Esclusiva Eurosport, Milan-Investcorp: closing fissato il 4 maggio, ma pesa il dossier stadio

Che maggio sarà un mese decisivo per il Milan non è una novità: nelle prossime settimane i rossoneri si giocheranno la stagione nella volata Scudetto e nella fase finale di Coppa Italia. Ma ora c'è un motivo in più che rende cruciale il prossimo mese per il destino del club meneghino: Investcorp. Il fondo mediorientale con sede in Bahrain, che grazie allo scoop dell'Équipe e le conferme di Reuters, da venerdì è sulla bocca di tutti i tifosi milanisti, fa sul serio ed è pronto a subentrare ad Elliott con un'offerta monstre di 1,1 miliardi di euro. L'inizio di una nuova era.

Una fonte confidenziale molto vicina alla trattativa, contattata da Eurosport, spiega che dopo mesi di sondaggi e interesse platonico, il fondo arabo ha accelerato sul dossier Milan una volta completata la cessione di Dainese, gruppo italiano specializzato in abbigliamento tecnico-sportivo, all'americana Carlyle lo scorso 11 marzo. Valutazione dell'asset? 630 milioni. Guadagno netto di 500, dal momento che Investcorp l'aveva acquisito lo scorso 4 novembre per una valutazione complessiva di 130. Un tesoretto che potrebbe essere presto reinvestito proprio nell'operazione Milan. I tempi? Inizialmente il closing tra le parti era stato fissato il 4 maggio, ma la vicenda stadio ha reso più difficile la due diligence, ovvero il processo di investigazione e approfondimento degli asset del Diavolo.

Pesa l'incertezza col Comune di Milano e, di conseguenza, sul progetto Cattedrale affidato allo studio Populous. Sia Investcorp che Elliott, per trasparenza, vorrebbero avere l'ok definitivo ai lavori prima di firmare il passaggio di proprietà. Ecco perchè il presidente rossonero, Paolo Scaroni, sta sondando ormai da settimane l'ipotesi Sesto San Giovanni in alternativa al nuovo San Siro. Solo con una risposta e tempi certi sulla prossima casa del Diavolo il Milan potrà iniziare il nuovo corso.