Mondiali 2022 - I migliori undici della 2ª giornata in Qatar: Messi e Mbappé da urlo, Szczesny un muro, Kudus trascina
Aggiornato 29/11/2022 alle 13:08 GMT+1
MONDIALI 2022 - Passiamo in rassegna i migliori undici della seconda giornata in Qatar. Francia, Brasile e Portogallo le uniche a punteggio pieno. L'Argentina riparte, Marocco e Ghana le sorprese. Premiati due brasiliani, ci sono Mbappé e Messi. Szczesny e Amrabat i due rappresentanti della nostra Serie A. Continua a leggere per scoprire gli altri top di giornata.
Con Portogallo-Uruguay 2-0 si è chiusa ufficialmente la seconda tranche di match del Mondiale 2022 in Qatar. Francia, Brasile e Portogallo con prestazioni differenti hanno conquistato gli ottavi di finale con un turno d'anticipo. E' ripartita l'Argentina e hanno brillato il Marocco, il Ghana e la Croazia. Pesante flop di Belgio e Giappone, la Germania invece ha ottenuto un punto fondamentale contro la Spagna. Nella top 11 della seconda giornata c'è un'alternanza tra grandi nomi quali Messi e Mbappé e outsider come Rezaeian e Kudus. C'è anche un po' di Serie A con Szczesny e Amrabat. Andiamo a scoprire i giocatori premiati dalla redazione di Eurosport nella top 11 di giornata, in campo con il 4-2-3-1.
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WOJCIECH SZCZĘSNY - POLONIA
Allo scadere del primo tempo l'estremo difensore della Juventus ipnotizza Salem Al-Dawsari, l'eroe saudita del successo contro l'Argentina e con un guizzo incredibile devia persino la respinta di Al-Burayk, che si trovava a due passi da lui. Preciso in altri due interventi, uno su Kanno e uno ancora su Al-Dawsari. Ipoteca il secondo clean sheet di fila. In poche parole: insuperabile. E ora lo aspetta lo scontro diretto per gli ottavi contro Messi e compagni.
RAMIN REZAEIAN - IRAN
E' l'emblema dell'Iran che lotta e che tiene la testa alta in mezzo a tutte le difficoltà. Terzino destro di spinta, contro il Galles non si risparmia mai, soprattutto in fase offensiva. Proprio nell'ultima sua accelerazione, ben oltre il 90', ha trovato il gol con un tocco sotto che ha lasciato di stucco Ward ed ha chiuso la partita. Impossibile contenere le lacrime di gioia per lui.
THIAGO SILVA - BRASILE
La verdeoro è una delle tre Nazionali con 0 gol subiti dopo due giornate, insieme a Polonia e Marocco. E una parte del merito è sicuramente di quest'uomo qui, che alla bellezza di 38 anni è capace ancora di rendere semplici le cose difficili. Il capitano con Marquinhos forma una coppia molto solida. Non passa niente, Alisson quasi si annoia. Arriveranno pericoli ben peggiori di Serbia e Svizzera nei prossimi giorni ma l'impressione è che la Seleçao abbia finalmente una difesa, e anzi, sia proprio questa la ragione dei successi.
JOŠKO GVARDIOL - CROAZIA
Sempre al posto giusto, al momento giusto. 7 palle recuperate, 2 intercettate, 3 le palle spazzate di testa e 8 i rinvii. Il Canada sbatte puntualmente contro il suo muro e non trova più nessuno spazio per segnare altri gol dopo quello di Davies in apertura. E' anche propositivo, scatta ed è a suo agio con la palla nei piedi. Il difensore del Lipsia guadagna anche un'ammonizione avversaria spingendosi in avanti. Il Chelsea è pronto ad una super offerta per portarlo a Londra: sicuramente vale tanti milioni.
JORDI ALBA - SPAGNA
Uno dei pochi superstiti della vecchia guardia, convocato quasi a sorpresa visto che al Barcellona è considerato un giocatore involuto. Ed invece in Qatar con Luis Enrique ha ritrovato fiducia e contro la Germania ha preso tanti applausi al momento dell'uscita dal campo. Applausi giustificati da una prestazione ricca di giocate lodevoli. Su tutte, l'assist per Morata per il vantaggio della Roja. Preciso, con i tempi giusti. Da Jordi Alba, quello di un tempo.
CASEMIRO - BRASILE
Contro la Serbia il suo tiro si era stampato sulla traversa, contro la Svizzera invece gonfia la rete dopo aver strisciato sul corpo di Akanji. Un gol pesante, che porta gli uomini di Tite agli ottavi di finale. Ma chi lo sapeva che l'ex Real Madrid era capace pure di queste conclusioni? Il generale, per anni tra i migliori al mondo in interdizione e in regia, è ora anche un numero 10, con poco da invidiare alle stelle di questo Mondiale.
SOFYAN AMRABAT - MAROCCO
Il centrocampista viola è uno degli artefici del successo a sorpresa, ma meritato, del Marocco contro il Belgio. Uomo ovunque del CT Regragui, banchetta a centrocampo, totalmente incurante della presenza di campioni come De Bruyne. L'unico che gli dà del filo da torcere è Onana, il quale viene sostituito al 60' e da lì comincia la festa. Menzione d'onore per il compagno Hakim Ziyech, anche lui meritevole di un posto in questa top 11.
BRUNO FERNANDES - PORTOGALLO
Dopo i due assist contro il Ghana, i due gol contro l'Uruguay. Il numero 8, in ombra ad Euro 2020, ha approcciato nel modo migliore i Mondiali in Qatar. E' il leader tecnico di questo Portogallo che vince, e a tratti convince. La prima rete è fortuita, voleva essere un cross per Ronaldo, l'altra arriva dal dischetto. Più volte va vicino alla tripletta, tirando da tutte le posizioni. E' sempre coinvolto, sempre pericoloso. Un incubo per l'Uruguay.
MOHAMMED KUDUS - GHANA
Il classe 2000 dell'Ajax, osservato da numerosi club durante la rassegna iridata, sforna una doppietta contro la Corea del Sud che dà spinta al Ghana. Uno di testa e uno con il mancino, entrambi da dentro l'area. Su due tentativi. Ma non è solo questo. Tanta corsa, vince duelli, guadagna calci di punizione. Se Ghana-Uruguay avrà circa lo stesso peso del precedente del 2010, lo dobbiamo a lui. Le Black Stars hanno trovato un nuovo Asamoah Gyan.
KYLIAN MBAPPÉ - FRANCIA
Indicato da quasi tutti come il favorito per la classifica capocannonieri, sta rispettando le aspettative. Contro la Danimarca non comincia benissimo, un suo errore da dentro l'area pesa. Poi però accende il motore e mette alle corde i danesi con accelerazioni fulminee. Da una di queste nasce il primo gol, con l'assistenza di Theo. E dopo il pari, è ancora a lui a sistemare i conti con la coscia, sfruttando un cross di Griezmann. 14 reti nelle ultime 12 partite con la Francia: extraterrestre.
LIONEL MESSI - ARGENTINA
Era necessaria una reazione dell'Albiceleste dopo il ko contro l'Arabia Saudita. Messaggio recepito benissimo dal capitano con la numero 10. Ha preso in mano la situazione e con una classe sopraffina, ma anche con rabbia, ha cambiato il risultato contro il Messico, al minuto 64. Il suo mancino è un capolavoro che, comunque vada, resterà nella storia di questo Mondiale. Se il Qatar e la FIFA di continuo ci offrono motivi per smettere di seguire il calcio, la Pulce ci ricorda perché ne siamo innamorati.
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