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Le 5 verità che ci ha lasciato Barcellona-Real Madrid

Luca Stamerra

Aggiornato 04/12/2016 alle 16:06 GMT+1

Questo non è stato il Clásico di Messi e Ronaldo che non sono riusciti a lasciare il segno nei 90 minuti del Camp Nou. Chi ci ha messo la firma è stato invece Sergio Ramos che è ormai una sentenza, quando la posta si alza lui si fa trovare sempre pronto. Brutto passo indietro del centrocampo del Barcellona che non è più considerato il più forte del mondo, gran passo in avanti invece di Kovacić.

Sergio Ramos - Barcelona-Real Madrid 2016/2017 - LaPresse/EFE

Credit Foto Eurosport

1 - Quando c'è bisogno di lui, c'è sempre: il suo nome è Sergio Ramos

Altro che Cristiano Ronaldo, il vero leader del Real Madrid è Sergio Ramos. Non solo perché l'andaluso è il capitano dei blancos, non solo perché il classe '86 ha giocato una grande partita in difesa, ma anche e soprattutto perché nelle partite importanti Ramos riesce (quasi) sempre a segnare e ad essere decisivo. Vi ricordate la finale di Champions del Da Luz di Lisbona nel 2014? I tifosi dell'Atlético Madrid, proprio come quelli del Barcellona, erano già pronti a festeggiare, salvo poi fare i conti con Sergio Ramos che con il suo gol al 93' portò tutti ai supplementari (con vittoria poi del Real Madrid per 4-1). Non solo, in quella stessa Champions, Sergio Ramos segnò una doppietta in semifinale al Bayern Monaco (4-0 per il Real); nel Mondiale per club di due anni fa segnò sia contro il Cruz Azul in semifinale che al San Lorenzo in finale. E ancora, gol in finale di Champions anche a Maggio - sempre contro l'Atlético Madrid - al Meazza e gol al 93' nella Supercoppa europea contro il Siviglia (anche qui vinse il Real Madrid ai supplementari per 3-2). Insomma, quando in campo c'è Sergio Ramos la partita non è mai finita, come ci ha dimostrato - ancora una volta - il risultato del Camp Nou. Lui, Sergio Ramos, c'è sempre, non solo con le prestazioni in campo, ma anche con i gol, spesso e volentieri decisivi.
I gol di Sergio Ramos allo scadere:
CompetizioneGaraGol Sergio Ramos
Finale Champions League (24-05-2014)Real Madrid-Atlético Madrid 4-1 dtsal 93'
Supercoppa europea (9-08-2016)Real Madrid-Siviglia 3-2 dtsal 93'
Clásico della Liga (3-12-2016)Barcellona-Real Madrid 1-1al 90'
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Sergio Ramos (Real Madrid) anota el 3-0 ante Osasuna

Credit Foto AFP

Altre partite con Sergio Ramos decisivo:
CompetizioneGaraGol Sergio Ramos
Ritorno semifinale di Champions (29-04-2014)Bayern Monaco-Real Madrid 0-42x - al 16' e al 20'
Finale Mondiale per club (20-12-2014)Real Madrid-San Lorenzo 2-0al 37'
Finale Champions League (28-05-2016)Real Madrid-Atlético Madrid 6-4 dcral 15'

2 - Il centrocampo del Barcellona? Non è più il più forte al mondo

"In giro ci sono tante grandi squadre, ma nessuna è migliore della nostra". Queste le parole di Luis Enrique alla vigilia del Clásico: probabilmente non ha neanche torto, ma il centrocampo del Barcellona - è ormai appurato - non è più il più forte del Mondo. Senza Xavi, e con Iniesta a mezzo servizio (ahimè, anche lui ha la sua età), la linea mediana dei bluagrana è tutt'altra cosa, soprattutto se giocatori come André Gomes, Rafinha Alcántara e Denis Suárez devono trovare ancora la loro posizione nel 4-3-3 catalano (non parliamo poi di Busquets e di Rakitić che viaggiano ormai ad intermittenza). La prova? I primi 60 minuti del Barcellona, che contro il Real Madrid fatica a costruire gioco, nella speranza che Neymar e Messi si inventino qualcosa e che Luis Suárez la metta dentro dal nulla. Il piano era quasi riuscito con il gol dell'uruguaiano sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma non è bastato per trovare la vittoria contro i rivali storici del Real Madrid. Si torna così all'argomento che spesso e volentieri abbiamo trattato nelle ultime settimane: il mercato del Barcellona è stato davvero oculato? Sono state scelte le giuste alternative al centrocampo blaugrana? In questa prima parte di stagione diremmo di no, ma non si può mai sapere. Intanto, addio al Tiki Taka!
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Iniesta Alba - Barcelona-Real Madrid - Liga 2016/2017 - LaPresse/EFE

Credit Foto Eurosport

3 - Inutile nasconderlo, James Rodríguez non rientra più nei piani di Zidane

Minuto n° 66. Il Real Madrid sta perdendo 1-0 al Camp Nou ormai da 10 minuti, e non si vede la luce in fondo al tunnel. Zidane cosa fa? Inserisce Casemiro (centrocampista difensivo) al posto di Isco (centrocampista offensivo), poi spazio ad Asensio e Mariano Díaz (al loro primo Clásico in assoluto). E James Rodríguez? Il colombiano è ormai relegato al compito di ultima scelta nel Real Madrid, ovvero giocare in Copa del Rey, e non sembra più rientrare nei piani di Zidane. Fortuna ha voluto poi che Sergio Ramos pareggiasse i conti e regalasse al Real Madrid questo incredibile 1-1... Perché non inserire, proprio a metà ripresa, uno che James che avrebbe potuto dare più brio alla manovra del Real? E soprattutto, perché non tornare a giocare in attacco come accaduto nel primo tempo? Alla fine i blancos si sono 'accontentati' del pareggio, ma con un'altra strategia nella ripresa si sarebbe potuto cercare anche il colpaccio al Camp Nou, ma James Rodríguez è rimasto in panchina a guardare...
Ormai James Rodríguez è sprofondato nelle gerarchie di Zidane...

4 - Mateo Kovacić può giocare (tranquillamente) nel Real Madrid

Cacciato dall'Inter per fare cassa, Kovacić si scopre sempre più una nuova promessa del Real Madrid. Dopo la grande gara contro l'Atlético Madrid, gioca una buona partita anche contro il Barcellona. Nel primo tempo sembra insuperabile, insieme a Modrić, sulla linea mediana con la coppia tutta croata a dare fastidio - e non poco - a un certo sig. Messi. Nella ripresa l'ex nerazzurro soffre maggiormente la pressione del centrocampo del Barcellona, ma lui resta molto concentrato, nel tentativo di perdere meno palloni possibili. Il classe '94 sta diventando sempre più protagonista in questo Real, e dire che Zidane aveva creduto proprio in lui quest'estate, preservandolo da possibili cessioni (sull'ex Dinamo Zagabria c'erano molte squadre interessate). Alla fine Kovacić ha preso la palla al balzo, ha lavorato duro, impegnandosi giorno dopo giorno e 'sfruttando' le assenze di Casemiro e Modrić prima e di Kroos poi, si è ritagliato uno spazio nel centrocampo della squadra Campione d'Europa. Probabilmente Kovacić non sarà il nuovo Modrić o il nuovo Xavi, ma il croato più giocare a testa alta in questo Real Madrid.
Che primo tempo di Kovacić al Camp Nou...
La partita di Kovacić ai raggi X:
  • 1 conclusione
  • 0 conclusioni nello specchio
  • 0 occasioni create
  • 56 palloni giocati
  • 37 passaggi tentati
  • precisione passaggi 89,2%
  • 4 palle recuperate
  • 4 palle perse
  • 5 contrasti vinti
  • 1 falli subiti
  • 0 falli fatti
Quanto farebbe comodo oggi Kovacić all'Inter?
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Kovacić Sergi Roberto - Barcelona-Real Madrid - Liga 2016/2017 - LaPresse/EFE

Credit Foto Eurosport

5 - Messi e Cristiano Ronaldo non possono fare sempre la differenza

Questo non è stato il Clásico di Messi e Ronaldo che non sono riusciti a lasciare il segno nei 90 minuti e poco più del Camp Nou. Il portoghese ha creato qualcosa nel primo tempo dove aveva fatto buon gioco difronte a Sergi Roberto, ma nella ripresa CR7 si è praticamente eclissato, anche per un colpo rimediato alla caviglia. Giornata difficile anche per Messi che è stato praticamente braccato dal duo Modrić-Kovacić e non ha trovato un'intesa facile con Sergi Roberto e Rakitić che non lo hanno mai aiutato a creare la superiorità numerica sulla fascia destra. Insomma, da protagonisti a semplice comparse dell'1-1 al Camp Nou. Questo il Clásico di Messi e Ronaldo che questa volta si sono dovuti 'accontentare', non riuscendo a trascinare le proprie squadre: nelle ultime settimane l'argentino aveva regalato la vittoria a Valencia, a Siviglia e aveva evitato la sconfitta contro la Real Sociedad, mentre erano del portoghese tutte le ultime 5 reti del Real Madrid (3 contro l'Atlético Madrid e 2 contro lo Sporting Gijón). La triste verità e che non sempre i due fenomeni di Barcellona e Real Madrid possono fare la differenza, e a volte non basta solo il loro indiscutibile talento per portare a casa i tre punti. A volte serve anche l'apporto della squadra stessa, ma Messi ha trovato poche combinazioni e Ronaldo si è ritrovato troppo spesso isolato in avanti. Appuntamento, a questo punto al Santiago Bernabéu, il prossimo 23 Aprile.
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