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Euro 2020, Gravina: "Valuteremo la candidatura dell'Italia per Euro 2028 o Mondiale 2030. Sì al green pass negli stadi"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 19:22 GMT+1

EURO 2020 - Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha incontrato la stampa nella conferenza dopo il consiglio federale: si è parlato della vittoria azzurra all'Europeo, della situazione stadi e di una possibile candidatura italiana per ospitare Euro 2028 o il Mondiale 2030.

Gabriele Gravina, presidente Figc

Credit Foto Eurosport

A margine del primo consiglio federale dopo la vittoria di Euro 2020, il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato intervistato a proposito dei risvolti e piste future su cui improntare una riforma del calcio italiano. Tanti i temi toccati, dalle possibili candidature dell'Italia come paese ospitante Euro 2028 e Mondiale 2030, alla situazione degli stadi. L'incontro con i microfoni dei media è avvenuto durante la conferenza stampa a chiosa del consiglio. Innanzitutto, Gravina ha voluto rimarcare l'importanza economica e sociale del successo azzurro a Wembley: "La vittoria dell’Europeo dà un grande impulso alla ripartenza sociale ed economica dell’Italia, dà fiducia al Paese e questo è per noi motivo di orgoglio”. La gioia europea guadagnata dagli Azzurri ha prodotto infatti un + 0,7% sotto la voce PIL nazionale, una percentuale equivalente a circa 12 miliardi di euro; il beneficio economico riguarda anche lo stesso sistema calcistico italiano: "Grazie al percorso netto fatto all’Europeo, la FIGC ha incassato 28 milioni e 250mila euro. Aggiungendo gli introiti derivanti da accordi commerciali, l’incremento dei ricavi della Federazione è di circa 36 milioni di euro”.

L'impatto dell'Europeo sui giovani

"Una delle cose che ci ha fatto più piacere e ci ha dato maggiore gratificazione è stato il coinvolgimento dei più giovani. Nell'ultimo anno e mezzo a causa della pandemia abbiamo perso 200 mila tesserati, vedere così tanti giovani felici in ogni angolo del Paese ci ha dato forza e gratificazione. Il tanto bistrattato calcio, messo spesso all'angolo come se fosse una Cenerentola, ha dato una risposta straordinaria. La nostra Nazionale ha coinvolto emotivamente tutti. Giovani, bambini, ragazzi, tutti con la maglia azzurra. Il calcio sa unire le persone".

Italia candidata a Euro 2028 e Mondiale 2030?

"Valuteremo una candidatura dell'Italia all'Europeo del 2028 o al Mondiale del 2030, in cui si festeggia il centenario del campionato del mondo. Giochiamo la prima partita, poi penseremo all'altra. Dobbiamo migliorare la condizione degli stadi perché se non avviamo un percorso di investimento nelle infrastrutture non potremo mai ambire all'organizzazione di un grande evento. Stiamo avviando una serie di sinergie con l'Istituto per il Credito Sportivo e il Governo. Dobbiamo fare le cose in tempi rapidi, per me non esiste l'idea che 'non ho gli stadi, ma se mi dai l'evento li costruisco'. Non è così che si lavora".
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Gabriele Gravina

Credit Foto Getty Images

Capitolo stadi

"Riapertura degli stadi? Abbiamo formalizzato la richiesta alla sottosegretaria Vezzali. Siamo in attesa che la procedura venga definita anche secondo le indicazioni del Cts.

Sul green pass

"Vogliamo arrivare a utilizzare il green pass in modo rapido e renderlo efficace anche nei nostri stadi. Siamo responsabilmente convinti che sarà complicato ottenere la riapertura alla totale fruibilità dei posti. Chiediamo gradualità e accompagnamento. I club sono in grande difficoltà, abbiamo bisogno di tempi certi. Entro la fine di luglio sarà assolutamente definito"

Chievo e altri club esclusi? "Situazione allarmante"

"I ricorsi non sono stati accolti e oggi sei club non hanno conseguito la licenza nazionale. Hanno due giorni per fare appello e c'è ancora una partita aperta per quanto riguarda eventuali valutazioni da parte del Collegio di Garanzia. Avevamo allontanato il rischio di perdere squadre iscritte e oggi perdiamo anche una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento. I tempi sono gli stessi, la necessità di un'accelerazione deriva da una maggiore serenità e positività che abbiamo assimilato in questi 50 giorni di Europei. Non cambia il mio impatto psicologico in termini di convinzione nel dire che è indispensabile un percorso di riforma. Lo dicono i risultati di oggi"
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