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Edicola: l'Inter chiede i danni per la questione Alvarez

Ilaria Bottura

Aggiornato 17/10/2015 alle 10:34 GMT+2

La vicenda tra i nerazzurri e il Sunderland per l'ex Ricky Maravilla è depositata in FIFA: l'Inter si sente parte lesa

Ricky Alvarez in maglia Sunderland, Imago

Credit Foto Imago

Inter-Sunderland ai ferri corti per Ricky Alvarez

Ricky Maravilla Alvarez è senza patria, almeno calcisticamente. Attualmente per gli allenamenti lo sta ospitando il Velez, ma i due club che si contendono la "non proprietà" del cartellino e sono arrivati a portare il caso alla FIFA sono Inter e Sunderland. Secondo Calciomercato.com, l'Inter vuole chiedere i danni al club inglese per inadempienza: il contratto registrato prevedeva un riscatto obbligatorio da parte del Sunderland da 10 milioni di euro in caso di salvezza. Una cifra che il Sunderland, seppur salvo, non vuole versare.
  • LA NOSTRA OPINIONE - Il Sunderland non vuole pagare, aggrappandosi a un problema al ginocchio del giocatore che secondo la società potrebbe comprometterne la carriera. Il contratto però parla chiaro e se l'Inter vuole i danni per essersi ritrovata a carico un giocatore inutilizzabile probabilmente tutti i torti non li ha... Certamente, dal punto di vista del giocatore, la situazione è sicuramente frustrante: sapere che si sta facendo a gara per scaricarlo non deve essere granché gratificante. Praticamente da Ricky Maravilla a Ricky Pesadilla (Incubo ndr).

Klopp sergente di ferro, e la Kop s'infiamma

Jürgen Klopp è arrivato da pochissimo al Liverpool e già i tifosi dei Reds sono in visibilio per lui. A poche ore dal debutto, la febbre per il tecnico tedesco è altissima, anche perché il mister non ha perso tempo e ha cominciato a dare la sua impronta alla squadra. Dopo aver limitato le foto con i tifosi, le successive a "saltare" sono state le Wags. Come racconta il Mirror, mogli e fidanzate sono state bandite dagli allenamenti perché "Melwood è il quartier generale del calcio".
  • LA NOSTRA OPINIONE - Il Liverpool aveva bisogno di un cambio di rotta e la sterzata data da Klopp è stata immediata e violenta; dare regole e imporre un po' di disciplina, poi, è insito nel DNA teutonico, quindi nulla di strano se il vigoroso Jürgen ha deciso di farsi sentire subito. Per il momento, almeno per la presa mediatica e sul pubblico, sta funzionando, perché si parla del Liverpool non più come di una squadretta derelitta, ma come di un gruppo che era allo sbando e che ora può tornare a crescere. Bravo quindi Klopp, ma attenzione a non esagerare, perché si fa presto a finire dall'altare nella polvere: è il campo, soprattutto, a dover parlare.

Raul e i Re (del calcio) di Spagna: matrimonio in vista?

Raul Gonzalez Blanco, più noto al mondo semplicemente come Raul, la bandiera del Real Madrid, ha detto addio al calcio giocato. La Liga (e quindi i re del calcio spagnolo, parafrasando una canzone dei Tears for Fears) gli sta facendo una corte spietata perché diventi un ambasciatore della lega spagnola in giro per il mondo, insieme ad altri nomi illustrissimi come Morientes, Salgado, Urzaiz, Roberto Carlos, Figo, Mendieta, Albelda, Kluivert, Karembeu y Kanouté, come riporta AS.
  • LA NOSTRA OPINIONE - Tra le righe dell'articolo, si legge anche che Florentino Perez abbia a sua volta un'idea suggestiva: quella di far tornare Raul tra i blancos come allenatore. Per ora, però, sembra che l'ex 7 storico merengue prima di Cristiano Ronaldo voglia restare a New York per far terminare gli studi ai figli, e poi si vedrà. L'idea di fare da ambasciatore alla Liga, quindi, non è incompatibile con questa decisione e di sicuro al calcio spagnolo darebbe un grandissimo prestigio avere un rappresentante come lui a fare da portavoce nei vari angoli della terra.
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