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Simone Inzaghi dopo Barcellona-Inter 3-3: "In Spagna si ricorderanno a lungo di noi. Peccato non aver chiuso giochi..."

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 13/10/2022 alle 01:06 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, dopo il roboante 3-3 sul campo del Barcellona che avvicina l'Inter alla qualificazione agli ottavi fa i complimenti alla squadra: "Vincendo avremmo chiuso il girone con due giornate di anticipo ma i ragazzi meritano solo dei complimenti. Il problema del Barcellona è che ha trovato l'Inter, qui in Spagna si ricorderanno per molto di noi".

Inzaghi: "Xavi furioso? Non ho visto episodio, ma c'era anche rigore per noi"

Una serata magica a cui è mancata solo la ciliegina sulla torta della vittoria, che è stata sfiorata a più riprese anche nel finale. L’Inter per la prima volta nella sua storia non esce sconfitta dal Camp Nou contro il Barcellona e in virtù di questo palpitante 3-3, vede avvicinarsi la chance di qualificarsi agli ottavi di finale già nel prossimo match, che si giocherà a San Siro contro il fanalino di coda del girone C, Viktoria Plzen. Simone Inzaghi, espulso da Marciniak nei concitati minuti di recupero per proteste, non nasconde tutto l’orgoglio per un risultato di assoluto prestigio e che mette in discesa la strada per il passaggio del turno.
"Ho fatto i complimenti ai ragazzi per la grandissima partita, abbiamo creato tanto e sofferto quando dovevamo. Vincendo avremmo chiuso il girone con due giornate di anticipo, ma ora abbiamo il Plzen. Il problema del Barcellona è che ha trovato l'Inter, qui in Spagna si ricorderanno per molto tempo di noi. Sapevamo di dover avere coraggio, già nel primo tempo avevamo creato tanto. All'intervallo ho detto ai ragazzi di stare tranquilli. Il mio dubbio sul modulo? Ci ho pensato alla vigilia solamente perché avevo due attaccanti a disposizione, altrimenti non ci sarebbe stato ballottaggio”.

Lukaku e Correa? Spero di averli domenica

"C'è rammarico, ma non sono sorpreso di questa prestazione. Bisogna ricordare cosa ha fatto questa squadra negli ultimi 15 mesi. Lukaku e Correa quando rientrano? Per loro due c'è speranza di averli domenica, meno per Brozovic. Ora la testa deve tornare sul campionato abbiamo Salernitana e Fiorentina, al Viktoria Plzen ci penseremo dopo con la certezza di avere il Meazza pieno come sempre e pronto a spingerci verso un traguardo importantissimo e che avrebbe un sapore speciale”.
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L'abbraccio fra Simone Inzaghi e Xavi nel prepartita, Barcellona-Inter, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Xavi: "Se non batti l'Inter in casa non meriti di andare agli ottavi"

Spietata, l'analisi di Xavi che si vede già con un piede e mezzo fuori dalla Champions League, come ammette in una conferenza stampa dai toni molto grevi.
"Il primo tempo è stato eccellente, abbiamo attaccato bene e hanno sofferto molto, abbiamo lavorato molto bene a centrocampo con Pedri e Gavi. Nel secondo tempo ci sono stati troppi errori, a partire da quello sul primo gol che ci ha fatto andare giù mentalmente. Sbagliamo anche sul secondo e non può succedere in questo tipo di gare: sono errori che si pagano. Abbiamo cercato di tirare fuori il carattere e l'amor proprio: credo che questo calendario sia stato crudele con noi, sia a Monaco che a Milano. Oggi pesano di più i nostri errori, se non batti l'Inter in casa non meriti di andare avanti. Ora non dipende più da noi, non ci meritiamo di continuare in Champions. Abbiamo poche speranze, gli errori nella Champions si pagano cari: a Monaco abbiamo giocato bene tutta la gara, a Milano bene il secondo tempo. Oggi un primo tempo eccellente e poi due errori fatali. Come mi sento? Disilluso, triste, contrariato e oggi anche un po' arrabbiato. L'anno scorso è stato un supplizio, quest'anno è stata colpa nostra. Abbiamo fatto errori a Monaco, a Milano, stasera. Non meritiamo di andare avanti: abbiamo una piccola speranza, ma non dipende più da noi. Bisogna essere autocritici, ma credo che se andremo in Europa League sarà per colpa nostra, quest'anno. E fa quasi più male".
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Xavi: "Sono indignato, è una grande ingiustizia: l'arbitro dovrebbe spiegare"

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