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Chiellini dopo Juve-Inter: "Non abbiamo rubato nulla. Pasillo d'onore? Sarebbe stato troppo..."

Stefano Dolci

Aggiornato 15/05/2021 alle 22:06 GMT+2

SERIE A - Il capitano nel post partita ai microfoni di Sky Sport analizza il successo contro i nerazzurri che mantiene intatte le chance di sperare nel 4° posto: “Successo difficile contro i più forti d’Italia noi abbiamo fatto i compliementi uno per uno nel sottopassaggio ai giocatori dell'Inter perchè se lo meritano, perchè hanno vinto e tutto ma il Pasillo d’onore sarebbe stato troppo...”.

Giorgio Chiellini festeggia insieme ad Adrien Rabiot, Juventus-Inter, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Doveva vincere per continuare a sperare nel 4° posto e in un piazzamento Champions e c’è riuscita la Juventus al termine di un derby d’Italia rocambolesco in cui è successo un po’ di tutto: gol, espulsioni, decisioni arbitrali controverse e polemiche. Ne è consapevole anche Giorgio Chiellini, capitano bianconero, che ai microfoni di Sky Sport non nasconde l’orgoglio per una prestazione finalmente convincente e fa chiarezza riguardo all’Inter e al pasillo d’onore che i bianconeri, a differenza della Sampdoria, non hanno concesso ai neocampioni d’Italia.
"Una vittoria difficilissima, contro i più forti d'Italia. L'abbiamo affrontata da squadra, come in altre occasioni quest'anno non abbiamo fatto. Non abbiamo rubato niente, anzi! Pasillo? Noi abbiamo fatto i complimenti ai giocatori dell'Inter uno per uno nel sottopassaggio. Ve lo dico almeno lo sapete. Il resto ci sembrava esagerato, a noi non è mai stato fatto”.

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"Arbitraggio? Non fatemi dire ciò che penso"

"Abbiamo tirato fuori un orgoglio che non so se ci porterà in Champions, perché siamo ora lì dove meritiamo, però ci proveremo fino alla fine. E mercoledì abbiamo una Coppa Italia, sappiamo sempre quanto siano importanti i trofei. Arbitraggio? Avete già commentato voi, andrete avanti tutta la sera. Non posso dire ciò che penso, non si può ed è sbagliato commentare perché noi calciatori in campo le cose le vediamo diversamente”.
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Giorgio Chiellini tira la maglia a Romelu Lukaku, Juventus-Inter, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Meritiamo di avere ancora speranze, non di essere già in Champions"

"Meritiamo di essere esattamente dove siamo adesso, poterci giocare la Champions fino all'ultima giornata. Non meritavamo di essere già qualificati come l'Atalanta. Abbiamo fatto non oltre tre vittori di fila. Troppo poche. Abbiamo fatto altre buone prestazioni come oggi, il campionato non è stato un disastro. Ma abbiamo fatto un po' di partite bene, altre male... Non puoi non avere continuità. Pirlo? Il rapporto è sempre stato buono, nel rispetto dei ruoli. Non ci siamo mai permessi di entrare nelle sue scelte, l'abbiamo rispettato come allenatore anche con un po' di distacco com'è giusto che sia perché non si può avere lo stesso rapporto di prima. E' stato un passo indietro voluto, ma nel rispetto dei ruoli: abbiamo cercato di dare l'anima in tutto e per tutto, come fatto con i nostri allenatori. Andare avanti con Andrea? Io mi sento giocatore ancora, le scelte le fanno i dirigenti”.
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Andrea Pirlo abbraccia Juan Cuadrado, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Pirlo: "Juve non va rifondata, avessimo lottato sempre così..."

Evita di parlare di arbitraggio anche Andrea Pirlo, che ai microfoni di Sky Sport fa i complimenti alla sua squadra per l'energia e lo spirito messo in campo a cospetto dei campioni d'Italia.
"Per noi era importante vincere per avere ancora una speranza. Noi avevamo l'obbligo di portare avanti il nostro obiettivo che era vincere stasera. Per gli altri mancano due partite, noi abbiamo fatto un po' fatica, ma l'abbiamo portata a casa. Al futuro non ho ancora pensato, la cosa principale per la Coppa Italia è recuperare le energie perché abbiamo speso tanto oggi. La sostituzione di CR7? Cristiano era forse la prima volta che era contento di uscire. Eravamo in 10, mi ha dato la mano, anche nello spogliatoio era felice della vittoria. Vittoria sporca? Non saremmo qui a parlare di una lotta per il quarto posto se avessimo avuto la voglia e determinazione di queste ultime gare. Staremmo parlando di qualcos'altro. Qualcosa è mancato, soprattutto con squadre più abbordabili di quella di stasera. È mancata la fame, è mancato il fuoco. Normale dopo 9 scudetti che quella fiammella si stesse spegnendo. Avevamo l'obbligo di lottare, ma non ci siamo riusciti per colpa mia, ma per colpa di tutti. Stasera l'abbiamo dimostrato che siamo all'altezza di giocare grandi partite".

"Pasillo? L'ha fatto la Samp, credo sia abbastanza..."

"Passerella d'onore? Non c'è stata alcuna decisione politica. L'ha fatta la Sampdoria e credo sia stato abbastanza. A noi in 9 anni non è mai stato fatto. Non c'è un obbligo, non c'è mai stato. Squadra da rifondare? Credo che il gruppo sia sano e che abbia ancora tanto da dare. Abbiamo aggiunto giocatori giovani, magari con poca esperienza a questi livelli. Però secondo me l'organico è buono e si può lavorare ancora bene. Certo tutto si può migliorare".
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Pirlo sulla sua posizione: "Non voglio parlare di gossip"

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