Juventus, l'attacco resta un rebus: Randal Kolo Muani non arriva più, Lois Openda piano B, ma sullo sfondo prende quota la conferma di Dusan Vlahovic

CALCIOMERCATO - La pista per arrivare a Randal Kolo Muani è ormai quasi impraticabile, così si pensa a un piano B. A pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo, la Juventus non ha ancora risolto il rebus in attacco. Loïs Openda e Christopher Nkunku rappresentano le nuove "alternative", mentre risalgono le quotazioni di Dusan Vlahovic. Il serbo potrebbe restare e ritornare imprescindibile.

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A poco più di 35 ore dall'esordio ufficiale nella Serie A 2025-26, la Juventus deve ancora risolvere il rebus legato al suo attacco. Perchè l'acquisto di Jonathan David ha già ridisegnato le gerarchie offensive di mister Igor Tudor, ma non può bastare. Non per una squadra impegnata su così tanti fronti stagionali. E per di più vincolata alle scelte di Dusan Vlahovic. Anche se non è del tutto vero che il serbo sta tenendo in scacco la Signora con la sua decisione di impuntarsi nel voler restare a Torino fino alla scadenza del suo contratto (30 giugno 2026).
Certo, lo stipendio di Vlahovic - 12 milioni di euro netti per il 2025-26 - pesa come un macigno sul bilancio bianconero e toglie spazi di manovra altrimenti importanti. La verità però è che, rispetto ad anni fa, il progetto juventino non gode di quella visione d'insieme (e solidità) necessaria per piazzare importanti colpi in entrata nella singola sessione di calciomercato. Ciò non significa che il club non abbia speso, anzi. Ma le uscite sono state obbligate, una sorta di gentile regalo della precedente gestione dirigenziale in termini di obblighi di riscatto.
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Per mantenere in rosa Francisco Conceição (32), Michele Di Gregorio (14), Nico González (28), Lloyd Kelly (17) e Pierre Kalulu (14), la Juventus ha speso oltre 105 milioni di euro in questa sessione. Una cifra alta, altissima, compensata soltanto in parte con varie cessioni, alcune peraltro importanti ma la maggior parte non a titolo definitivo, bensì con obbligo di riscatto (a determinate condizioni) a carico dell'acquirente. In uno scenario simile, ecco che allora il tira e molla col PSG per Randal Kolo Muani è destinato a un nulla di fatto, a meno che il club parigino non accetti le condizioni massime che può offrire la Signora. Tradotto in soldoni? Prestito oneroso da 10 milioni di euro per tutto il 2025-26 e un obbligo di riscatto fissato a 40 milioni più eventuali bonus. Cifre che non soddisfano il PSG, perché da Parigi la richiesta è di almeno 60 milioni complessivi.
Prende allora piede il piano B bianconero. Che porta dritto ai nomi di Loïs Openda e Christopher Nkunku. Per il primo, belga classe 2000 del Lipsia titolare all'esordio in Bundesliga nel cappotto subito dal Bayern Monaco (0-6 con tripletta di Harry Kane), la richiesta è di 50-60 milioni. Per il secondo, francese classe 1997 che il Chelsea sta cercando di piazzare da tempo, l'esborso economico sarebbe inferiore e l'investimento da fare negli ultimi giorni di mercato, quasi certamente tramite la formula del prestito. Intanto si rialzano di riflesso pure le quotazioni del già citato Vlahovic. Ai margini del progetto tecnico bianconero ma, stante l'impasse nel mercato, destinato forse a giocare ben più di quanto previsto dalla società torinese. Liberando così un investimento per arrivare magari a Edon Zhegrova, profilo decisamente più utile alla causa bianconera rispetto ai tanti nomi formulati finora per l'attacco.
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Come cambia la Juventus con Jonathan David in attacco

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