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Walker recidivo: viola ancora il lockdown per tre volte e ora rischia la Nazionale

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DaEurosport

Aggiornato 08/05/2020 alle 15:33 GMT+2

Era già stato multato dal Manchester City un mese fa di 150mila sterline per non aver rispettato le regole di quarantena. Ora ci ricasca: a ripetizione, ma se la prende con la stampa e dà le sue motivazioni.

Kyle Walker, Raheem Sterling

Credit Foto Getty Images

Un mese fa Kyle Walker era stato multato dal suo club, il Manchester City, per aver violato le regole della quarantena e in maniera non proprio edificante: aveva organizzato un festino a luci rosse e, una volta scoperto, la società gli aveva comminato un'ammenda da 150mila sterline.
Dopo un mese, ci è ricascato. Non solo una, ma tre volte e nell'arco di 24 ore.
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, infatti, tra mercoledì e giovedì Walker sarebbe prima uscito per andare a Sheffield a casa della sorella che festeggiava il compleanno e ci sarebbe rimasto un paio d'ore; in seguito si è spostato, sempre a Sheffield, per far visita ai genitori. Non contento, è andato a casa di un amico per fare una sgambata in bicicletta.
Il club si era già mostrato intransigente nei suoi confronti e ora la situazione si complica: in arrivo ci sarà quasi certamente un'altra multa, ma insieme alla reputazione il giocatore sta mettendo in discussione anche la convocazione in Nazionale.
Immediate le giustificazioni del giocatore via Instagram, che si appella a un periodo difficile della sua vita e al fatto che la sorella è una delle persone di cui si può fidare di più, che le aveva consegnato un bigletto di auguri e un regalo e che "mi ha abbracciato per ricordarmi quanto si preoccupi per me e che sono una persona amata. Che cosa dovevo fare, spingerla via?". E per quanto riguarda i genitori, si era recato a casa loro per consegnare loro dei pasti fatti in casa.
Poi, senza menzionare l'episodio della biciclettata e fermandosi alla doggy bag, parte all'attacco contro i paparazzi per la violazione della privacy sua e della sua famiglia, denunciando la mancanza di delicatezza verso le sue emozioni.
Sono un essere umano, con sentimenti di dolore e frustrazione come tutti. Essere sotto gli occhi di tutti non ti rende immune da tutto questo. E' triste, ma mi sento come se la mia vita venisse giudicata senza essere contestualizzata. Capisco che le persone possano essere arrabbiate con me o deluse, ma era importante per tutti avere una miglior comprensione della mia vita.
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