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Dall’Europa gioie e dolori. Leao e Immobile spariti, finalmente Beltran e Lukaku pronto per l’Inter

Roberto Beccantini

Pubblicato 27/10/2023 alle 13:53 GMT+2

BILANCIO COPPE EUROPEE - Inter e Napoli, pur non brillando, si avvicinano agli ottavi, la Lazio incassa una batosta e si interroga su cosa sia successo a un Ciro Immobile irriconoscibile mentre il Milan di Pioli a Parigi, si riscopre un "Povero Diavolo" che non segna più e soffre l'impatto con l'elite. Dal giovedì invece la voce grossa la fa Lukaku, carico in vista del ritorno da ex a San Siro.

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Champions spaccata: due vittorie di routine e due sconfitte senza alibi. Pur non brillando, Inter e Napoli si accampano nei pressi degli ottavi. Calhanoglu e Kvaratskhelia li spingono oltre i reticolati di turno. Viceversa, sarebbe ora che Leao la smettesse di dare ragione alle Cassandre e ai Cassani in perenne agguato. Scorticato Sarri, due parole su chi è sceso in campo a Rotterdam vogliamo spenderle? Su Immobile, per esempio: un’ombra. Paradossalmente, il k.o. casalingo del Newcastle e il pari dell’Atletico a Glasgow hanno smorzato gli effetti dei disastri, tenendo in vita entrambi i moribondi. Dall’Europa League e dalla Conference, risposte lapidarie: Roma di slancio, Fiorentina a mani basse, Atalanta stranamente piaciona e sciupona.

Champions League: Inter-Salisburgo 2-1

INTER 6,5. Per un quarto d’ora Salisburgo in cattedra, con Sommer attento e, in un caso, decisivo. Al primo affondo, palla di Mkhitaryan, difensori a zonzo, tocco di Sanchez e fuga dalla prigione. Il cileno, già: simbolo del turnover prodigato da Inzaghino, con Frattesi e non Barella (entrerà nella ripresa), fiammate e bivacchi. Il torello degli austriaci è piacevole, e il pareggio di Glouck, meritato. Ma ecco il rigore di Frattesi, trasformato da Calhanoglu, il faro, e le classiche ansie da conservazione. Morale: missione compiuta, sette punti in cassa e testa a Lukaku. Corsi e ricorsi.
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Champions League: Union Berlino-Napoli 0-1

NAPOLI 6. C’era una volta il muro di Berlino. Con questa, sono nove sconfitte consecutive: povera Union. Provvede Kvaratskhelia in versione 'All blacks'. Si mangia un paio di birilli e manda in «meta» Raspadori. Tutto il resto, corto muso e i lucchetti di Rrahmani e Natan. Un tiro, i tedeschi (parato); uno, i campioni d’Italia (gol): c’est la vie. Due successi tra Verona e Berlino, Garcia respira. In tribuna, il «commissario» De Laurentiis avrà preso nota. Dell’ingresso di Elmas, positivo, e del cambio del georgiano: mancavano spiccioli, d’accordo, ma se si toglie l’hombre del partido non è detto che il destino faccia la ola.
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Champions League: Feyenoord-Lazio 3-1

LAZIO 3. Capita, quando Sarri trova un Sarri più bravo. Per un tempo sembra la sfida tra una Red Bull e un camion. Il Feyenoord di Slot domina dovunque e comunque, soprattutto a metà campo, segna con Gimenez e Zerrouki, cancella Immobile. I cambi danno un po’ di benzina all’Aquila, due in particolare: Guendouzi al posto di un frastornato Rovella (21 anni, nessuno nasce imparato) e Castellanos per Ciro. Qua e là emergono briciole di riscossa, ma proprio briciole, dal momento che l’implacabile Gimenez, Messico e nuvole, infila il terzo. L’orgoglio e un rigore-strenna (di Lopez, non dell’arbitro) offrono a Pedro un dischetto di consolazione.
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Champions League: Paris Saint-Germain-Milan 3-0

MILAN 4. Il Parco di un principe (Mbappé, ça va sans dire) e di un principino (Zaire-Emery, classe 2006, medianino tutta birra). E così Luis Enrique si annette un povero Diavolo che non segna più e soffre l’élite. Monsieur Kylian: cornice per una ventina di minuti e, d’improvviso, quadro. Incrocio fra i due Ronaldi, un gran gol e un gran palo. Ah, gli schemi. Daranno la colpa a Pioli. Adli subito invece di Krunic? Forse. Le cicatrici di Giroud si sentono e Leao sta diventando una locandina da edicola: svolazza che è un piacere, adesca i passanti ma gol, zero. Ci ha provato, il Milan: di Donnarumma, però, non ricordo parate fenomenali. Allarme.
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Pioli: "0 gol segnati? E' il problema da risolvere ma il girone è aperto"

Europa League: Sturm Graz-Atalanta 2-2

ATALANTA 5. Troppo tenera, la Dea. Non è da lei. Va sotto (autogol di Toloi su 'telefonata' di Prass), rischia di beccarne un altro, quindi Muriel (ah, cosa sarebbe con un po’ di cazzimma in più): piatto destro dopo un quasi-tunnel e penalty da mani-comio. L’espulsione di Hierlander, al 52’, pare una sentenza. Gasp mescola le carte, tra gli austriaci entra Boving, ossigeno puro. De Ketelaere giochicchia, Scamacca sparacchia. La frittata la serve Kolasinac (ennesimo mani-comio): rigore, Wlodarczyk. L’Atalanta sa di averla combinata grossa. Scritto che le distrazioni non pregiudicano la marcia, vi lascio immaginare le paturnie del mister.
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Luis Muriel in azione a Graz

Credit Foto Getty Images

Europa League: Roma-Slavia Praga 2-0

ROMA 7. L’approccio è spesso la chiave. Nel dettaglio: chicca balistica di Bove in appena 43 secondi, raddoppio di Lukaku al 17’. Ciao ciao Slavia. Lupa solitaria in vetta al girone. Basta e avanza. Alla lunga, pilota automatico e damigiane di camomilla. In copertina, El Shaarawy (assist, gamba e traversa) e Cristante (diga di ferro). Al di là della superiorità schiacciante della Roma, poca roba i cechi: in particolare, sul piano tecnico. Mourinho era squalificato, Lukaku ha staccato la spina verso l’ora di gioco, in pace con sé stesso e le sue medie. Domenica lo aspettano l’Inter e San Siro: ci siamo capiti.
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Mourinho: "Lukaku? Non pensavo fosse così importante per l'Inter"

Conference League: Fiorentina-Cukaricki 6-0

FIORENTINA 8. Fiocco viola, si è sbloccato Lucas Beltran: due gol e una traversa da titolare. Splendido, il secondo, con un pallonetto d’autore. Poi Ikoné, alla mezz’ora. E dal 38’ serbi addirittura in dieci (rosso a Subotic): mamma, butta la pasta. Alla distanza, allenamento senza rallentamenti, con le ciliegine di Sottil, Martinez Quarta e Maxime Lopez. Riscattato lo scivolone interno nel derby con l’Empoli. Italiano ha chiuso con tre Primavera: Comuzzo, Pierozzi, Infantino. Unica nota negativa, la caviglia di Kayode. Per carità, al Franchi non erano scesi marziani, ma un 'cappotto' in autunno fa sempre comodo.
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Per commentare o fare domande potete inviare una mail a roberto.beccantini@fastwebnet.it o visitare il blog diRoberto Beccantini
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