De Laurentiis e la polemica Coppa d'Africa: qual è la soluzione? Modifiche al calendario di club e Nazionali?

COPPA D'AFRICA - Le parole del presidente del Napoli "(Basta giocatori africani se non rinunciano a giocare la Coppa d'Africa. Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per gli altri") hanno scatenato inevitabilmente polemiche e repliche piccate, in primis quella di Koulibaly. Esiste una soluzione al problema? È possibile conciliare le esigenze di club e Nazionali?

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"Basta giocatori africani se non rinunciano a giocare la Coppa d'Africa. Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per gli altri". Le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis continuano a far rumore e a creare dibattito, soprattutto dopo la risposta a stretto giro di posta di Kalidou Koulibaly ("È un suo diritto avere questo pensiero, ma ci vuole rispetto e non è giusto parlare così"). Il tema, al di là del botta e risposta tra il patron del Napoli e il difensore senegalese, rimane più che mai sul tavolo. Probabilmente De Laurentiis non ha utilizzato le parole giuste per sottolineare il problema, che tuttavia esiste ed è concreto: basti pensare a cos'era successo pochi mesi fa, tra gennaio e febbraio, quando diversi club dei Top 5 campionati europei erano stati costretti a rinunciare a diversi giocatori impegnati in Coppa d'Africa nella fase più calda della stagione.
Tra i casi più emblematici - e più mediatici - ci furono quelli del Napoli, del Milan e del Liverpool. Un problema duplice che riguardava da un lato gli allenatori (chiamati a rimediare per più di un mese ad assenze pesanti), dall'altro i giocatori stessi, costretti a un estenuante tour de force: Franck Kessié, ad esempio, aveva chiuso la stagione 2021-22 con un totale di 53 presenze tra club e Nazionale (Olimpiadi comprese). Un problema che si ripresenterà spesso, considerato che la Coppa d'Africa si disputa a cadenza biennale. Prendendo spunto dallo "sfogo" di De Laurentiis, abbiamo ipotizzato un paio di soluzioni per risolverlo e per conciliare le esigenze di club e Nazionali.
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Coppa d'Africa e impegni delle Nazionali durante la pausa invernale

Concentrare la Coppa d'Africa e alcuni impegni delle Nazionali (come qualificazioni a Mondiali ed Europei e Nations League) tra gennaio e febbraio, allungando la pausa invernale dei campionati, darebbe vita a uno slot in cui le partite dei club e delle Nazionali non si sovrapporrebbero. Occorrerebbero alcuni accorgimenti, primo tra tutti lo slittamento della fase a eliminazione diretta di Champions League, ma l'esempio di quest'anno con il Mondiale in Qatar potrebbe rappresentare un ottimo banco di prova per una maggiore elasticità dei calendari.
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Mané e Koulibaly rincuorano gli avversari

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Disputare la Coppa d'Africa d'estate

Le temperature del continente africano fanno sì che sia molto complicato organizzare il torneo in estate: è successo solo nel 2019 (prima volta nella storia della competizione) e capiterà di nuovo nel 2023 in Costa d'Avorio, uno spostamento - quest'ultimo - dovuto al Mondiale in Qatar che si conclude a metà dicembre. Se la Coppa d'Africa estiva diventasse una consuetudine, club e Nazionali non si pesterebbero i piedi e i "conflitti di interesse" per i giocatori sparirebbero.
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Senegal campione d'Africa: folla oceanica a Dakar per la festa

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