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Serie A: la prima volta dello Spezia, ma ha già uno Scudetto

Samuele Ragusa

Aggiornato 22/08/2020 alle 02:00 GMT+2

La strana storia dello Spezia calcio, da qualche ora promossa in Serie A per la prima volta della propria storia, ma con al petto cucito lo scudetto ‘’fantasma’’ della stagione 1943/44. Quella volta in cui i pompieri di La Spezia sconfissero in finale il Grande Torino.

Spezia in Serie A

Credit Foto Getty Images

E’ arrivato l’ultimo verdetto di questa stagione di Serie A, la ventesima del prossimo campionato sarà lo Spezia di Vincenzo Italiano. Dopo Benevento e Crotone, dunque, sono i liguri ad unirsi alle grandi del nostro campionato completando nel miglior modo possibile una stagione che li ha visti giocare un ruolo da protagonisti in Serie B. Una storica prima volta per i bianconeri, che però, possono vantare già uno Scudetto cucito al petto, riconosciuto dalla FIGC ma non assegnato in maniera ufficiale. Era il 1944, e la squadra dei pompieri di La Spezia avrebbe scritto una pagina indelebile per la storia del club.
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La medaglia data allo Spezia per la vittoria del campionato di guerra

Credit Foto Eurosport

Tra guerra e pallone

Siamo nel 1943, la guerra imperversa, gli alleati minacciano lo sbarco in Sicilia e il fascismo sembra ormai condannato al definitivo tramonto. La FIGC, anche con l'obiettivo di distogliere l'attenzione da quanto di brutto stesse succedendo nello stivale, decide di dare il via al campionato dividendo l'Italia calcistica in quattro gironi, organizzati secondo un criterio di vicinanza geografica, in cui si sarebbero racchiuse tutte le squadre di Serie A, B e C. Il girone di nord-est, quello del nord-ovest, uno per il centro Italia e un girone per le squadre del Sud.
Il campionato prende il via prima dell'8 settembre, giorno dell’armistizio di Cassibile in cui l'Italia firma l'armistizio nei confronti degli alleati, la stagione tra diverse peripezie riesce a volgere al termine, decretando le quattro vincitrici dei rispettivi gironi che nel mese di luglio si sarebbero dovute affrontare all'Arena Civica di Milano per contendersi una volta per tutte la vittoria dello Scudetto. A nord-ovest trionfano i campioni in carica del Torino, gli stessi che negli anni sarebbero stati capaci di mettere in bacheca ben cinque scudetti consecutivi, a nord-est vince il Venezia, nel girone del sud festeggia la Lazio, mentre la sorpresa arriva dal girone del centro Italia: vince la squadra dei pompieri di La Spezia, militante in Serie B e creata dopo l’arresto dell’ex Presidente dello Spezia da parte dei nazisti e la conseguente dissoluzione del club. Rimane un solo dirigente che, insieme al capo dei pompieri locali, dalle ceneri del club riesce a costruire una squadra capace di vincere il proprio girone e guadagnarsi il pass per la fase finale di Milano.
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La targa commemorativa per lo Spezia all'Arena Civica di Milano

Credit Foto Eurosport

Lo scudetto d'estate

Il teatro dei sogni spezzini è l'Arena Civica di Milano, le avversarie tre delle squadre più attrezzate dell'epoca. Diventeranno tre dopo il 4 giugno del ‘44, quando l'ingresso degli alleati a Roma impedirà ai biancocelesti di partire alla volta del capoluogo lombardo. Sarà, dunque, un triangolare, pronto a prendere il via il 9 luglio dopo che i Vigili del Fuoco spezzini, per raggiungere Milano, si servirono di un’autobotte, superando tra l'altro il rischio bombardamenti. Aprono le danze proprio i Pompieri contro il Venezia, portando a casa un 1-1 dal sapore di vittoria. L'impresa, però, arriva il 16 luglio, quando la doppietta di Angelini consegna allo Spezia la vittoria per 2-1 nella sfida contro quello che diventerà il Grande Torino. Il 5-2 dei granata ai danni del Venezia qualche giorno dopo servirà a poco, i Vigili del Fuoco di La Spezia sono campioni d’Italia.
Il titolo, però, resiste per appena venti giorni, prima che, l'8 agosto del ’44 la stessa FIGC, guidata tra gli altri dall'allora allenatore del Torino Vittorio Pozzo, invaliderà il campionato considerandolo non regolare a causa della guerra ancora in corso. Qualcosa che, ancora adesso, nella provincia ligure non è ancora andato troppo giù…

La rivendicazione del titolo "fantasma"

Bisognerà aspettare il 2002 in casa Spezia per avere giustizia, anche se solo in parte. Il 27 gennaio di quell’anno, infatti, l’allora Presidente della FIGC Franco Carraro riconoscerà l’impresa dei Pompieri di La Spezia conferendogli il merito sportivo, ma non potendo assegnare a tutti gli effetti lo Scudetto. Questo, infatti, tutt’ora non figura nell’albo d'oro della Serie A, ma di certo non manca sul petto di chi indossa la maglia dello Spezia. I bianconeri liguri, infatti, sono l'unica squadra in Italia a poter indossare una patch tricolore sulla maglietta in ogni stagione: il segno indelebile di un'impresa capace di segnare la storia del nostro calcio. Adesso, con l'approdo in massima serie, si è aperto un nuovo capitolo… Il futuro è tutto da scrivere.
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