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Manchester City al dunque: da lunedì il Tas esaminerà il ricorso

Davide Fumagalli

Pubblicato 07/06/2020 alle 22:35 GMT+2

Da lunedì il Tribunale di Arbitrato dello Sport di Losanna inizierà il lavoro per decidere se confermare o meno la sanzione per violazione del fair play finanziario: i Citizens rischiano l'esclusione dalle coppe europee per 2 anni e di conseguenza la perdita di diversi campioni. La sentenza non si avrà comunque prima di luglio.

Pep Guardiola

Credit Foto Getty Images

Sarà un inizio di settimana molto importante per il Manchester City, anche più della marcia di avvicinamento alla sfida di Premier League contro l'Arsenal del 17 giugno. Infatti, a Losanna, il Tas (Tribunale di Arbitrato dello Sport) inizierà il lavoro per valutare il ricorso presentato dal club inglese contro la sanzione di 2 anni di esclusione dalle coppe europee e una multa da 30 milioni per aver ripetutamente violato il fair play finanziario dell'Uefa. Non si arriverà presto alla sentenza: è vero che le udienze dovrebbero durare tre giorni ma a causa del Coronavirus tutto si farà in via telematica e quindi i tempi potrebbero allungarsi, anche fino a luglio.
Dal club predicano ottimismo, il Telegraph cita l'amministratore delegato Ferran Soriano che parla di "prove inconfutabili" da far valere in sede di appello. La realtà è che il rischio di stare fuori dalle Coppe Europee per 2 anni esiste eccome e questo si potrebbe ripercuotere sulla squadra: qualcuno potrebbe chiedere di andare via, De Bruyne avrebbe già espresso le proprie perplessità "un anno si può anche fare, ma due senza coppe sarebbero difficili da sopportare". Il tecnico Guardiola ha per ora ribadito la volontà di restare a prescindere dall'esito della sentenza, il club ha ingaggiato Juanma Lillo, il vice che voleva dopo l'addio di Arteta, ma non è da escludere che se si concretizzasse davvero questa "mazzata" dal Tas, potrebbe anche guardarsi intorno per dare l'assalto alla Champions League altrove.
Inoltre, il Manchester City rischia di veder revocato anche il titolo di Premier League del 2014, vinto con Pellegrini in panchina davanti al Liverpool per soli 2 punti. Le violazioni finanziarie infatti riguardano un periodo compreso tra il 2012 e il 2016, per cui quel successo sarebbe arrivato in un regime di irregolarità.
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