Inghilterra-Ucraina

David Beckham e Andriy Shevchenko a confronto a Wembley: certo, probabilmente non in campo dall'inizio, ma comunque uno di fronte all'altro. Si sfidano Inghilterra e Ucraina ,e anche se i protagonisti principali sono ormai altri (Rooney a 23 stacca già il suo 50° cap con la maglia dei Tre Leoni, mentre Voronin è l'uomo in più della sua nazionale), i simboli della classe e dell'esperienza sono sempre loro, i due milanisti.

Ci sarà spazio anche per loro, dicevamo, anche se magari non da subito: lo Spice Boy contro l'Ucraina è a caccia della sua presenza numero 110. Bobby Moore è ormai alle spalle (108) e ora il prossimo obiettivo è raggiungere il portierone Peter Shilton a quota 125. Anche se come ha detto negli ultimi giorni lo stesso Becks ha dichiarato di prendere "le partite come vengono, perché so a quale velocità le cose possano cambiare". David a Wembley non sarà titolare: Lennon in questo momento è imprescindbile per la nazionale di Fabio Capello. Lo Spice però a dimostrato di poter dare ancora molto alla sua maglia: l'assist a Rooney contro la Slovacchia e la grandissima mole di cross che arrivano dalla sua fascia su tutti.

Anche Sheva ci terrebbe ad entrare in campo in Inghilterra: la sua vicenda al Chelsea è nota a tutti. Due anni sfortunati quelli passati dall'ex Pallone d'Oro alla corte di Abramovych, che è ancora proprietario del suo cartellino. E il suo ritorno al Milan non ha aiutato Sheva a tornare quello di un tempo. Ora però l'obiettivo è il 40: ovvero i gol con la maglia dell'Ucraina se dovesse andare a segno ancora una volta, magari proprio a Wembley. "Sogno un gol a Wembley perchè sarebbe il mio quarantesimo in nazionale - ha detto negli ultimi giorni -. La nazionale è una possibilità di fare la cosa che amo: giocare a pallone. Ma per il c.t. non è facile mandare in campo uno che non ci va mai: è una gara importante per noi, non mi sogno di fare pressioni. Finchè il fisico risponde e la testa c'è, nessuno è finito. Io ci sono ancora".

Becks per la presenza numero 110, Sheva per il 40° gol: due obiettivi per dimostrare qualcosa. Che alla nazionale si può ancora dare tanto e che il Milan non ha sbagliato a puntare su classe ed esperienza.