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Calciomercato - Lukaku-Vlahovic, si va avanti, mentre per Bonucci spunta l'Ajax. Osimhen e il nodo clausola col Napoli

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DaEurosport

Aggiornato 01/08/2023 alle 09:17 GMT+2

CALCIOMERCATO - Secondo Tuttosport, Lukaku-Vlahovic è un scambio che Juve e Chelsea sono destinati a fare, ma i bianconeri vogliono un debito "conguaglio" (50-55 milioni) per esigenze di bilancio. La Gazzetta dello Sport analizza invece il perché dello stallo nel rinnovo tra Osimhen e il Napoli: distanza di circa 40 milioni sulla clausola rescissoria. Per Bonucci invece una nuova avventura?

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Il calciomercato non si ferma mai: qual è l’ultimo giocatore messo nel mirino delle big di tutta Europa? Ci sono novità sui rinnovi dei calciatori più importanti? Qualche svincolato di lusso che sta per trovare una sistemazione? Ecco qui riportate e commentate da noi le tre notizie più interessanti sugli ultimi movimenti di mercato raccolte dai quotidiani in edicola stamattina e dai vari siti specializzati, in Serie A e all’estero.

Juve-Lukaku, si va avanti: scambio con Vlahovic a che cifre?

Tuttosport dà ovviamente grande risalto alla rianimata trattativa tra Juventus e Chelsea per l'arrivo di Romelu Lukaku in bianconero e il conseguente passaggio di Dusan Vlahovic in Blues. L'idea di cedere l'attaccante belga tramite un prestito oneroso non ha mai scaldato i cuori della dirigenza di Stanford Bridge, mentre l'idea di uno "scambio" col bomber serbo sembra decisamente più intrigante. Il Chelsea si libererebbe infatti di un giocatore trentenne per accogliere invece un classe 2000 che ha ancora ampi margini di miglioramento, svecchiando così la rosa e investendo su un attaccante che, se superate le problematiche fisiche dell'ultima stagione, potrebbe risultare devastante in Premier League. La Juventus abbraccerebbe invece un Lukaku che è da tempo "pallino" di Max Allegri e, sul belga, proverebbe a ricostruire un nuovo corso sportivo dopo le enormi difficoltà del 2022-23 e l'esclusione ufficiale dalle Coppe Europee per la stagione che verrà. Non è però tutto così semplice, almeno non a livello economico. Il club bianconero ha la necessità di non iscrivere minusvalenze a bilancio, quindi il conguaglio che richiede per la punta serba è molto elevato: almeno 50-55 milioni di euro, poiché lo prelevò dalla Fiorentina dietro pagamento di 80 milioni alla Fiorentina (oltre gli 11 garantiti come commissione agli agenti). Secondo Il Corriere dello Sport, la cifra sarebbe invece molto inferiore, intorno ai 35-40 milioni, stante la valutazione di 40 milioni che entrambe le squadre hanno già fissato per il cartellino di Lukaku. Insomma, si va avanti a oltranza e, da entrambe le parti, c'è l'evidente volontà di chiudere nel minor tempo possibile, ma non è affatto semplice.
La nostra opinione: La priorità della Juventus rimane comunque quella di sfoltire il più possibile una rosa extralarge e ricca di giocatori dallo stipendio pesante ma ormai evidentemente fuori dal progetto tecnico di Allegri e Giuntoli, pertanto per Lukaku si può aspettare ancora. Altrettanto chiaro che però il club bianconero voglia l'attaccante belga - al quale sarebbe stato proposto un triennale da 9 milioni di euro l'anno - mentre Lukaku sia impaziente di vestire la maglia della Vecchia Signora. L'apertura del Chelsea mostra la fattibilità della trattativa, ma il mercato europeo delle punte è ancora fermo e non è così detto che, tra qualche giorno, non possano farsi avanti vecchie-nuove pretendenti per Dusan: dal Bayern Monaco, che resta però alla caccia di Harry Kane, al Paris Saint-Germain, club che deve sciogliere il nodo Kylian Mbappé al più presto. E il tempo resta grande alleato di Madama, poiché a Lukaku restano due sole opzioni per non restare a Stamford Bridge da separato in casa: il volo verso l'Arabia Saudita, dietro lautissimi emolumenti, o l'attesa affinché Juventus e Chelsea trovino la quadra per un affare talmente chiacchierato da sembrare quasi incredibile.

Napoli, emerge il problema della clausola rescissoria per Osimhen

Secondo La Gazzetta dello Sport, il rinnovo del bomber nigeriano è tutt'altro che cosa fatta, per quanto termini e condizioni contrattuali siano già stati definiti da tempo: estensione fino al 2027 e ingaggio da 7 milioni netti di euro a stagione. Il nodo principale resta però quello riguardante la clausola rescissoria, interesse primario del club riconosciuto anche dal giocatore e dal suo entourage, ma sui c'è ancora enorme distanza quanto a termini numerici. De Laurentiis spinge per una clausola da oltre 160 milioni dopo aver dichiarato di volere almeno un "duecentino" quale offerta per cederlo, mentre il calciatore e il suo agente, Roberto Calenda, vorrebbero fissarla sui 110-120 milioni al massimo. Distanza importante, è evidente, anche se la volontà di Osimhen di rimanere a Napoli, quale leader forse indiscusso anche del nuovo corso di Rudy Garcia, non è sembrata mai in discussione. Così come fuori discussione è però pure il potenziale (ed enorme) interesse che il talento classe 1998 genera in diversi top club europei e anche dell'Al-Hilal, club saudita che, secondo varie fonti, ha messo sul piatto un'offerta al Napoli di 140 milioni (per ora rispedita al mittente) e al giocatore un accordo da 60 milioni a stagione.
La nostra opinione: Secondo quanto dichiarato anche dallo stesso presidente del Napoli, la sensazione è che nel 2023-24 Osimhen continuerà a vestire la maglia azzurra per provare a bissare i grandi successi dell'annata appena conclusa e poi "portare" nelle casse del club partenopeo una cifra sostanziosa prima di tentare una nuova avventura, magari fuori dall'Italia. Dal giocatore non è infatti arrivato alcun segnale di disamoramento o di una voglia di fuga verso altri lidi. Contrariamente alle sue abitudini societarie, il Napoli sarebbe invece pronto a un'apertura verso Osimehn per lo sfruttamento dei diritti d'immagine, a conferma di quanto le parti stiano bene nel rapporto contrattuale che li lega. I nuovi assalti dell'Al-Hilal saranno così respinti - a meno di clamorose offerte da 200 milioni - ed è soltanto questione di tempo per l'intesa sulla cifra della clausola rescissoria. Non a caso, Calenda tornerà a breve a Castel di Sangro per incontrare De Laurentiis e arrivare a un definitivo punto d'incontro. Il che può far dormire sonni tranquilli ai tifosi napoletani.

Bonucci apre all'ipotesi di trasferimento all'Ajax

Come scritto in precedenza, la Juventus ha la primaria necessità di sfoltire una rosa extra-large e piena di giocatori con stipendio molto oneroso ma ormai fuori dal nuovo progetto tecnico bianconero. Tra questi rientra anche Leonardo Bonucci, per anni indiscussa bandiera ma ormai destinato a un futuro lontano da Torino. Futuro che però guarda ovviamente in prospettiva a Euro2024, perché l'obiettivo del difensore resta quello di giocare un 2023-24 che possa permettergli di restare al vertice delle scelte del CT Roberto Mancini per il reparto arretrato della Nazionale. In tal senso, secondo Tuttosport, la Juventus sta proponendo il calciatore e diversi club e l'ultima suggestione sarebbe quella di un trasferimento all'Ajax. Il club orange sta valutando attentamente l'ipotesi di mercato, anche se lo stipendio di Bonucci - circa 5 milioni di euro netti a stagione - è il primo e importante ostacolo al compimento di una trattativa vera e propria. Dal canto suo, il difensore accetterebbe anche un accordo annuale, che gli consentirebbe di non restare in bianconero da separato in casa, bensì di disputare l'ennesima stagione ad alto livello (per quanto potenzialmente solo in Europa League), prima di difendere il titolo europeo con l'Italia e pensare a cosa fare nell'immediato futuro, magari anche fuori dal campo.
La nostra opinione: Stante la volontà di Bonucci di puntare con decisione a Euro2024 e le necessità, anzitutto economiche prima ancora che di rosa, della Juventus, resta evidente che il futuro del difensore sarà lontano da Torino. Come scritto prima, il problema principale resta però quello dello stipendio attualmente percepito dal giocatore, poiché 5 milioni l'anno sono davvero tanti per diversi club cui Bonucci può ancora tornare utile. Nei vari rumor di mercato e non certo stranamente, non è quasi mai emersa la pista araba per il classe 1986, ossia una soluzione che economicamente accontenterebbe tutti ma non darebbe forse modo al difensore di giocarsi le sue carte verso una possibile ultima convocazione con la Nazionale. Se l'obiettivo primario resta allora questo, Bonucci dovrà forse rivedere al ribasso le sue pretese economiche per sfruttare al meglio quelle - finora poche - occasioni che potrebbero capitargli. Altrimenti, il rischio di restare alla Continassa a guardare i compagni si farebbe tremendamente concreto.
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