo la vittoria contro il Venezuela, tocca alla sfida contro l'Ecuador per chiudere la tournée americana dell'Italia. A New York si vedrano degli azzurri diversi, come confermato dallo stesso ct che ha parlato di 7-8 cambi rispetto alla formazione vista a Miami giovedì. Ci sarà Raspadori e non Retegui e, poi, interrogato sulla costruzione dal basso, Spalletti ha risposto così...
Nuovo giro per l'Italia che affronta l'Ecuador in chiusura della tournée americana, aperta col successo per 2-1 sul Venezuela. Il ct Luciano Spalletti annuncia di aver già chiara la formazione che scenderà in campo contro gli ecuadoriani, con 7-8 cambi rispetto alla gara precedente. Turnover che comprenderà anche Retegui. Spalletti ha lodato nuovamente l'attaccante del Genoa per la sua prestazione ma, questa volta, ci sarà spazio per Raspadori (Lucca si è infortunato). Poi l'ex allenatore del Napoli è stato interrogato sul concetto della costruzione dal basso. Spalletti ha detto sì, ma deve essere organizzata perché i rischi sono dietro l'angolo...
L'importanza di Retegui
Retegui ha dimostrato di essere perfetto per quel ruolo lì e noi, durante le scorse convocazioni, non lo abbiamo chiamato perché era infortunato. Ha segnato due grandissimi gol, oltre a fare un lavoro importante per la squadra
Turnover? Posso cambiare anche 9 giocatori
Domani, là davanti, giocherà Raspadori e cambierò molto. Ho detto 7-8 giocatori, ma in questo caso possono essere anche 9. Sì, ho già in mente l’11 iniziale perché in partite così è più facile anticipare le scelte. Contro l'Ecuador ci aspetta un confronto più difficile perché loro hanno qualità e garra, rapidità e tecnica. Lo spirito del gruppo mi piace, siamo molto vicini ai comportamenti corretti che ci vogliono
Costruzione dal basso sì o no?
La risposta è sì, ma non fino all'incoscienza perché se poi perdi una palla e ci prendi calcio di rigore o concedi un gol, vuol dire che non hai valutato bene le cose. Se gli altri sono bravi a 'montarti addosso' e a crearti delle difficoltà, tiri una 'pallata' all'attaccante che difende il pallone e ti permette di salire. Retegui ha dimostrato di saper fare questo
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