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In Germania invece si riparte: Bundesliga, c'è l'ok dei Lander. Ma l'ultima parola spetta al governo

Simone Eterno

Aggiornato 28/04/2020 alle 19:37 GMT+2

Se la Francia, dopo Belgio e Olanda, è il terzo campionato d'Europa a decretare lo stop, dalla Germania arriva l'ok dei Lander per la Bundesliga a porte chiuse. Un passo in avanti verso la riapertura, che passerà però dalla approvazione decisiva giovedì del governo Merkel, a cui spetta l'ultima parole. Nel mentre, in Germania, è stato stilato anche il protocollo.

Bundesliga - Feature TV

Credit Foto Getty Images

Se la Francia dice basta, seguendo così le scelte di Belgio e Olanda, in Germania la riapertura del calcio, a porte chiuse, pare un po’ più vicina. C’è stato infatti un passo avanti significativo per la ripartenza della Bundesliga, arrivato grazie all’ok dei ministri dello sport dei 16 Länder federali. In un documento congiunto i Länder hanno ritenuto soddisfacente il protocollo medico presentato dalla Lega tedesca, dando così il primo via libera alla ripresa della Bundesliga.

Bundesliga: giovedì la decisione della Merkel

Non è però che un primo passo. L’ufficialità di una ripartenza o meno, in Germania, dovrebbe arrivare giovedì, quando l’ultima parola, l’ok definitivo, dovrà essere dato dal governo centrale della Cancelliera Angela Merkel. In Germania però proprio durante questa settimana, seppur con ampie misure precauzionali, sono state riaperte in parte scuole e fabbriche. Vorrebbe fare lo stesso anche il calcio professionistico, con la DFL (la federcalcio tedesca) che dichiara di essere pronta a ricominciare a porte chiuse ormai da tempo (e con alcune squadre che hanno ricominciato da più di 10 giorni la preparazione).
D’altra parte in Germania l’approccio è stato meno populista rispetto alle nostre latitudini: i club hanno fatto sapere a chiare lettere che se la stagione non dovesse concludersi molte società rischierebbero il fallimento (come in Italia del resto), sottolineando come il calcio professionistico dia lavoro a 60.000 persone.
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Angela Merkel, Cancelliera della Germania

Credit Foto SID

Il protocollo tedesco: tamponi e massimo 300 persone allo stadio

Ma qual è il protocollo tedesco? E cosa succederebbe se, dopo la ripartenza, un calciatore verrebbe trovato positivo. In aiuto da questo punto di vista viene Der Spiegel, che ha svelato alcuni punti per la ripresa del campionato. In particolare quello in caso di nuovi contagi, che viene così riassunto: "Si isolerà il giocatore in questione e si potrà andare avanti a giocare, con le dovute precauzioni per tutti". Un punto non chiarissimo, ma che dipende evidentemente da un aspetto chiave e differente rispetto all’Italia: la possibilità di effettuare i tamponi ai calciatori.
Si calcola che per concludere la stagione serviranno circa 20.000 tamponi, ma al momento la Germania ne ha processati oltre 2 milioni, più di qualsiasi altro paese europeo; e l'approvvigionamento, rispetto al nostro in Italia, non sembra essere un problema.
Infine, idee chiare anche sul numero massimo di persone che potranno accedere allo stadio. Il pubblico, naturalmente, rimarrà fuori. In tutto potranno essere 300 al massimo le persone divise tra campo, tribune e recinzioni esterne in ogni singolo match. Di cui in campo, tra calciatori, staff, medici e dirigenti, al massimo 98 persone.
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Bundesliga - Feature TV

Credit Foto Getty Images

UEFA: 25 maggio data limite per comunicare la ripresa o meno del campionato

Insomma, mentre la Francia si ferma, la Germania ci prova. Almeno per ora. L’Italia invece resta in attesa. Un’attesa che dalla UEFA fanno sapere non potrà andare oltre il 25 maggio: quella, sarà la data limite per comunicare a Nyon l’intenzione o meno di riprendere il campionato.
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