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Lazio, Immobile: "Tamponi? Protocolli rispettati, sono tranquillo"

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Aggiornato 07/11/2020 alle 14:05 GMT+1

Il bomber della Lazio interviene sulla vicenda tamponi con una nota ufficiale: "Diffido chiunque dal dubitare della mia onorabilità e professionalità". E intanto Ivo Pulcini, responsabile sanitario del club biancoceleste, parla di microfoni di Radiosei: "La prima cosa che va tutelata è la salute dei calciatori, io sono sereno e tranquillo".

Ciro Immobile, Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Il rispetto delle regole, dentro e fuori dal campo, è un imperativo che mi sono sempre imposto innanzitutto come uomo e poi come sportivo". Inizia così una nota, diffusa tramite il proprio ufficio stampa, attraverso la quale Ciro Immobile interviene in merito al caos tamponi che sta creando scompiglio in casa Lazio:
"Rispetto tutti i protocolli sanitari che le autorità competenti, sportive e non, mi impongono - prosegue Immobile - non solo per salvaguardare la mia salute, quella dei miei cari, dei miei compagni di squadra e dei miei avversari, ma perché credo che qualsiasi persona che ha visibilità mediatica debba dare il buon esempio, specie in questo momento di grande preoccupazione dove tutti siamo chiamati a comportamenti rigorosi per contenere la diffusione della pandemia".
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Ciro Immobile

Credit Foto Getty Images

"Diffido chiunque dal dubitare della mia onorabilità e professionalità"

"Non assecondo le polemiche di chi vorrebbe distrarmi alla vigilia di una partita di campionato così importante (contro la Juventus domenica alle 12.30, ndr). Ho rispettato tutti i protocolli sanitari e quindi sono tranquillo e concentrato sul mio lavoro. Diffido chiunque dal mettere in dubbio la mia onorabilità e professionalità in una vicenda di cui non ho la minima responsabilità e gestione, e sono pronto ad adire le vie legali a tutela della mia immagine e dei miei diritti".
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Una seduta di allenamento della Lazio

Credit Foto Getty Images

Lazio, il medico: "Questa storia sembra un teleromanzo"

"La prima cosa che va tutelata è la salute dei calciatori. Questa storia sembra un teleromanzo: si dice anche che non mi sono presentato alla Procura. Io sono sereno e tranquillo". Dopo le parole del presidente Claudio Lotito, anche il responsabile medico della Lazio Ivo Pulcini prova a fare chiarezza sul caso tamponi che sta creando scompiglio nel club biancoceleste e nell'intera Serie A. Pulcini, intervenuto ai microfoni di Radiosei, non teme sanzioni nei confronti della società per il mancato rispetto del protocollo FIGC e spiega alcuni punti controversi:
"La società ha voluto controllare i tre giocatori sospetti di Covid e ha chiamato un altro ente per verificare. La società ha anche deciso di chiamare una struttura super qualificata (Campus bio-medico) ma probabilmente c'è stato un fraintendimento. Per fare un controllo infatti non basta un tampone rapido come quelle effettuato dal Campus. Se un tampone è positivo bisogna applicare un ulteriore controllo per rilevare il famoso gene N. È stato effettuato uno di questi tamponi rapidi, che anche se positivo ha l'obbligo di essere rianalizzato. E non si potevano fornire questi dati alla stampa".
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