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Stella Rossa: la nebbia e l'epica sfida del Marakana. Così nacque la leggenda del Milan di Sacchi

Simone Pace

Aggiornato 18/02/2021 alle 17:18 GMT+1

EUROPA LEAGUE - La sfida valida per l'andata dei sedicesimi di Europa League mette di fronte i rossoneri alla squadra serba. Impossibile non tornare con la memoria a quell'interminabile sfida di Coppa dei Campioni del 10 novembre 1988 vinta dal Milan di Sacchi ai rigori nel gelo di Belgrado davanti a quasi 90mila spettatori. Una tappa decisiva per la nascita di quella squadra leggendaria.

Il gol annullato a Marco Van Basten, Stella Rossa-Milan Coppa Campioni 1989, Imago

Credit Foto Imago

Stella Rossa-Milan non può essere considerata una partita come tante altre. Per i rossoneri innanzitutto e - volendo allargare i confini del discorso - per il calcio italiano. La sfida valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, oltre 32 anni fa aveva avuto un peso specifico decisamente più grande. Anzi, analizzata a posteriori, Stella Rossa-Milan dell'ormai lontanissimo 10 novembre 1988 era stato il primo esame di maturità in campo europeo per i rossoneri di Arrigo Sacchi. Un esame superato tra mille sofferenze che spalancò a Franco Baresi e compagni la porta verso i quarti di finale di Coppa dei Campioni e verso una cavalcata che rimarrà per sempe scolpita nella storia del calcio.

Nebbia al Marakana

Dopo il deludente 1-1 dell'andata a San Siro, il Milan si presenta al Marakana di Belgrado sull'orlo del baratro. Ad attenderlo, oltre al freddo pungente e a un avversario tignoso e fortissimo con giocatori del calibro di Savicevic, Stojkovic e Prosinecki, ci sono circa 97mila spettatori che rendono lo stadio non una bolgia, di più. I rossoneri giocano male e a inizio ripresa vanno sotto. Segna proprio Savicevic, che pochi anni dopo farà la fortuna dei rossoneri, ma la sua rete la vedono davvero in pochi: sul Marakana scende infatti una nebbia fitta e impietosa che costringe l'arbitro, il tedesco Dieter Pauly, a interrompere la gara al minuto 57. Squadre negli spogliatoi e tutto da rifare.
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Lo stadio Marakana di Belgrado

Credit Foto Getty Images

Il dramma di Donadoni

Si rigioca il giorno dopo, stavolta nel primo pomeriggio. Il Milan è senza Virdis (espulso la sera prima) e Ancelotti (ammonito sotto diffida). In attacco al fianco di Van Basten gioca Graziano Mannari, sconosciuto in Jugoslavia al punto che la tv di Stato - nel mandare in sovraimpressione le formazioni delle due squadre - al posto del suo cognome scrive un improbabile e bizzarro Grazzianno. Gullit non sta affatto bene, ma in qualche modo riesce a rimettersi in piedi e si mette a disposizione di Sacchi per uno spezzone di gara.
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Roberto Donadoni

Credit Foto Getty Images

Il primo tempo è un romanzo a metà strada tra il grottesco e il tragico. Pronti, via e l'arbitro Pauly non vede incredibilmente un gol del Milan con il pallone che, complice una svirgolata di Vasilljevic, oltrepassa in modo plateale la linea di porta. Proprio un contrasto aereo tra lo stesso Vasilljevic e Donadoni fa temere il peggio per il centrocampista rossonero, che cade a terra privo di sensi. I compagni di squadra (Paolo Maldini su tutti) si mettono le mani nei capelli disperati, piangono: hanno paura che il loro compagno di squadra sia morto. Donadoni lascia il campo in barella, nel frattempo lo speaker del Marakana rassicura sulle condizioni del giocatore, ma lo shock è comunque pesantissimo da assimilare. Nel frattempo hanno segnato Van Basten e Stojkovic nell'arco di 4 minuti tra il 34' e il 38', si va al riposo sull'1-1.
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Frank Rijkaard segna il rigore decisivo in Stella Rossa-Milan - Coppa dei Campioni 1988-89

Credit Foto Imago

La vittoria ai rigori

Dopo un primo tempo così sfacciatamente denso di episodi e colpi di scena, la ripresa rientra nei binari della normalità. Il Milan attacca, la Stella Rossa si difende e ogni tanto fa paura in contropiede. Copione rigorosamente rispettato anche ai supplementari. Inevitabile l'epilogo ai calci di rigore. I giocatori del Milan sono implacabili: nell'ordine segnano Baresi, Van Basten, Evani e Rijkaard, al resto ci pensa Giovanni Galli che para i penalty di Savicevic (proprio lui) e Mrkela. "Il Milan passa, il Milan passa!" urla Bruno Pizzul ai microfoni della Rai dopo la trasformazione decisiva di Rijkaard. La Coppa dei Campioni del Diavolo, che prima del calar della nebbia sembrava finita, può proseguire. E proseguirà in primavera fino alla trionfale notte del Camp Nou di Barcellona con quel 4-0 alla Steaua Bucarest che consegnerà ai rossoneri la terza Coppa della loro storia.
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Il Milan campione d'Europa 1988-89

Credit Foto Getty Images

Il tabellino

STELLA ROSSA-MILAN 3-5 dcr (1-1 al 120')
STELLA ROSSA: Stojanovic, Najdoski, Vasilljevic, Sabanadzovic, Radovanovic, Juric, Ivanovic, Savicevic, Bursac (51' Mrkela), Stojkovic, Djurovic (73' Prosinecki). All.: Stankovic.
MILAN: G. Galli, Tassotti, Maldini, Rijkaard, Costacurta, Baresi, Donadoni (45' Gullit), Colombo, Van Basten, Evani, Mannari (115' Cappellini). All.: Sacchi.
GOL: 34' Van Basten (M), 38' Stojkovic (S).
ARBITRO: Dieter Pauly (Germania).
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Il gol di Van Basten che cambiò la storia del Milan

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