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Lippi applaudito

Eurosport
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Pubblicato 08/09/2009 alle 12:08 GMT+2

Il ct azzurro spiega che, a questo punto, l'importante è solo vincere. Il bel gioco verrà dopo, a qualificazione ormai centrata. "Buffon bomber? Se serve per vincere..."

Aria di casa per Marcello Lippi. Il commissario tecnico della nazionale ha ricevuto l'ovazione dei circa duemila tifosi seduti in tribuna allo stadio Olimpico di Torino per seguire l'allenamento degli azzurri, alla vigilia di Italia-Bulgaria. La seduta di lavoro è a porte aperte, e quando il gruppo guidato dall'ex allenatore bianconero si è avvicinato alla parte di stadio occupata dal pubblico è partita una vera e propria ovazione: Lippi ha ricambiato, salutando la gente, applausi e approvazioni sono aumentati.
FUORI PIRLO? - Rispetto agli ultimi allenamenti sembra essere cambiato qualcosa nel piano che ha in mente Lippi per la Bulgaria: il ct azzurro, nella distribuzione delle pettorine, ha schierato con i 'rosa' la gran parte dei titolari, e ha provato in avanti la coppia Gilardino-Iaquinta. Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Grosso è la difesa di partenza, a centrocampo De Rossi con Camoranesi e Marchisio, più per l'occasione di oggi Pepe al posto del titolare Pirlo. Si tratterebbe sempre di un 4-4-2, intendiamoci, ma naturalmente con caratteristiche diverse da quello che assumerebbe con un regista puro: nella nuova configurazione Marchisio scala dunque in posizione centrale, con l'esterno dell'Udinese largo a sinistra. Una bocciatura per Pirlo? Il milanista non ha certo dato segni di grande brillantezza in questo scorcio di inizio stagione, ma non si sa mai. Forse Lippi vuole solo rimescolare un po' le carte del mazzo azzurro.
CONTA VINCERE - Un solo ordine per la partita di domani: portare a casa i tre punti, non importa se brutti o striminziti o immeritati. "Considerate questa nazionale una squadra di scarsa qualità, ma non è così – sottolinea il tecnico – le nostre armi sono superiori a quel che si pensa, abbiamo qualità non solo atletiche. Di sicuro siamo concreti: su come arriva il gol, nessuna puzza sotto al naso. Mi sta bene anche un altro autogol o un'incornata sotto rete di Buffon. Tra gioco e risultato, domani, conta solo il secondo: perchè se vinciamo siamo al Mondiale, nonostante la matematica non lo certifichi"
Lippi allontana lo spettro dell'astinenza dal gol dei suoi attaccanti, e prova a sdrammatizzare: "Se dite che la Bulgaria ha una difesa forte e noi un attacco che non segna, vuol dire che finirà 0-0..." . E insiste: "E' la partita più importante di questo mio nuovo biennio, ma non solo per me. Lo è per tutta la nazionale: se vinciamo e andiamo a +4 sull'Irlanda prima della partita di Dublino, è fatta" .
Il CT ancora una volta difende a spada tratta il suo gruppo: "Vi assicuro – sottolinea - che quel che si dice di noi entra da un orecchio ed esce dall'altro. Rispettiamo le critiche, ma ci sta a cuore quanto viene detto tra di noi, non da fuori. Sono nel calcio da 40 anni, per un gruppo di giocatori è sempre così. E d'altra parte, di nazionali fenomenali, in questo momento, non ne vedo tante in giro".
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