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Le pagelle di Atalanta-Juventus 2-2

Simone Eterno

Pubblicato 26/12/2018 alle 18:01 GMT+1

Il migliore in campo è Duvan Zapata, ma positivi in tanti nell'Atalanta. Il peggiore è Bentancur, che lascia la Juve nei guai. Ronaldo sempre e comunque decisivo.

Cristiano Ronaldo e Alex Sandro - Atalanta-Juventus 2018

Credit Foto LaPresse

===ATALANTA===

Etrit BERISHA 6,5 – Tiene in partita l’Atalanta con l’intervento più importante di tutti: ovvero quello al 5’, sulla conclusione di Bentancur, che devia sulla traversa. Sotto 0 a 2 sarebbe forse finita diversamente.
Gianluca MANCINI 6 – Fa sentire spesso i tacchetti, ma contro la Juventus serve anche questo.
Berat DJIMSITI 4,5 – Goffo, troppo goffo quell’intervento difensivo. Va bene il rimpallo e la rotazione beffarda, ma così, a freddo, poteva e doveva far meglio.
Andrea MASIELLO 6 – Gara onesta e di buon controllo. Ancora lontano dai suoi migliori livelli, ma comunque sufficiente. Dall’85’ Musa BARROW – sv.
Hans HATEBOER 6,5 – Non rinuncia mai alla fase di spinta ed è attento anche in quella difensiva. Una certezza di questa squadra.
Mario PASALIC 5,5 – Uno dei pochi insufficienti in casa Atalanta. Si vede poco, non è mai nel vivo della manovra. Dal 67’ Robin GOSENS 6,5 – Entra con un gran piglio e si fa vedere tantissimo in fase di proiezione offensiva. Buon impatto.
Remo FREULER 6,5 – Sempre attento nella fase di pressing alto, bravo poi a dettare i ritmi sul possesso orobico. Positivo.
Timothy CASTAGNE 6,5 – Anche lui con una buona partita in mezzo al campo, come quasi tutti i compagni di reparto. Bravo nell’anticipare Bentancur e di fatto a far cacciare l’uruguagio.
Alejandro GOMEZ 6,5 – Si muove tra le linee con attenzione, ottimi alcuni cambi di passo. Più in generale cerca sempre di farsi vedere, svariando senza interruzione e confermandosi alla fine come faro dei movimenti offensivi della Dea.
Josip ILICIC 6 – Luci e ombre. Il cambio di passo non è il suo forte ma con buona tecnica e un po’ di furbizia è bravo a conquistarsi qualche punizione offensiva. Dal 77’ Matteo PESSINA – sv.
Duvan ZAPATA 8 – Otto gol nelle ultime 5 partite, ma soprattutto i due di oggi. Ridicolizza Bonucci sulla prima rete, lotta come un leone a tutto campo. Davvero scatenato. Uomo partita.
All. Gian Piero GASPERINI 7 – Inter, Milan, Roma, Lazio, Juventus. E se non fosse stato per Milik nel finale, anche Napoli. Insomma, con l’Atalanta di Gasperini in questo girone d’andata delle big non ne è praticamente passata nessuna. Una squadra che anche oggi ha dimostrato di saper giocare, di essere organizzata nonostante le assenze in difesa e di avere la testa. Tutte caratteristiche date da quel signore con i capelli bianchi seduto in panchina. Chapeau.
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Gasperini - Empoli-Atalanta - Serie A 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

===JUVENTUS===

Wojciech SZCZESNY 6,5 – Incolpevole sui gol, è positivo in almeno un paio di situazioni spinose. Sempre sicuro inoltre sulle conclusioni da fuori.
Mattia DE SCIGLIO 5,5 - Meno brillante rispetto alle ultime uscite. Se in fase difensiva è inappuntabile, in quella offensiva oggi è totalmente nullo.
Leonardo BONUCCI 5 – Le giornate ‘no’ possono capitare anche a chi di nome fa Bonucci. Si fa aggirare infatti come un ‘pivellino’ alle prime armi da Zapata e più in generale durante la partita non appare il solito centrale impeccabile. Cerca redenzione nel finale, ma il suo gol è giustamente annullato per fuorigioco.
Giorgio CHIELLINI 6,5 – Chi non sbaglia mai è invece Giorgio Chiellini. La sua miglior stagione di sempre riesce a essere positiva anche in un 2-2 a Bergamo. Impeccabile dietro, pericoloso davanti. C’è il suo mezzo zampino nella situazione che alla fine porta al pareggio.
Alex SANDRO 6 – Più positivo rispetto a De Sciglio sul lato opposto, ma non in versione ‘schiacciasassi’ come nelle ultime giornate. Trova organizzazione e raddoppi davanti a lui. E così produce meno del solito.
Sami KHEDIRA 5 – Con 19 minuti giocati in campionato dal 16 settembre a oggi, non si poteva pretendere molto di più dal tedesco... Che infatti gioca impacciato, lento, fuori condizioni e fuori ritmo. Dal 65’ Cristiano RONALDO 7 – Entra e cambia la Juve nello spirito. I bianconeri passano dal momento di difficoltà e sterilità offensiva al mini-assedio finale. Che non a caso porta il gol del 2-2 naturalmente a firma CR7. Ancor prima di un giocatore in più sul campo, un Viagra per le menti dei compagni.
Emre CAN 5,5 – Luci e ombre. Non gioca un partita super negativa ma non riesce nemmeno a far fare il cambio di passo a una Juve in cui mancano le geometrie di Pjanic. Qualche buona giocata individuale, ma per la sufficienza non basta. O meglio, non basta se sei alla Juventus.
Rodrigo BENTANCUR 4 – Non è tanto l’espulsione in sé – che resta grave e mette in difficoltà la Juve – quanto la partita in generale molto scadente fino a quel momento. Ad eccezione della conclusione di inzio match finita sulla traversa, troppo lento nel dettare i ritmi in mezzo al campo e troppo prevedibile.
Paulo DYBALA 6 – Ormai relegato al ruolo di ‘mediano con compiti offensivi’ di Dybala in zona gol non resta che il ricordo. Non si può valutarlo dunque per quanto ‘non si veda davanti’, ma per quanto provi a fare in mezzo al campo. E dunque allora qualche buona giocata, qualche punizione conquistata, qualche buon cambio di campo. Finché Allegri lo mette lì, il discorso nemmeno si pone.
Mario MANDZUKIC 6,5 – Uomo ovunque. Solita generosità, solita dedizione alla squadra e al sacrificio. C’è anche il suo zampino in occasione del gol di Cristiano, con quello che di fatto è un assist.
DOUGLAS COSTA 5,5 – Prova qualche accelerazione delle sue, ma a parte qualche spunto nel primo tempo arriva poco. Certo, in una Juve così ferma e di fronte a un’Atalanta così ben messa, non è facile nemmeno per uno con le sue qualità. Dal 57’ Miralem PJANIC 6,5 – Entra e riordina le idee di una Juventus troppo contratta in fase di impostazione. Imprescindibile.
All. Massimiliano ALLEGRI 5,5 – Allegri resta uno dei casi più incredibili esempi tra disparità dei numeri e qualità di gioco espresso. Sui primi, è semplicemente inattaccabile: 16 vittorie e 2 pareggi, imbattuto in trasferta in tutto il 2018, dominatore assoluto del campionato da anni. Sulla seconda invece c’è parecchio da dire: per la qualità di interpreti a disposizione la sua Juventus a volte è davvero uno strazio. Dal 5’ al 65’ di oggi uno dei tanti esempi, anche per le scelte di formazione (Khedira su tutte). Ma la filosofia è quella: il minimo indispensabile per vincere, che è “l’unica cosa che conta”. E dunque...
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