Razzismo Vinicius, fra Brasile e Spagna è un caso internazionale. E la Polizia arresta 4 persone per manichino impiccato

DaStefano Dolci

Aggiornato 23/05/2023 alle 13:01 GMT+2

LIGA - Il caso dei cori razzisti a Vinicius durante Valencia-Real Madrid, apre una disputa fra il governo brasiliano e il governo spagnolo. Il ministro della giustizia brasiliano minaccia di applicare il principio di extraterritorialità se la Spagna non prenderà provvedimenti seri a tutela di Vinicius mentre la Polizia di Madrid ha arrestato 4 ultras del'Atletico per il manichino impicccato.

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Non si placa il vortice di polemiche e malumori dopo lo scabroso episodio di razzismo occorso a Vinicius nel corso del match di domenica sera fra Valencia e Real Madrid. Una vicenda che ha indignato non solo il Real Madrid, Ancelotti e i diretti interessati ma tutto il Brasile e le alte sfere del paese d’origine del fuoriclasse verdeoro che, come confidato dal Ministro della Giustizia Flavio Dino, ha annunciato come il governo brasiliano sta valutando l'adozione del principio di extraterritorialità a seguito dagli attacchi razzisti ai danni di Vinicius.

Che cos’è il principio di extraterritorialità che il Brasile vuole adottare per rispondere agli attacchi razzisti subiti da Vinicius

Attraverso il proprio profilo Twitter, il ministro della giustizia brasiliano ha fatto chiarezza sul principio di extraterritorialità e perché si potrebbe applicare nel caso che ha coinvolto il giocatore Blancos.

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"Il principio di extraterritorialità è uno strumento presente nel codice penale che il ministro della giustizia può richiedere. E’ un rimedio estremo in caso di reato contro i brasiliani, che può essere utile in caso di inazioni delle autorità inizialmente competenti. Può funzionare come risposta a un’aggressione ingiusta perpetrata ai danni di un compatriota. La questione dell'extraterritorialità è ancora in fase di studio e la sua adozione dipende da una serie di fattori. Penso che sia utile che tutti sappiano dell'esistenza di questa tutela dei diritti dei brasiliani. A tal proposito, tale principio esiste anche in Spagna e in altri stati”.

La Procura ha già aperto un procedimento per presunto reato d’odio

L'agenzia di stampa EFE nel frattempo ha reso noto che la Procura di Valencia ha aperto un fascicolo d’indagine per il reato di presunto reato d'odio. José Manuel Albares, ministro degli Affari esteri spagnolo, ha negato in una conferenza stampa che la Spagna sia un paese razzista: “La Spagna è un paese tollerante e che condanna e rifiuta il razzismo. Questi incidenti sono intollerabili e assolutamente riprovevoli, non solo in ambito sportivo ma in un Paese come la Spagna, terra accogliente che fa della diversità la sua bandiera. La xenofobia mostrata da alcuni pazzi imbarazza la nostra società e il nostro sport. Questi insulti arrivano da una minoranza di teste calde che confondono la passione con l'odio e che non dovrebbero mai più mettere piede in uno stadio”.

Il Brasile chiede alla Spagna di agire a tutela di Vinicius e spegne il Cristo Redentore

L'annuncio del ministro Dino è arrivato dopo che il governo brasiliano e il presidente Lula hanno esortato la Spagna, la Liga, la Federcalcio spagnola e la FIFA ad adottare misure e "si rammarica profondamente che, fino ad ora, non siano state prese misure efficaci per prevenire ed evitare il ripetersi di questi atti di razzismo". In segno di solidarietà nei confronti di Vinicius Junior, nella serata di lunedì sono state spente le luci dell’iconica statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Un gesto che ha commosso Vinicius che attraverso i suoi social ha commentato questo gesto con parole di vivo apprezzamento.

Manichino di Vinicius appeso a Madrid, arrestate quattro persone

Nel frattempo la polizia di Madrid ha arrestato quattro persone nell'ambito delle indagini sul ritrovamento a fine gennaio, a Madrid, di un manichino impiccato che indossava la maglia dell'attaccante brasiliano. Il manichino con la maglia di Vinicius era stato trovato impiccato il 26 gennaio, giorno in cui il Real Madrid aveva battuto 3-1 l'Atlético Madrid nei quarti di finale della Coppa del Re, sotto uno striscione con la scritta "Madrid odia il Real".