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Le pagelle di Chievo-Fiorentina 0-0

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DaEurosport

Aggiornato 30/04/2016 alle 23:46 GMT+2

Diamo i voti ai protagonisti del match del Bentegodi: il migliore in campo è Hetemaj, ma tra i clivensi anche i difensori centrali si distinguono. Tello stralunato, Kalinic sconfortato, Astori e Tatarusanu limitano i danni per la Viola

Nikola Kalinic, Chievo-Fiorentina, Serie A 2015-16

Credit Foto LaPresse

=== CHIEVO ===
Albano BIZZARRI 6,5 - Reattivo su Kalinic e pronto su Zarate. È una garanzia in un reparto che funziona a meraviglia.
Fabrizio CACCIATORE 5,5 - Meritava l’espulsione per un calcio a palla lontana rifilato ad Alonso. La leggerezza non gli costa cara per un errore arbitrale, ma certi gesti vanno condannati. Per il resto argina Alonso e si concentra sulla fase difensiva.
Alessandro GAMBERINI 6,5 – Limita Kalinic con un senso della posizione invidiabile. Sicurezza.
Bostjan CESAR 6,5 – Sempre in anticipo su Kalinic, giganteggia insieme al compagno di reparto.
Massimo GOBBI 6,5 – Grande prova al cospetto di Tello. Il “vecchietto” fa sfigurare il giovane.
Simone PEPE 6 – Gara di sacrificio nelle due fasi. Finché le forze lo assistono non demerita (dal 65’ Valter BIRSA 6 – Entra con il piglio giusto e regala un buon filtrante a Floro Flores).
Nicola RIGONI 6 - Ha caratteristiche più difensive rispetto a Castro, ma si permette ugualmente di centrare un palo dalla distanza. Sa soffrire (dall’80’ Lucas CASTRO s.v.).
Ivan RADOVANOVIC 6 – Il lavoro oscuro è tutto suo. Sostanza e quantità: può bastare.
Perparim HETEMAJ 6,5 – E’ l’anima della squadra clivense. Non si ferma mai, ma la sua non è semplice generosità. Quando parte palla al piede in progressione fa ammonire gli avversari. Combattente.
Roberto INGLESE 5,5 – Il sacrificio per la squadra non manca, cerca con le sue sponde di far guadagnare metri e falli. Non si rende, però, mai pericoloso (dal 69’ Antonio FLORO FLORES 6,5 – Ha quello che serviva fin dall’inizio al Chievo: la cattiveria per tirare in porta e tentare il colpaccio. Per due volte Tatarusanu lo priva della gioia del gol).
Sergio PELLISSIER 6 – Intelligente, svaria per tutto il fronte offensivo e veste i panni di prima e anche seconda punta all’occorrenza. L’esperienza lo guida e lo sorregge.
All. Rolando MARAN 6,5 – Il Chievo è organizzato, tosto, difficilmente penetrabile: un’altra stagione positiva sta per terminare per una favola diventata straordinaria certezza del nostro campionato.
picture

Duello tra Perparim Hetemaj e Cristian Tello, Chievo-Fiorentina, Serie A 2015-16

Credit Foto LaPresse

***
=== FIORENTINA ===
Ciprian TATARUSANU 6,5 - Attento su Floro Flores quando si presenta davanti a lui sull’imbeccata di Birsa. Nel finale, mette i brividi ai suoi compagni e illude gli avversari con una parata inizialmente difettosa, ma per sua fortuna efficace.
Nenad TOMOVIC 6 - Meglio davanti quando si avventura in un coast to coast che lo porta a servire Kalinic. Dietro tende a stringere troppo la marcatura.
GONZALO RODRIGUEZ 5,5 – Non è il solito Gonzalo. Nervoso, si distrae in marcatura e lascia a Floro Flores lo spazio per colpire.
Davide ASTORI 6,5 – E’ lui a tenere in piedi la baracca al Bentegodi. Sicuro, comanda il reparto e arriva dove i suoi due compagni stentano. Il migliore della Fiorentina.
Cristian TELLO 4,5 - Dopo un contrasto con Gobbi in avvio, sembra poter alzare bandiera bianca. Invece, riesce a proseguire ma il duello con lo stesso Gobbi lo vede soccombere. Neutralizzato. Deve crescere perché ha un potenziale enorme (dal 59’ Federico BERNARDESCHI 5,5 – Cerca di rendersi utile, ma l’incisività è un’altra cosa).
Milan BADELJ 5 - Perde qualche pallone di troppo ed è meno preciso del solito, raro vederlo così approssimativo.
BORJA VALERO 5,5 – Alla Fiorentina manca inventiva e tra i giocatori stanchi spicca lo spagnolo. Troppe pause anche per lui.
Marcos ALONSO 5,5 - Poca benzina. Scivola troppo, fallisce un’occasione sotto porta dopo la traversa di Zarate. Arruffone.
Mauro ZARATE 6,5 - Il più pericoloso della Viola, centra la traversa e cerca sempre lo spunto personale. Questo è anche il suo limite perché potrebbe essere più altruista, ma predica nel deserto.
MATI FERNANDEZ 6 – Un po’ fumoso, ma almeno cerca di verticalizzare o di propiziare un’azione offensiva con una giocata mai banale. Qualità in pillole (dall’80’ Josip ILICIC s.v.).
Nikola KALINIC 5 - Imbrigliato e sconfortato, il suo body language è tutto un programma. La porta resta stregata, ma con un tiro a giro mette a dura prova Bizzarri.
All. PAULO SOUSA 5,5 – La squadra è scarica e le soluzioni offensive scarseggiano. Ora non resta che certificare il quinto posto e in Coppa Italia fare il tifo per la Juventus (per questa volta).
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