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Le pagelle di Chievo-Bologna 1-1

Stefano Fonsato

Aggiornato 27/10/2016 alle 00:00 GMT+2

Tra i padroni di casa, De Guzmán è il migliore e non fa rientrare Birsa (subentratogli nella ripresa). Tra i felsinei, prove da incorniciare per Da Costa e Pulgar ma il reparto difensivo continua a destare parecchie preoccupazioni.

Chievo-Bologna 1-1, l'autorete di Ibrahima M'baye, Serie A 2016-2017 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

=== Chievo ===

Stefano SORRENTINO 6: un paio di buone parate ma la sua serata non è paragonabile a quella del collega rossoblu. Incolpevole sulla conclusione vincente di Pulgar, con la traiettoria che incontra una deviazione decisiva tra la selva delle gambe dei difensori clivensi.
Fabrizio CACCIATORE 6: fa il suo, senza troppi patemi, lungo l'out di destra.
Nicolás SPOLLI 6: controlla con relativo ordine Verdi & Co.
Dario DAINELLI 6,5: ottimo nel proporsi in fase offensiva sui calci piazzati: nel primo tempo fa sponda per il "quasi" gol di Meggiorini, nella ripresa, allo scadere, per poco non costringe Gastaldello all'autorete.
Massimo GOBBI 6: fa sportellate lungo la fascia sinistro in cui conferma la propria generosità.
Mariano IZCO 5,5: si estranea dal gioco spesso e volentieri.
Ivan RADOVANOVIĆ 6,5: energico e coinvolgente. Guida la fase nevralgica clivense con grande grinta.
Përparim HETEMAJ 6,5: propizia con i suoi soliti "dieci polmoni" l'autorete di Ibrahima M'baye.
Jonathan DE GUZMÁN 7: dura più o meno un'ora, l'ex Napoli, non avendo i novanta minuti nelle gambe. Finché è stato in campo (con il compito di dare fiato a Birsa) ha tirato fuori tutto il proprio repertorio, dalle insidiose conclusioni dalla distanza a numerosi filtrante per il tandem d'attacco.
Dal 62' Valter Birsa 6,5: subito "on target" nel forcing gialloblu. Comanda le operazioni offensive sin da subito.
Roberto INGLESE 5: a fine primo tempo getta clamorosamente alle ortiche la palla del possibile vantaggio, calciando in bocca a Da Costa con l'intero specchio della porta a disposizione.
Dall'80' Sergio Pellissier: sv.
Riccardo MEGGIORINI 6,5: guai muscolari lo costringono a dare forfait a inizio ripresa. Nel primo tempo, tanta qualità e guizzi che seminano il panico tra le maglie della difesa rossoblu.
Mister Rolando MARAN 6: il turnover funziona. Continua, tuttavia, a pagare la scarsa vena di Inglese in zona gol. Se solo Pellissier fosse di quattro o cinque anni più giovane...

=== Bologna ===

Angelo DA COSTA 7: un intervento decisivo dietro l'altro. Specie nel primo tempo, in cui tiene a galla i suoi e su Pellissier in pieno recupero.
Vasilīs TOROSĪDIS 5,5: pasticcione. Deve ringraziare i "regali" di Inglese e al suo relativo peso specifico là davanti.
Dal 64' Ibrahima M'baye 5: entra e, dopo solo 6', la sua generosità lo spinge all'autorete. Sfortunato.
Domenico MAIETTA 4,5: confusionario e molto spesso fuori posizione. Nel primo tempo si fa costantemente prendere in mezzo da Meggiorini, suo autentico incubo. Al centro, in compagnia di Gastaldello, l'ex Hellas non rappresenta il massimo della garanzia.
Dal 72' Filip Helander 6: prende un giallo ma è aggressivo al punto giusto e la bussola gli funziona senza intoppi.
Daniele GASTALDELLO 5: nel finale sfiora anch'egli l'autogol. Al ritorno dalla squalifica, conferma che al suo posto sarebbe meglio concedere fiducia ad Helander.
Adam MASINA 5,5: spesso in ritardo nei ripiegamenti sulla mancina.
Blerim DŽEMAILI 5,5: spegne e riaccende la luce quando gli va. Nel primo tempo ci prova dalla distanza. Nel secondo si perde. Potrebbe davvero dare molto di più...
Ádám NAGY 6: si affanna nel recuperare numerosi palloni a centrocampo. Impegno encomiabile.
Erick PULGAR 7: merita il gol per la prestazione ricca di spunti e aperture pregevoli. Il giovane centrocampista cileno è certamente da attenzionare.
Anthony MOUNIER 5: la più classica delle prove da "Chi l'ha visto".
Dal 46' Umar Sadiq 6,5: l'ex Spezia (e di proprietà della Roma), il giovanissimo attaccante nigeriano conferma le ottime sensazioni della gara col Sassuolo. Entra, dona brio all'attacco felsineo e serve a Pulgar la palla scagliata dal cileno in fondo al sacco.
Simone VERDI 6: non strabilia come contro il Sassuolo ma la sua presenza fa comunque accendere la luce rossa tra le maglie della difesa clivense.
Ladislav KREJČÍ 5: per l'ennesima volta inconcludente.
Mister Roberto DONADONI 6: pareggiare una partita giocata palesemente male ha sempre un significato ambiguo: da una parte, si dice, è un segno di maturità. Dall'altra - e forse è il caso del suo Bologna - è un campanello d'allarme. Che suona soprattutto per il reparto difensivo.
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