Messi lascia la nazionale: "E' la terza finale che perdo, fa troppo male"

Leo Messi lascia l’Argentina. Nella notte di New York, dopo l’ennesimo insuccesso con l’Albiceleste – sconfitta ai rigori (uno sbagliato da lui) dal Cile nella finale di Copa America - il Pallone d’oro ha annunciato il suo addio alla selezione nazionale.

Ha spiegato amareggiato nel dopo gara riferendosi alle sconfitte nel Mondiale 2014 e alle ultime due finali di Copa America. “E’ un momento duro per me e per tutta la squadra. Avrei voluto tanto portare un titolo di campione in Argentina, me ne vado senza esserci riuscito”, continua e chiude: “Ho fatto tutto quello che potevo, abbiamo perso una finale ancora una volta, mi fa male, per di più ai rigori. La mia decisione è presa”.

Il Messi out, per riprendere le parole con cui il campione Nba Kobe Bryant ha salutato il mondo del basket giocato, è l’ultimo atto di una storia dolce amara che ha visto il campione argentino rincorrere per anni un successo sulle orme di Diego Armando Maradona, senza mai riuscire ad emularlo. Una delusione per lui e una macchia che resterà indelebile nella sua carriera, che da oggi non potrà mai vedere titoli alla voce nazionale. A 29 anni, il giocatore più forte del pianeta (vedete voi se preferirlo o meno a Ronaldo) guarda in faccia i numeri e dice basta. Con l’Argentina nessun titolo e 55 reti - record assoluto con il sorpasso di pochi giorni fa su Gabriel Batistuta - in 112 match, non sufficienti a rompere il digiuno.

Stando a quanto riporta 'As', anche Sergio Aguero lascia intendere che Messi potrebbe non essere l'unico a lasciare la nazionale dopo la campagna americana. "In tanti in questo torneo abbiamo pensato che è meglio lasciare spazio ad altri giocatori”, ha detto il Kun lasciando intuire che la lista degli addii post Copa America del centenario potrebbe essere parecchi.