Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Griezmann non è più nei piani di Quique Setien: a Juventus e Inter conviene farci un pensierino?

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 01/07/2020 alle 17:38 GMT+2

C’era una volta un “petit diable”. Mai come oggi questo soprannome suona distante da Antoine Griezmann. Quella di martedì sera, presentatasi alla gara contro l’Atletico Madrid, sembra tutt’altro che una creatura diabolica; è un Griezmann abbattuto, tradito, distante da tecnico e staff. Nel caso di un suo addio anticipato, a quale squadra farebbe più comodo?

Antoine Griezmann vom FC Barcelona

Credit Foto Getty Images

La scelta di Quique Setien, che lo ha mandato in campo negli ultimi 4 minuti di recupero, non rappresenta solo una sconfitta sportiva per Griezmann, ma una vera e propria umiliazione.

La parabola discendente di Griezmann

Un’intesa mai sbocciata con il leader cannibale, Leo Messi,e un’incapacità di adeguarsi ai dettami di gioco di Setien. L’ultimo suo gol in maglia blaugrana risale a febbraio (epoca pre-Covid), nell’andata degli ottavi di finale di Champions giocata contro il Napoli (la partita finì 1-1). Ma qual è il vero motivo alla base di questo naufragio sportivo?
SQUADRASTAGIONEPRESENZEGOLASSISTMINUTI OGNI GOL
Barcellona2019/202044144227'
Atletico Madrid2018/2019482110194'
*La differenza di rendimento di Griezmann nelle ultime due stagioni tra Atletico Madrid e Barcellona. Fonte: Transfermarkt.
Dotato di un’intelligenza tattica fuori dal comune, e di un’intensità che gli permette di giocare non solo per sé stesso ma per il collettivo, il piccolo diavolo soffre un disagio molto diffuso tra gli attaccanti di oggi: non ha un posizionamento in campo preciso. Perché Griezmann ha sì dimostrato di essere un giocatore altruista, ma è pure un giocatore anarchico. Prima punta, seconda punta, ala, trequartista, falso nueve… Chi è veramente le petit diable?
Quique Setien ha sollevato il problema ieri, manifestando un po’ di imbarazzo e vergogna: nella conferenza stampa post partita ha dichiarato le sue difficoltà nell’inserire Griezmann nello scacchiere tattico del Barça, confermando come il talento di Griezmann possa essere tanto grande quanto scomodo.
Capisco che per Griezmann è dura entrare in campo con così poco tempo rimasto. Parlerò con lui domani [mercoledì], ma non mi scuserò perché sono mie decisioni. Ma mi dispiace perché è una grande persona e un grande professionista.
Dichiarazioni che fanno sorgere molti dubbi sulla sua permanenza in Catalogna; e mentre le domande sul suo futuro si accavallano, molte squadre potrebbero prepararsi a sferrare un attacco per portarsi a casa il suo indiscutibile talento. Anche se non sarà facile inserirlo in un progetto tecnico già collaudato. E quindi: a quale squadra potrebbe far comodo Griezmann?
picture

Caso Griezmann a Barcellona, Setien: "Non gli chiederò scusa per averlo inserito a 5' dalla fine"

Paris Saint-Germain

È l’opzione più caldeggiata, soprattutto per via del fattore ambientale: Griezmann ritornerebbe in pompa magna nel paese che ha coltivato il suo talento. Ha lasciato la città di Macon da giovanissimo per cercare fortuna in Spagna, dove è esploso con le maglie di Real Sociedad e Atletico Madrid. Un trasferimento suggestivo, ma non privo di complicazioni: innanzitutto, il prezzo a cui il Barça deciderebbe di trattare rimane ancora molto alto, per non parlare dell’ingaggio del giocatore (attorno ai 20 milioni annui). Normalmente le variabili economiche non costituiscono un problema per una società come il PSG, ma è doveroso far notare che, con gli imminenti addii di Thiago Silva e Cavani – due dei salari monstre sul groppone della dirigenza – la squadra parigina ha finalmente trovato un equilibrio finanziario sul fronte stipendi. Inserire Griezmann nel mix, provocherebbe un'altra corrente ascendente a livello salariale, con giocatori pronti a richiedere ritocchi ai propri stipendi.
Riguardo la collocazione in campo, Griezmann potrebbe comporre un trio delle meraviglie assieme a Mbappé e Neymar. Questo però relegherebbe il neoacquisto Icardi alla panchina; una mossa un po’ sprovveduta, dato il massiccio investimento sull’argentino, riscattato per 50 milioni dall’Inter. Forse la domanda chiave, per immaginare Griezmann al PSG è questa: ne vale veramente la pena? D’altronde, nella rosa del PSG troviamo già diversi interpreti di grande rilievo in grado di ricoprire il raggio d’azione di Griezmann. Di Maria e Sarabia si sono dimostrati molto utili all’interpretazione tattica di Tuchel. Giusto sacrificare questi giocatori e la stabilità finanziaria per una stella in più? Ardua decisione.
picture

Solidarity Challenge: Griezmann segna su punizione con Messi, Giuly resta di sasso

Juventus

Certo, un giocatore del calibro di Griezmann significherebbe tantissimo per il campionato italiano. Tuttavia le circostanze cambiano di squadra in squadra, e ci sentiamo di dire che la Juve non sia uno scenario ideale per Griezmann. Fabio Paratici ha ripetuto più volte che l’imminente mercato seguirà una linea di austerità a causa dell’impatto del Coronavirus sul mercato. Ergo, serviranno parecchi scambi alla pari per rinfrescare la rosa. E la Juve, considerando il valore di Griezmann, ha pochi esuberi eccellenti o carte allettanti da proporre al Barcellona. La rosa di cui dispone Sarri è già corta, e intavolare una trattativa comprensiva dei cartellini di De Sciglio, Bernardeschi e altre riserve bianconere corrisponderebbe a togliere un quantitativo vitale per Sarri, solo per uno sconto irrisorio sul prezzo del cartellino di Grizou.
La Juventus inoltre, insegue altri obiettivi: ha bisogno di uno o due terzini di livello, magari di un gran colpo a centrocampo (non cessano le voci su Pogba, persino dopo l’affare Arthur) e certamente di un numero 9 costante. Ebbene, Griezmann non è adatto a rivestire il ruolo del pilastro offensivo, anzi, forse per i giocatori offensivi di cui dispone la Juve si tratterebbe di una ripetizione. Ronaldo per sprigionare tutto il suo potenziale ha bisogno di appoggiarsi a un centravanti “alla Benzema”, e lo stesso vale per Griezmann. Il francese ha espresso il suo miglior calcio lavorando in coppia con punte di razza. Per non parlare di una possibile intesa con Dybala: la Joya ha impiegato parecchi anni per trovare una sua posizione nella formazione bianconera, e anche il suo talento, proprio come quello di Griezmann, è difficile da incapsulare in un ruolo rigido. L’arrivo di Griezmann a Torino dunque, rimescolerebbe le carte in tavola a discapito di tutti.

Inter

A chi non piacerebbe vederlo in maglia nerazzurra? Certo, un suo sbarco a Milano comporterebbe il sacrificio di Lautaro Martinez, ma le petit diable è un giocatore di livello mondiale. Un trasferimento che si intersecherebbe a perfezione con il modulo di Conte a due punte: il peso di Lukaku aprirebbe spazi fondamentali per l’attaccante francese, che troverebbe nella punta belga il partner d’attacco ideale. Lautaro Martinez sarebbe la carta perfetta per arrivare a Griezmann, e l’Inter è l’unica squadra al mondo a disporre di questa pedina. Il Barcellona ha spinto molto per uno scambio prima del 30 giugno, ma la dirigenza nerazzurra si è impuntata sulla clausola di 111 milioni, ora scaduta.
L’unico limite è il salario del giocatore, che si aggira attorno ai 20 milioni annui. Uno scoglio non da poco per l’Inter. La capienza delle casse nerazzurre deve essere ancora testata al suo limite, e non c’è alcuna certezza su quanto i nerazzurri siano disposti a investire nel prossimo mercato. All’orizzonte si affacciano sempre alternative low-cost ma di tutto rispetto: Cavani, Giroud e Dzeko su tutti. La loro presenza sul mercato di certo non mette premura all’Inter nell’azzardare un assalto al francese. Eppure i tifosi interisti potrebbero iniziare a sognare, e la dirigenza con loro, in caso di segnali d’apertura dalla Catalogna.
picture

Conte: "Tutti quanti hanno interesse a vedere solo i problemi dell'Inter"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità