Euro 2020, Mancini ricorda Italia-Inghilterra una settimana dopo: "Che gruppo, abbiamo vinto con umanità e leggerezza"

DaLorenzo Rigamonti

Aggiornato 18/07/2021 alle 21:06 GMT+2

EURO 2020 - Il c.t. azzurro pubblica su Twitter una dedica al gruppo che ha alzato la coppa a Wembley: "Un gruppo meraviglioso".

Roberto Mancini

Credit Foto Getty Images

E' passata esattamente una settimana dalla finale che ha permesso al nostro Paese di volare sul tetto d'Europa. Sono stati giorni di sogni ad occhi aperti, di commozione e catarsi. Dopo la vittoria di Wembley contro l'Inghilterra, la comparsa al Quirinale e la festa in bus, Roberto Mancini è tornato a Jesi, dai suoi genitori. Tutti lo hanno visto camminare per la città come una persona qualunque, senza mantello o maschera. E' stata una settimana particolare anche per il Mancio: anche lui, 7 giorni dopo aver espugnato la cattedrale del calcio, ha metabolizzato la magnitudine dell'impresa.

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Su Twitter, il c.t. della Nazionale scrive una dedica accorata (più simile a una pagina di diario), celebrando la prima settimana sul trono d'Europa.

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Proprio 7 giorni fa a quest’ora stavamo per cominciare una grande sfida, l’ultima di Euro 2020, la finale contro l’Inghilterra. Per questa prima avventura finita nel migliore dei modi, non mi resta che scrivere un grande grazie a tutti: tifosi, calciatori, staff, amici. Forza Azzurri.

La vittoria di "umanità, leggerezza e fiducia"

Il documentario Sogno Azzurro, trasmesso dalla Rai, ha permesso di sbirciare alcuni retroscena della spedizione azzurra. Quelle immagini hanno permesso a un popolo intero di empatizzare ancora di più con il collettivo azzurro, e di questo Mancini non può che essere grato:

"Come è andata a finire lo sappiamo tutti. Quello che non tutti conoscevano invece era il dietro le quinte. Qualche giorno fa molti di voi avranno visto l’ultima tappa di Sogno Azzurro, la serie della Rai. Come avrete intuito, gran parte della forza di questo gruppo non era data solo dal talento, ma anche dall’umanità, dalla leggerezza e dalla fiducia. Un gruppo meraviglioso. Ragazzi capaci di sorridere e arrivare con gioia ad un momento carico di tensione come i rigori. Abbiamo dimostrato che si può essere grandi professionisti senza dimenticarsi di essere umani”.