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Champions League - Sergio Conceição: "Inter forte, ma il Porto è abituato a questi palcoscenici"

Luca Stamerra

Pubblicato 21/02/2023 alle 21:55 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Sérgio Conceição è pronto alla battaglia di San Siro dove non vede il suo Porto sfavorito con l'Inter, anzi... La formazione portoghese l'aveva già fatto vedere nel girone, non è mai da sottovalutare e si dice pronto per questa sfida nonostante ci sarà qualche infortunato di troppo nella rosa lusitana.

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Non sarà solo un sfida tra Simone Inzaghi e Sérgio Conceiçao. Lo assicura il tecnico portoghese che, soprattutto, vuole venire a giocare a viso aperto al Meazza. È vero, l'Inter è una grande squadra, e l'ha fatto vedere anche in Europa (vedi la doppia partita col Barcellona), ma anche il Porto ha le sue qualità ed è ormai abituata a giocare in certi palcoscenici. Anche importanti come quello di San Siro.

La sfida con Inzaghi?

La sfida non è tra Inzaghi e Conceiçao, ma tra due squadre che hanno tanta storia. Mi fa piacere rivedere Simone, siamo stati insieme a Roma e abbiamo vinto dei titoli importanti. Adesso facciamo un altro lavoro, più impegnativo, ma ugualmente appassionante. Mi aspetto una gara difficile, l'Inter è una squadra con tanti giocatori di valore, un gioco chiaro e variabili interessanti
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Che emozioni prova a tornare a San Siro?

L'emozione è sempre grande, sapete l'affetto che ho per l'Italia, è un Paese che mi ha accolto quando avevo 22-23 anni. All'Inter ho giocato un po' meno, mi sono infortunato quando sono arrivato, dopo bellissime stagioni con la Lazio e con il Parma. Non ho fatto così bene come in quelle squadre. Ma si parla del passato
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Sergio Conceiçao durante Porto-Pacos de Ferreira - Liga Portugal 2022-23

Credit Foto Getty Images

Avremo alcuni infortunati

Alcuni giocatori che ho chiamato avevano degli infortuni, delle lesioni muscolari. Come sappiamo, ogni ora che passa è importante per il recupero, abbiamo la speranza di recuperarli. Non sono pronti per giocare 90 minuti, ma sono venuti comunque con noi in trasferta. Sono in un periodo di transizione fra l'infermeria e il campo, spero che mercoledì avremo buone notizie per una partita da fare con i giocatori che sono nelle condizioni migliori

Che squadra è l'Inter?

Forte, piena di grandissimi giocatori. È abituata ad avere test settimanali di livello molto alto, gioca in uno dei campionati più competitivi del mondo e negli ultimi tre mesi hanno perso soltanto una volta. Sappiamo le qualità che hanno, ma siamo consci anche delle nostre. Siamo abituati a certi palcoscenici, siamo un club storico e ci dobbiamo presentare come tale. L'obiettivo è quello di preparare il gioco sempre con grande fiducia

Il suo percorso in Champions si è incrociato spesso con l'Italia: ora il Porto è favorito?

Credo che si colleghi alla parte finale della mia risposta precedente, il Porto è una squadra con grande storia. Guardando a livello storico, dal 2006, il Porto ha un gran numero di titoli nazionali e internazionali. Guardando il livello in generale noi e il Bruges eravamo un gradino più in basso rispetto agli avversari, ma dentro il campo sicuramente proveremo a dare tutto
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Sergio Conceiçao, Porto allenatore

Credit Foto Eurosport

Non possiamo sfuggire da quello che siamo, se vogliamo passare dobbiamo essere una squadra intensa, viva in tutta la partita. Giocare contro queste squadre è una sfida enorme, i dettagli, la preparazione della partita... È veramente stimolante preparare una partita del genere. Vogliamo mettere in campo la stessa motivazione a prescindere dall'avversario, è stimolante capire cosa si può fare contro un avversario che applica principi simili. Cercare le chiavi per vincere partite di questo tipo è entusiasmante, l'obiettivo è quello di passare il turno. Sappiamo che ci sono due partite, il precedente con la Roma ce lo insegna. Noi prepariamo la gara per avere più chance di passare ai quarti

Quanto dell'allenatore che è adesso c'è della sua esperienza italiana? Verrà in Italia?

Io amo l'Italia, è un Paese meraviglioso, ha tantissime qualità, più dei suoi difetti. Qui ho imparato da giocatore, dagli allenatori che ho avuto ho imparato qualcosa. Chi è umile impara sempre qualcosa da chiunque, anche da chi taglia l'erba del campo. Dobbiamo avere l'intelligenza di pensare che non sappiamo tutto. L'esperienza in Italia è stata importante, per tutte le persone che ho conosciuto, ma non determinante perché poi ognuno ha le sue idee
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Inzaghi: "Porto avversario di valore, ma l'Inter sta bene"

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