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Caso Castillo, la FIFA respinge i ricorsi del Cile e del Perù: Ecuador ai Mondiali. L’Italia non aveva comunque chance

Michele Neri

Pubblicato 16/09/2022 alle 17:20 GMT+2

CALCIO, MONDIALI – L’Ecuador, che si è qualificato per i Mondiali 2022 in Qatar, è stato messo nel mirino da alcune federazioni di Paesi che non hanno ottenuto il pass per la rassegna iridata. Al centro delle indagini la storia di Byron Castillo, calciatore del quale si contestava la nazionalità. La Commissione d’Appello della FIFA ha respinto i ricorsi di Cile e Perù.

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L’Ecuador disputerà i Mondiali. Così si è espressa la Commissione d’Appello della FIFA che non ha accolto i ricorsi della federazione cilena e di quella peruviana rispetto al caso Byron Castillo. Proprio qualche giorno fa era tornata d'attualità la vicenda del calciatore dell’Ecuador che si pensava fosse di un’altra nazionalità essendo nato al di fuori del Paese. Il Daily Mail aveva pubblicato infatti una testimonianza shock dove il giocatore confessava di essere colombiano e aveva allegato anche documenti che mostravano come la federazione fosse consapevole e avesse insabbiato la storia. In tutto ciò, la compagine sudamericana avrebbe rischiato come conseguenza l’esclusione dai Mondiali in Qatar a vantaggio del Cile. Non di certo dell’Italia, per la quale le possibilità erano pari a zero.
Nella giornata di venerdì la Commissione d’Appello della FIFA si è pronunciata sui ricorsi presentati dalla Federcalcio cilena e dalla Federcalcio peruviana. Le due federazioni contestavano la decisione presa dalla Commissione Disciplinare FIFA sulla potenziale ineleggibilità di Byron David Castillo Segura rispetto alla sua presenza in otto partite di qualificazione ai Mondiali giocate con la maglia dell’Ecuador. Nel dettaglio, il Cile sosteneva che la cittadinanza di Castillo fosse colombiana e non ecuadoriana. Da qui la richiesta che l’Ecuador perdesse a tavolino tutte le partite in cui lo ha schierato. Se fosse stato accolto il ricorso, il Cile avrebbe sostituito l’Ecuador a Qatar 2022.
Tuttavia, la risposta della Commissione d’Appello della FIFA è arrivata ed ha chiuso le porte al Cile. In linea con quanto deciso della Commissione Disciplinare, ha scelto di archiviare il procedimento nei confronti della Federcalcio dell’Ecuador. Sulla base degli atti presentati, il calciatore è stato ritenuto titolare della cittadinanza ecuadoriana permanente ai sensi dell’art. 5 par. 1 del Regolamento FIFA. La decisione odierna potrebbe però non chiudere definitivamente il caso Castillo in quanto è impugnabile davanti al TAS di Losanna.
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