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La prima prova di maturità del Napoli e di Higuain passa da Bologna

Mattia Fontana

Pubblicato 06/12/2015 alle 08:17 GMT+1

Gli azzurri ripartono dal Dall'Ara per chiudere in testa la seconda giornata consecutiva di un campionato sinora straordinario: per farcela, però, dovranno avere la meglio sull'ex dal dente avvelenato Roberto Donadoni e scacciare il fantasma di Antonio Mirante. Vi ricordate come andò a finire l'ultima volta che si incrociò con il Pipita?

Gonzalo Higuain dopo il rigore sbagliato contro il Parma (Serie A 2014-2015 )

Credit Foto LaPresse

Finalmente domenica. Maurizio Sarri può tirare un sospiro di sollievo. La settimana più lunga dell’anno, quella iniziata lunedì nel gran giorno di Napoli-Inter 2-1, è giunta alla fine. E, adesso, è giunta l’ora di tornare in campo. Gli azzurri ripartono alle 12:30, impegnati al Dall’Ara contro il Bologna. Per difendere quanto di buono costruito negli ultimi mesi e dare un segnale importante al campionato. La prima di una lunga serie di prove di maturità.

Se l’ostacolo è Donadoni

Non è una bestia nera, ma – di certo – un ex con il dente avvelenato. Roberto Donadoni si presenta alla sfida con il Napoli dopo il primo ko sulla panchina del Bologna, quello maturato la settimana scorsa a Torino, e il terzultimo posto in classifica a -1 dal Frosinone. Non la più rassicurante delle situazioni in classifica, ma pur sempre una buona base per impostare una rincorsa salvezza resa difficile dal pessimo avvio di campionato dei felsinei con Delio Rossi in panchina. Un ex di turno, chiamato da Aurelio De Laurentiis nella primavera 2009 per sostituire Edy Reja ed esonerato nell’autunno successivo per fare spazio a Walter Mazzarri. Mai amato, dal presidente e dalla piazza, ha saputo ricostruirsi una carriera tra Cagliari, Parma e Bologna. L’ultima volta che si sono incrociati lui e il Napoli, lo scorso 10 maggio al Tardini, i suoi crociati già retrocessi riuscirono a frenare in modo quasi definitivo la balbettante rincorsa Champions League degli allora uomini di Rafa Benitez, con un 2-2 bagnato dalle polemiche. E lo stesso era accaduto un anno prima, quando il Napoli perse 1-0 a Parma trafitto da Marco Parolo. Non c’è due senza tre?

Higuain ritrova Mirante

La settimana degli elogi e dei paragoni eccellenti va a finire proprio contro Antonio Mirante. Il portiere di Castellamare di Stabia che, nel già citato 2-2, fermò il Pipita con due parate decisive (alle quali si aggiunsero altri quattro interventi su Hamsik, Gabbiadini e Callejon) fino a fargli perdere la pazienza. “Ma cosa vuoi? Siete già in B”, disse Higuain al portiere del Parma finito a Bologna dopo il fallimento del club ducale. Una frase che scatenò il putiferio, prima della retromarcia e della riconciliazione tra i due. Adesso, il Pipita ritrova Mirante in campo. E, forse, è giunto il momento di chiudere l’ultimo cerchio rimasto aperto in questo avvio di stagione fantastico. Il modo migliore per mandare in archivio ancora al primo posto la settimana più lunga.
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