Garcia: "Non esiste un piano anti-Messi, ma noi ci crediamo"

"Sappiamo che il Barcellona è una squadra immensa, campione in carica e che ha vinto le prime tre gare della Liga. Non serve dire tante cose: questa squadra è tra le migliori del mondo". Così Rudi Garcia ha aperto la conferenza stampa alla vigilia dell'esordio in Champions League contro il Barcellona all'Olimpico.

"Noi giocheremo con umiltà ma con ambizioni, dato che vogliamo qualificarci al prossimo turno di Champions League", ha aggiunto il tecnico francese. Quando si affrontano squadre come il Barça, in casa Roma è inevitabile pensare al clamoroso ko dello scorso anno contro il Bayern. "I giocatori sono pronti anche mentalmente. Abbiamo una rosa di qualità, dobbiamo giocarcela con umiltà. L'obiettivo è fare un risultato positivo domani. Possiamo giocare con diversi moduli tattici: siamo pronti", ha dichiarato Garcia.

Per quanto riguarda la formazione, Garcia dovrà fare a meno a centrocampo di Miralem Pjanic, uno dei migliori in questo inizio di stagione. "Ho una rosa ampia e non faccio quindi caso alle assenze. Mi concentro su quelli a disposizione", ha dichiarato il tecnico giallorosso. Roma che punta molto su Mohamed Salah, che Garcia definisce "un gran giocatore, ha velocità e tecnica, parametri importanti per fare la differenza nel calcio moderno".

Dovendo parlare delle qualità dell’avversario, è inevitabile citare Lionel Messi: “Non esiste un piano anti-Messi. Il Barcellona ha tanti giocatori forti. Dobbiamo fare una grande prova di squadra per affrontarli. Su Messi non ci sono aggettivi: è uno dei migliori, se non il migliore giocatore al mondo", ha aggiunto il tecnico dei giallorossi. "Il Barcellona gioca un bel calcio con tanti giocatori forti in attacco oltre a Messi, come Neymar e Suarez", ha poi ricordato Garcia. "Domani noi dovremo essere bravi ad affrontare la qualità principale del Barcellona che è il pressing", ha concluso il tecnico francese.

In conferenza stampa è intervenuto anche Daniele De Rossi, cui è stato chiesto un parere sull’anno passato agli ordini di Luis Enrique: “E' stata una stagione particolare, non è stato compreso molto dall'ambiente. Mi ha fatto piacere che Luis Enrique abbia vinto perché è una brava persona e avevo capito che era bravo come allenatore. Sono contento che lui e il suo staff stiano facendo bene. A parte domani sera, faccio sempre il tifo per loro".

Il centrocampista si è poi concentrato sulla partita: "Ci giocheremo una parte della qualificazione: non sarà una gara decisiva anche se sarà importante. Oltre ad essere la squadra più forte come collettivo, il Barcellona ha anche il giocatore più forte del mondo, Messi. Dovremo stare molto attenti. Dovremo fare una grande prova di squadra di sacrificio ed aiutarci tutti. Messi quasi sempre un giocatore lo salta e quindi ci sarà bisogno di compattezza di squadra e aiuto tra noi”.

Nelle ultime partite De Rossi è stato spesso schierato da Rudi Garcia come difensore centrale, una soluzione tattica che ricordà un po' quella di Javier Mascherano proprio nel Barça. "Ha fatto un percorso tattico che in futuro mi potrebbe appartenere. Emularlo sarebbe una grande cosa. Il discorso tattico su di me comunque compete al mister. Quando riesco a fare bene quello che mi chiede sono contento", ha dichiarato De Rossi.

Capitolo polemiche. De Rossi ha risposto così a una domanda sulle proteste della curva Sud: "Ho un quadro sulla questione ma voglio informarmi di più prima di esprimermi in merito. Una protesta quando è civile può e deve continuare. E' ovvio che ci fa piacere avere il supporto del tifo nelle gare". Infine sull'espulsione subita in Nazionale, De Rossi ha ammesso: "Il fastidio me lo tengo perché ho fatto un errore. Cercherò di non farlo più".