Inter-Urawa Red Diamonds 2-1: Watanabe chiama, Lautaro Martínez e Valentín Carboni lanciano Chivu in pieno recupero

L'Inter ottiene la prima gioia in questo Mondiale per Club e dà uno strattone alla propria classifica all'interno del Gruppo-E. I nerazzurri battono 2-1 l'Urawa Red Diamonds: Cristian Chivu celebra la prima vittoria alla guida dei nerazzurri, pur con qualche sofferenza. L'Inter si conferma una squadra stanca e nel primo tempo domina la partita ma va sotto nel punteggio a causa di una ripartenza fulminea della squadra giapponese, che si porta in vantaggio grazie al gol di Ryōma Watanabe. L'Inter continua a fare affidamento ad uno sterile possesso palla ma l'Urawa Red Diamonds mette il pullman davanti alla propria area di rigore ed i nerazzurri non sfondano.

Nella ripresa il copione non cambia, ma il tempo stringe e la situazione di classifica si complica enormemente per l'Inter. Tuttavia Lautaro Martínez indica la via ai nerazzurri: prima con la grinta e poi con un gol da urlo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel finale l'Inter continua ad attaccare e in pieno recupero segna il gol vittoria grazie al subentrato Valentín Carboni. Quest'ultimo si inserisce bene all'interno della sfida e regala ai nerazzurri un successo pesantissimo nell'economia del Gruppo-E di questo torneo. All'orizzonte per l'Inter c'è la sfida molto suggestiva contro il River Plate.

INTER (3-4-2-1): Sommer; Darmian, de Vrij, Carlos Augusto; Luis Henrique (85' P. Sucic)), Barella, Asllani (72' V. Carboni), Dimarco (72' A. Bastoni); Sebastiano Esposito (45' Francesco Pio Esposito), Zalewski (45' Mkhitaryan); Lautaro Martínez (c). Allenatore: Chivu.

URAWA RED DIAMONDS (4-2-3-1): Nishikawa; Ishihara, Danilo Boza, Høibråten, Naganuma (87' Ogiwara); Gustafson (87' Haraguchi), Yasui; Kaneko (dal 67' Sekine (c)), Mateus Savio (79' Matsumoto), Watanabe; Matsuo (79' Thiago Santana). Allenatore: Skorza.

CAMPO: Lumen Field (Seattle, State of Washington USA).

ARBITRO: Dahane BEIDA (MAU).

GOL: 11' Watanabe, 78' Lautaro Martínez, 90'+3' V. Carboni.

ASSIST: 11' Kaneko, 78' Barella.

AMMONITI: 61' Nishikawa per perdita di tempo, 67' Sekine per fallo su Lautaro Martínez, 80' Thiago Santana per fallo su V. Carboni.

NOTE: recupero +2', +4'.

2' OCCASIONE PER L'INTER! I nerazzurri attaccano con tanti uomini, Zalewski sfrutta la profondità e va al tiro cross. Luis Henrique avrebbe avuto la porta sguarnita ma non ci crede e non arriva sul pallone.

11' WATANABE SBLOCCA LA PARTITA! Kaneko recupera palla su una leggerezza di Dimarco e salte secco Carlos Augusto, che la mette in mezzo per Watanabe. L'attaccante della squadra giapponese trafigge Sommer.

19' LAUTARO MARTÍNEZ COLPISCE IN PIENO LA TRAVERSA! Asllani crossa benissimo dalla destra premiando il taglio del capitano dell'Inter che - di testa - colpisce in pieno la traversa.

72' MKHITARYAN SI DIVORA IL GOL DEL PAREGGIO! Luis Henrique sprinta sulla fascia destra e serve tra le linee Barella, che regala un pallone delizioso a Mkhitaryan ma l'armeno sbaglia tutto calciando fuori da ottima posizione nell'area di rigore.

78' GOL DELL'INTER! Pareggia sempre Lautaro Martínez: dagli sviluppi del corner battuto da Barella, l'argentino si gira e con una sorta di rovesciata al contrario pareggia i conti.

90'+3' V. CARBONI RIBALTA LA PARTITA! A. Bastoni crossa, Francesco Pio Esposito con una deviazione favorisce V. Carboni dopo il tiro-cross di Sucic. V. Carboni segna la rete del 2-1.

I tifosi dell'Urawa Red Diamonds regalano spettacolo.

LAUTARO MARTÍNEZ: una traversa nel primo tempo e un gol di assoluto istinto nella ripresa, con una giocata da attaccante veramente forte: butta giù il corpo e riesce a tenere la palla bassa in girata. Due squilli, insomma, nelle difficoltà di un'Inter che dietro il fiuto del gol del suo capitano nasconde i tanti problemi che ha in questo momento.

LUIS HENRIQUE: partita brutta del nuovo arrivato. In ritardo in avvio su quella bella palla messa dentro da Zalewski, non trova mai la giocata giusta dal punto di vista offensivo e nella ripresa da un suo errore nasce un contropiede 5 contro 2 che i giapponesi incredibilmente non sfruttano.