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L'arbitro Serra racconta l'errore in Milan-Spezia: "Ibra è entrato nello spogliatoio e mi ha detto 'ora devi reagire'"

Francesco Friggi

Aggiornato 02/02/2022 alle 15:07 GMT+1

SERIE A - L'arbitro Marco Serra torna su Milan-Spezia e, soprattutto, sul mancato concesso del vantaggio che avrebbe garantito la vittoria Rossonera; tra i tanti a consolarlo, ci sono Calabria, Florenzi e Ibrahimovic ma anche il Presidente dell'Aia Trentalange: "Ho trovato un uomo ferito ma maturo e motivato".

Zlatan Ibrahimovic e i giocatori del Milan circondano l'arbitro Serra che chiede scusa alzando le mani

Credit Foto Getty Images

E' un Marco Serra fortemente rammaricato e ancora dispiaciuto dopo l'errore, durante quel Milan-Spezia dello scorso metà gennaio. Il fischietto piemontese si è presentato davanti ai microfoni di Sky Sport raccontando quanto ha vissuto soprattutto nei giorni successivi dove si è vociferato di tutto, come che sia stato lo stesso Ibrahimovic a consolare l'arbitro nel post gara: "Il gesto che hanno fatto i giocatori del Milan negli spogliatoi l'ho apprezzato molto il giorno dopo, sul momento il mio stato emotivo non me lo ha permesso".

Da Ibra a Florenzi come i rossoneri hanno rincuorato Serra

Ad accorgersi dell'errore, era stato lo stesso Marco Serra che, alzando le mani al cielo, si è scusato con giocatori e tifosi per il mancato vantaggio sul gol del 2-1 di Messias; dopo un secondo di rabbia però ha prevalso la comprensione come racconta lo stesso arbitro: "Rebic è partito con l'idea di strangolarmi, e poi ha capito da uomo di campo che anche lui nella carriera ha sbagliato un gol a porta vuota. È quello che è capitato a me. Credo che tutti, dal più giovane al più vecchio, avrebbero avuto la stessa reazione. Al ritorno nello spogliatoio è passato qualche giocatore del Milan, affranto quanto lo ero io. Calabria da capitano mi ha detto parole di conforto, Florenzi, che era affranto come me, mi ha abbracciato, poi passano Theo Hernandez e Brahim Diaz e anche loro mi hanno detto di tirarmi su e reagire perché si sbaglia tutti. E poi è arrivato Ibrahimovic, la sostanza del suo discorso era: 'ora dimostra di essere forte e reagisci'. Adesso non vedo l'ora di tornare ad arbitrare".
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Zlatan Ibrahimovic insieme a Marco Serra, Milan-Spezia, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Il peggior errore che potevo fare, ho sperato Messias non segnasse"

Serra è anche tornato sulla chiamata incriminata ammettendo come quella tipologia di sbaglio, sia la peggiore per un arbitro: "E' stato un un errore mio, il Var non può far nulla. Ed è il peggiore errore che può accadere ad un arbitro. Nella mia testa c'è un errore di priorità. mi concentro su Rebic e Bastoni e penso 'se lo tocca è fallo'. Sta tirando, non può non fare fallo. Mi perdo lo scenario completo, non vedo Messias che sta per tirare in porta. Ricordo di aver pensato 'speriamo che non la butti dentro', mentre quando Gyasi ha fatto gol al 96' all'auricolare ho esclamato 'non ci credo!'. Rocchi mi ha detto che questa è la Serie A e che qui non si abbandona nessuno. Che tornerò ad arbitrare nella massima serenità. È il mio obiettivo a breve termine. Trentalange voleva sapere come stavo e come erano andate le cose. Mi ha invitato a prendermi qualche giorno e poi ripartire".
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Rebic, Krunic e Giroud "faccia a faccia" con l'arbitro Serra

Credit Foto Getty Images

Trentalange: "Serra trasformerà questo errore in una risorsa"

Sull'episodio è intervenuto anche Trentalange, il presidente dell'Aia: "Ho trovato un uomo ferito ma maturo e motivato. Noi arbitri sappiamo che spesso dobbiamo trasformare i problemi in risorse, ci ha fatto molto piacere la reazione del Milan".
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