5 maggio, 23 luglio e Conte: Juventus, lo Scudetto a Udine è un romanzo
Pubblicato 23/07/2020 alle 15:16 GMT+2
In caso di successo alla Dacia Arena contro l'Udinese i bianconeri conquisterebbero il loro 9° titolo consecutivo, il primo dell'era Sarri. La memoria corre subito al precedente più famoso del 5 maggio 2002 quando, con Lippi in panchina e Antonio Conte in campo, la Juve si aggiudicò il titolo proprio al Friuli ai danni dell'Inter al termine di uno dei campionati più pazzi della storia.
Vincendo alla Dacia Arena contro l'Udinese la Juventus centrerebbe aritmeticamente il 9° Scudetto consecutivo, il 36° della sua storia e il primo dell'era Sarri. Udine è un campo che, inevitabilmente, ci spinge a riavvolgere il nastro della memoria riportandolo indietro fino a 18 anni fa quando il Friuli, in quella pazzesca domenica 5 maggio 2002, fece da cornice a uno degli epiloghi più imprevedibili nella storia della Serie A, un finale che in pochi avrebbero pensato di scrivere.
Il 5 maggio
Si gioca l'ultima giornata della Serie A 2001-02: l'Inter, di scena all'Olimpico contro la Lazio, si presenta all'appuntamento in testa alla classifica con un punto di vantaggio sulla Juventus e 2 sulla Roma. Il calendario propone Udinese-Juventus e la partita ha storia molto breve: nei primissimi minuti Trezeguet e Del Piero rifilano un micidiale uno-due ai friulani e archiviano la pratica. Le notizie dall'Olimpico fanno il resto: in vantaggio due volte sulla Lazio, l'Inter di Cuper si fa rimontare per poi crollare definitivamente nella ripresa. I biancocelesti vincono 4-2 e consegnano di fatto lo Scudetto alla Juventus, forse il meno atteso dai bianconeri, e per questo ancora più bello
Antonio Conte e il gioco delle parti
A fare da trait d'union a quel 5 maggio 2002 e a questo 23 luglio 2020 (data del probabile ennesimo tricolore della Juventus) c'è lui, Antonio Conte. Quel pomeriggio di 18 anni fa è tra gli undici titolari della Juventus: a fine partita, intervistato da RaiSport nel pieno della festa scoppiata negli spogliatoi, si lascia scappare quel liberatorio "Stiamo godendo", urlato in mezzo ai compagni che saltano pazzi di gioia intorno a lui e cercano in qualche modo di contenerlo davanti al microfono. Rimane quella una delle scene simbolo di un pomeriggio trionfale per la Juventus e tragico (sportivamente parlando) per l'Inter.
A distanza di quasi vent'anni il destino ha voluto che, proprio quando i bianconeri potrebbero tornare a fare festa a Udine, Conte sia passato dall'altra parte della barricata. Oggi il tecnico salentino, seduto sulla panchina dell'Inter, rappresenta l'avversario numero uno della Vecchia Signora, ovvero l'uomo che ha provato in tutti i modi a tenere vivo il campionato fino alla fine, ma che si è dovuto arrendere. Non sappiamo ancora se la Juventus farà festa a Udine: sappiamo però che vincerlo alla Dacia Arena (o al vecchio Friuli se preferite) ha sempre un sapore particolare, addirittura epocale.
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