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John Elkann celebra Agnelli e la Juve: "Ha trionfato la cultura vincente"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 28/07/2020 alle 10:02 GMT+2

Il presidente di Exor e cugino di Andrea Agnelli commenta a La Gazzetta dello Sport il successo tricolore della Juventus.

Andrea Agnelli, John Elkann, Pavel Nedved

Credit Foto Getty Images

In un’intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport, John Elkann ha voluto fare i complimenti al cugino Andrea Agnelli: un nono Scudetto consecutivo rappresenta un traguardo storico della sua gestione a bordo dell’astronave juventina, un risultato che in futuro sarà difficile da eguagliare per chiunque. Il presidente di Exor – holding che nel suo portafoglio di investimenti inserisce il club bianconero – vuole rimarcare l’impresa juventina:
Andrea disse che era più difficile arrivare a 10 scudetti di fila che vincere la Champions. Sembrava qualcosa di assolutamente irraggiungibile, e invece siamo qui a ipotizzare la stella consecutiva.
Tra un susseguirsi di allenatori e principi tattici, ricambi generazionali tra la dirigenza e tra l’organico, la Juventus ne è sempre uscita vincente ancorandosi alla sua cultura e alla sua mentalità ferrea e vincente: "È un merito straordinario che va riconosciuto ad Andrea Agnelli e a tutta la squadra. La Juventus è riuscita a vincere nonostante l’asticella si sia alzata sempre più. Gli avversari tradizionali e le sorprese di squadre come la Lazio e l’Atalanta che si sono dimostrate avversarie solide e velocissime. Ma la Juve non ha mai perso il controllo e ha confermato la sua proverbiale costanza di rendimento. Alla lunga è uscita la cultura vincente."

Ed ora occhi puntati sulla Champions League e sul mercato

Una Champions League in agosto è un evento più unico che raro, e nessuno sa quanto il fattore ambientale potrà spostare gli equilibri della competizione. Ma secondo Elkann, il gruppo a disposizione di Sarri è equipaggiato al meglio: “Mai come quest’anno è una gara a tappe in accelerata. E le variabili sono anomale. Con il Lione conterà di più l’abitudine al ritmo e alla fatica della Juve o la freschezza atletica dei francesi che non hanno più giocato in campionato? Le grandi squadre sono quelle che sanno adattarsi. E la Juve è una grande squadra”.
Ora gli occhi vanno anche al mercato estivo, e sia Agnelli che Elkann dovranno valutare l’impatto del Coronavirus prima di studiare una tattica atta a migliorare la rosa. Il processo di svecchiamento è appena cominciato.
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