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Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Napoli

Luca Stamerra

Aggiornato 23/04/2018 alle 08:17 GMT+2

La Juventus rischia grosso a causa della sua incapacità di tenere i risultati fino alla fine, ma Allegri ha ragione quando cita, come alibi, la stanchezza per le tante partite stagionali (in confronto alle avversarie). Koulibaly uno dei migliori centrali al mondo, mentre Dybala è alla sua peggior stagione da quando è sbarcato in Italia. Che bella la Serie A così competitiva...

Juventus-Napoli - Serie A 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

1) La Juventus smette di giocare troppo presto, demerito di Allegri...

#Finoallafine. Questo è il mantra che ripetono i tifosi della Juventus, peccato che i giocatori non facciano la stessa cosa sul terreno di gioco. I bianconeri perdono la sfida Scudetto al 90', per il gol di Koulibaly, e non è la prima volta che la squadra di Allegri perde punti nei finali di gara. È successo due settimane fa in Champions con il rigore conquistato da Lucas Vázquez e nella stessa partita contro il Crotone, la Juventus si è fatta raggiungere dopo aver compiuto il solito errore: smettere di giocare troppo presto, pensando di aver conseguito il proprio scopo. Questa volta la Juventus ha giocato per lo 0-0 e pensava di averlo maturato, fino al jolly pescato da Koulibaly. Non una casualità, non un episodio, visto che negli ultimi minuti - ormai - la Juventus era andata in confusione, perdendo palloni facili sia nell'area avversaria che nella propria. Quasi fosse certa di aver raggiunto il risultato stabilito a priori e aver mantenuto il vantaggio sul Napoli. Non il modo migliore di approcciarsi al finale di campionato, soprattutto se si incorre nello stesso errore. Allegri, infatti, non è riuscito a far cambiare mentalità ai suoi. Come è possibile perdere tutti questi punti nei finali?
All. Massimiliano ALLEGRI, Voto 4 - La sua squadra si rifiuta di giocare. Quando fai così, rischi di fare una figuraccia. Disperso un patrimonio di 3 punti: ora la Juventus avrà la forza fisica e mentale per tenere duro fino alla fine? [Le pagelle di Juventus-Napoli]

2) Ma Allegri ha ragione: non giocare le coppe fa la differenza

In conferenza stampa Allegri si è fatto sentire! A chi gli chiedeva il perché di questo calo dai quarti di finale di Champions in poi, il tecnico toscano ha messo in mostra la tabella partite, confrontandola ai suoi avversari.
Non scordiamoci che la Juventus fino a 7 giorni fa era ai quarti della Champions, è in finale di Coppa Italia e ha fatto 85 punti a 4 giornate dal termine, e sono 85 punti meritati. È mancata la qualità di gioco? È 4 anni che la Juventus gioca 57 partite l'anno. Le altre squadre? Quante ne giocano? Le altre squadre a dicembre smettono di giocare. Le altre vanno fuori dalla Coppa, vanno fuori dappertutto e noi facciamo 57 partite l'anno. Anche a livello mentale è un dispendio di energie importanti, anche arrivare in finale di Coppa Italia non è semplice e la Juventus ci arriva da 4 anni. In Champions, su 4 edizioni, la Juventus ha giocato la finale due volte. E gli altri? A novembre hanno già finito... [Massimiliano Allegri in conferenza stampa post Juventus-Napoli]
La sconfitta è meritata e non serve presentare alibi, ma se il Napoli è riuscito ad accorciare fino al -1 è anche grazie al mancato doppio impegno settimanale per la squadra di Sarri. Loro sono usciti dalla Champions a dicembre, dalla Coppa Italia a gennaio e in Europa League non si sono nemmeno presentati. Questo fa la differenza a certi livelli...

3) Koulibaly è uno dei migliori difensori del campionato, avesse più continuità...

Proviamo per un attimo a dimenticarci del gol. È difficile, ma dobbiamo farlo. Ma che prestazione ha fatto Koulibaly? Un autentico muro per i vari Higuain, Dybala, e anche per Cuadrado entrato nella ripresa. Dalle parti del senegalese non si passa, con l'ex Genk che ha chiuso ogni spazio, ogni pertugio. È anche suo il merito se la Juventus non ha mai tirato nello specchio della porta, prima volta assoluta in casa dalla stagione 2011/2012, cioè da quando è stato inaugurato lo Juventus Stadium. Veniamo poi al gol, il che rende tutto fantastico. Peccato che Koulibaly non sia così continuo, basta ricordarsi le amnesie viste in Napoli-Chievo di qualche giorno fa. Lui è uno dei migliori difensori in Serie A, con un po' di concretezza e continuità in più sarebbe uno dei migliori centrali al mondo.
Koulibaly

4) In Serie A c'è competizione: un aspetto positivo anche per la Juventus

Bayern Monaco campione a 5 giornate dal termine, Manchester City campione a 5 giornate dal termine, PSG campione a 5 giornate dal termine, PSV campione a 3 giornate dal termine, mentre il Barcellona aspetta solo la matematica da qualche giornata. Questo è il dettaglio degli altri campionati, mai come quest'anno a senso unico. Se nel resto d'Europa va sempre più perdendosi la competitività, si ha l'impressione che in Italia la forbice tra squadre vada ad assottigliarsi. Demerito dalla Juventus, ma grande merito del Napoli che continua il suo percorso di crescita avviato ormai da tante stagioni, ancor prima dell'arrivo di Sarri. In realtà resta una buona notizia per la Juventus, che avendo un avversario serio in campionato può sperare di combinare qualcosa di più anche a livello europeo.

5) Questa è la peggior stagione di Dybala in Italia

Doveva essere la stagione della consacrazione per Dybala, soprattutto a livello internazionale, ma questa rischia di essere la peggior annata dell'argentino in Italia. Se parliamo di gol, l'ex Palermo ne ha segnati 21 in campionato, frutto di un avvio di stagione clamoroso, ma da qualche settimana a questa parte sta girando tutto male al classe '93. Prima l'infortunio, poi la mancata convocazione con l'Argentina - con il ct Sampaoli che pensa di non portarlo ai Mondiali - fino al mese di Aprile da incubo alla Juventus. La doppia sfida con il Real Madrid, le partite incolore in campionato, fino al cambio al 45' contro il Napoli. Dybala è veramente sopravvalutato?
Paulo DYBALA, Voto 4 - Gioca fuori dal coro. Non trova i compagni e i compagni non trovano lui. Allegri è così costretto a toglierlo dal campo all’intervallo. Momento no per l’argentino.
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