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Sampdoria, la cessione si complica: l'avvocato di Ferrero "La proprietà non ha ricevuto proposte, valutiamo vie legali"

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Aggiornato 28/05/2023 alle 08:41 GMT+2

SAMPDORIA - Sembrava che stesse filando tutto liscio in casa Sampdoria, con una proposta di cessione concreta e la bozza di accordo approvata, con tanto di comunicato da parte della dirigenza... E invece no. A quanto pare il cda ha agito senza informare il proprietario Massimo Ferrero e secondo l'avvocato di quest'ultimo la procedura scorretta potebbe portare a un procedimento penale.

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Sembrava che per la Sampdoria, mestamente retrocessa in Serie B dopo un periodo burrascoso in cui si è parlato più di questioni societarie che di risultati sul campo, le acque si stessero finalmente calmando. Nella giornata di sabato, infatti, era trapelata la notizia che era stato siglato un accordo preliminare di vendita e che a breve sarebbe arrivata la firma del patron Massimo Ferrero. In serata era poi arrivata la conferma con una nota ufficiale da parte del cda in cui si confermava quanto già vociferato in mattinata. Quindi tutto a posto?
No. A breve distanza dal comunicato del club, è arrivata infatti la replica, tramite ANSA, dell'avvocato di Ferrero, Pieremilio Sammarco: "Leggiamo con sorpresa il comunicato stampa diffuso ora dalla Sampdoria secondo cui sarebbe stato sottoscritto un accordo per l'aumento di capitale nella società da parte di Gestio Capital e Aser Holding. A tale riguardo, si fa presente che né la proprietà e nemmeno il trustee hanno ricevuto la proposta di acquisto delle azioni da parte delle predette società o da altre, giacché nessuno si è realmente manifestato nei loro confronti. Se e quando saranno presentate delle proposte di acquisto, il trustee e la proprietà le valuteranno per verificarne la sostenibilità".
La questione si complica ulteriormente, perché non si esclude un procedimento con denunce:
Inoltre, il consiglio di amministrazione non può in alcun modo impegnare la proprietà o il trustee, né può sostituirsi ad essi per decisioni sull'aumento di capitale che competono esclusivamente all'assemblea dei soci; ogni atto in pregiudizio dei diritti dei soci sarà oggetto di immediate iniziative giudiziarie in sede civile e penale.
La vicenda non è dunque così vicina a una soluzione, ma anzi si sta complicando di nuovo.
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