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Serie A, Inter Hakimi negativo al secondo tampone. L'Inter vuole averlo con il Genoa

Stefano Dolci

Aggiornato 24/10/2020 alle 13:54 GMT+2

Anche il secondo tampone a cui si è sottoposto Achraf Hakimi ha dato esito negativo, il laterale marocchino - che era risultato positivo mercoledì al controllo della UEFA - è guarito dal Covid-19 e la società è al lavoro per averlo a disposizione già questo pomeriggio per Genoa-Inter a Marassi almeno per la panchina.

Il sorriso di Achraf Hakimi, Inter, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Negativo anche il secondo tampone. Arrivano buone notizie per l’Inter a pochissime ore dalla sfida contro il Genoa. Achraf Hakimi è guarito dal Covid-19, dopo che mercoledì scorso, era risultato positivo al test ed era stato costretto a saltare la sfida casalinga di Champions League contro il Borussia Monchengladbach (terminata 2-2, ndr).

Corsa contro il tempo per averlo a Marassi

Ora l’Inter – forte dell’esito del doppio tampone – è al lavoro per metterlo a disposizione di Antonio Conte per la trasferta di Marassi contro il Genoa in programma questo pomeriggio (fischio d’inizio ore 18:00). Il punto di domanda però resta: l'Inter ha già provveduto a spedire all'Ats tutta la documentazione e le certificazioni mediche che attestano che Hakimi non è più positivo al Covid e può essere "rimesso in circolazione" mentre, come informa Sky, il latarale marocchino è già in viaggio per Genova per aggregarsi al resto del gruppo ed essere a disposizione di Conte almeno per la panchina.
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Achraf Hakimi

Credit Foto Getty Images

L’Inter indispettita con la Uefa ora potrebbe valutare azioni

Questa doppia negatività infittisce il caso attorno alla positività dell’esterno di fascia ex Dortmund. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, mercoledì mattina all’Inter sarebbe arrivato l’avviso verbale del verdetto dei tamponi effettuati nel laboratorio Synlab, legalmente autorizzato dalla Uefa, che attestava come tutti i tamponi avessero dato esito negativo, compreso quello di Hakimi. Alle 16.10 però la sgradita sorpresa: in base a una nuova valutazione dei risultati, il marocchino è stato considerato “debolmente positivo”, dunque immediatamente posto in isolamento ed estromesso dalla lista dei convocati per la sfida contro il Borussia Monchengladbach, dove l’ex Dortmund sarebbe stato schierato titolare.
Ma com’è possibile che nell’arco di 72 ore il quadro cambi un debolmente positivo si trasformi in un negativo? Purtroppo i tamponi non danno mai certezza assoluta e un debolmente positivo (non infettante) può negativizzarsi in poche ore. A far infuriare l’Inter dunque non è l’esame in sè bensì il presunto difetto di comunicazione in quel concitato mercoledì. Il cambio di valutazione sul tampone di Hakimi è giunto a meno di sei ore della consegna della distinta all’arbitro. Un’anomalia che potrebbe portare l’Inter a valutare come tutelare i propri interessi a ogni livello. Secondo la Gazzetta dello Sport non si può escludere a priori nemmeno l’ipotesi di una vera e propria causa.

Skriniar ancora positivo: posticipato il rientro dalla Slovacchia

Mentre l’Inter riabbraccia dopo Young anche Hakimi, bisogna ancora attendere per il rientro di Milan Skriniar. Come riportato da Sky Sport, il difensore slovacco è risultato ancora positivo al Covid-19, e dunque ha dovuto ancora posticipare la data del suo rientro in Italia. Skriniar, che era risultato positivo al Covid-19 lo scorso 7 ottobre dopo un tampone svolto durante la pausa delle Nazionali, sta trascorrendo l’isolamento domiciliare in Slovacchia e tornerà in Italia solo una volta che avrà dimostrato di non essere più positivo.
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