Calciomercato Juventus, chi vendere e chi comprare nel dopo Sarri?
Aggiornato 08/08/2020 alle 15:18 GMT+2
Senza più Maurizio Sarri in panchina, in vista della prossima stagione, la Juventus ha senz'altro bisogno di essere rinnovata. La rosa bianconera presenta elementi non all'altezza o a fine corsa. Tante le valutazioni da fare e alcune idee: da Samuel Umtiti a Emerson Palmieri, passando per Paul Pogba, Raul Jiménez e Arkadiusz Milik.
Senza più Maurizio Sarri in panchina, in vista della prossima stagione, la Juventus ha senz'altro bisogno di essere rinnovata. In ogni caso. Proprio il tecnico toscano, ormai al capolinea dell'esperienza professionale a Torino, lo ha già preannunciato di fronte a microfoni e taccuini al termine della partita col Lione: almeno tre acquisti "fisiologici" per rimpiazzare chi non può più continuare (leggi, su tutti, Gonzalo Higuain) e, aggiungiamo noi, certamente qualcuno in più. L'ex tecnico romanista Rudi Garcia ha bluffato su tutti i fronti quando, alla vigilia, dichiarò che "la Juventus non ha punti deboli". Li ha eccome. Quali sono e cosa serve per ristrutturare? Che si prosegua con Sarri o con Simone Inzaghi, Mauricio Pochettino o, addirittura, Zinédine Zidane, alcune risposte possono essere date già ora.
Uomini non all'altezza o a fine corsa in ogni reparto
Parliamo di Daniele Rugani e Danilo in difesa, Sami Khedira e Federico Bernardeschi tra le linee di centrocampo e Gonzalo Higuain in attacco. Tre nomi indiscutibili, in questo senso. A cui vanno aggiunte altre "riflessioni" per dirla alla Andrea Agnelli. Se veramente si vuole voltare pagina e intraprendere un progetto di rinnovamento - che sarà lungo in ogni caso - occorre definire la posizione dei senatori "influenti" sul rettangolo di gioco (quindi, in questo caso, non si parla di Gianluigi Buffon): valutare il futuro di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci non dev'essere vista come un'azione di lesa maestà. Ma, specie se si vuole andare avanti con Sarri, sarebbe troppo dura chiedere loro di resettare un passato fatto esclusivamente di concretezza, pragmatismo (e vittorie). Si rischia, anche inconsciamente, la remata controcorrente. Come si fa a fare rivoluzioni con queste premesse?
A centrocampo Arthur non basta
A centrocampo continua a mancare quella qualità che il solo Arthur, in arrivo dal Barcellona, non può colmare. In fase nevralgica serve qualità assoluta. Sarri continua a spingere per il "suo" Jorginho, ma un eventuale ritorno di Paul Pogba garantirebbe il salto di qualità vero. L'esplosivo Dejan Kulusevski potrebbe mettere a posto le grane di trequarti campo, il "Pipita" ormai sboffo e verso la MLS, va sostituito. Ma con chi? Le piste portano verso il messicano Raul Jiménez - rivelazione col Wolverhampton con 27 gol tra Premier ed Europa League - oppure Arkadiusz Milik, in uscita dal Napoli. Difficile che si ritenti di portare a Torino Mauro Icardi, ormai stanziale al PSG. Ci sarà comunque anche da fare i conti con le "volontà" di Cristiano Ronaldo: a quel punto occorrerà pensare a un altro top player da affrontare a Paulo Dybala...
La difesa va rivoluzionata
Per la difesa, infine, tanti nomi, funzionali a un rinnovamento. C'è Samuel Umtiti (che piace anche a Napoli e Roma) in uscita da Barcellona mentre, sugli esterni, potrebbe essere finalmente l'ora dell'oriundo Emerson Palmieri, finito ai margini del progetto Frank Lampard. Le idee non mancano. Resta fondamentale avere una visione futura. Ma di quelle convinte.
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