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Pagellone Serie A 26ª giornata: campionato pazzo, non vince nessuna delle prime 7

Enrico Turcato

Pubblicato 22/02/2022 alle 08:59 GMT+1

SERIE A - L'Inter crolla ancora, pareggiano Milan, Napoli e Juventus, perde l'Atalanta contro una grande Fiorentina, che ora crede alla Champions. Gravi errori di Maignan e Ospina, Sassuolo che si scopre "ammazza grandi", Mourinho con una reazione davvero eccessiva.

Calcio, Pagellone Serie A | 26a giornata

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 26ªgiornata di Serie A.

Classifiche e risultati

Voto 10...a una ventiseiesima giornata pazza, non vince nessuna delle prime 7

Nessuna delle prime sette squadre della classifica ad inizio turno di massimo campionato ha vinto: non accadeva dal dicembre 2017 (16esima giornata). Al tempo stesso hanno raccolto punti tutte le ultime sei ad inizio giornata. Casi più unici che rari, di una giornata "pazza", in cui un testa-coda è finito in parità e la grande favorita è crollata in casa. Campionato apertissimo, finale tutto da vivere, può ancora succedere di tutto.

Voto 9...al Sassuolo, "ammazza grandi" che sbanca ancora San Siro

Dopo i successi in casa di Juventus e Milan, ecco anche quello al Meazza contro l'Inter. Raspadori e Scamacca guidano la squadra di Dionisi a un'altra impresa contro una grande. Per capire la portata dell'impresa, l'ultima formazione a riuscirci in uno stesso campionato di Serie A era stata la Fiorentina 1955/56. I neroverdi si esaltano contro le squadre più blasonate e in ripartenza sono letali. Nota di merito a Domenico Berardi, unico giocatore in doppia cifra sia di gol che di assist finora, ampiamente nella sua migliore stagione della carriera.

Voto 8...alla Fiorentina di Italiano, che crede al quarto posto

Wow. Dopo la semifinale conquistata in Coppa Italia, dopo la vittoria di La Spezia, ecco anche il successo pesantissimo sull'Atalanta. Decide ancora una volta "pum pum" Piatek, che sigla il suo quarto gol nelle cinque presenze in Viola. La Fiorentina gioca bene, corre, ha ritmo e si trova a soli cinque punti dalla zona Champions, avendo una partita in meno della Juventus. C'è margine per sognare in grande.

Voto 7...ad Arnautovic, che si riprende il Bologna

Rieccolo, l'austriaco. Non segnava proprio dal match d'andata contro lo Spezia. E invece all'improvviso una doppietta decisiva per rilanciare il Bologna e allontanare gli spettri dovuti a un filotto negativo che contava otto sconfitte nelle ultime 10. L'attaccante sta ritrovando la forma e può chiudere il campionato con un ruolo da protagonista. Mihajlovic sa che il suo Bologna può stare nella prima metà della classifica.

Voto 6...alla Lazio rimaneggiata, che si salva a Udine

Senza Immobile, senza Leiva e Luis Alberto squalificati, perdendo Pedro dopo 20 minuti. Eppure la Lazio ha resistito, ha rimontato grazie a un ottimo Felipe Anderson la rete iniziale di Deulofeu e ha strappato un buon punto a Udine. Certo, la vittoria avrebbe accorciato notevolmente il distacco dalla Juventus quarta, ma pareggi del genere possono aiutare a tenere alto il morale, soprattutto considerando l'emergenza. Ora Porto e Napoli: la stagione dei biancocelesti di Sarri passa per le prossime due gare.

Voto 5...a una Juventus poco brillante, rimontata dal Torino

Un passo indietro rispetto a Verona, Sassuolo e Bergamo. Il vantaggio di De Ligt aveva illuso la Juventus, che però ha abbassato troppo il baricentro e ha subito il meritato pareggio del Torino. Un 1-1 nel derby tutto sommato accettabile nell'ottica di un campionato per i bianconeri, che però non sfruttano i passi falsi delle squadre davanti. Non un segnale incoraggiante in vista della Champions, sempre che la testa non fosse già al Villarreal.

Voto 4...a un'Atalanta confusa e nervosa

Altro ko, quinta partita di fila senza vincere. Gasperini espulso per proteste dopo il gol annullato a Malinosvkyi, silenzio stampa dopo lo sfogo di scorsa settimana di Marino. Un'Atalanta molto (troppo) nervosa e per nulla efficace nel modo di giocare. L'assenza di Zapata pesa, i bergamaschi non riescono a mantenere il loro consueto passo, quello a cui avevano abituato tutti nel girone di ritorno. Il passaggio di proprietà può aiutare, a patto che la squadra si ricompatti e ritrovi serenità.
Fiorentina-Atalanta, il gol di Piatek

Voto 3...a un Empoli che ha rallentato troppo

10 partite di fila senza vincere, nove considerando solo il campionato. L'Empoli si è perso e rischia di rovinare l'ottimo girone di andata. Manca la cattiveria giusta alla squadra di Andreazzoli, che anche con la Sampdoria ha mostrato le consuete lacune difensive (50 gol subiti in 26 giornate sono davvero troppi). Il calendario dice Juventus, Genoa, Milan, Verona e Fiorentina: occhio a scherzare con il fuoco.

Voto 2...alla sconsiderata reazione e alle parole di Mourinho

Roma annientata nel primo tempo contro il Verona, trafitta dalle invenzioni di Caprari e dagli inserimenti di Barak e Tameze. Poi la reazione, i gol dei giovanissimi Volpato e Bove, il 2-2. E nel finale quella folle proteste di Mourinho, che mima il telefono e se la prende con Pairetto, facendosi allontanare. Per le frasi pronunciate rischia una pesante squalifica. Una reazione davvero esagerata, pur constatando che alla Roma diversi episodi sono girati contro in questo campionato. Non un buon esempio.

Voto 1...ai disastri di Ospina e Maignan, giornataccia per i portieri delle big

Ospina nel posticipo a Cagliari sul tiro di Gaston Pereiro. Maignan a Salerno in occasione della rete di Bonazzoli. Napoli e Milan perdono in una sola giornata le loro certezze in porta e al tempo stesso lasciano punti importanti per strada. I due portieri sono forti e avranno occasione di rifarsi, ma sono errori che pesano. Parecchio.

Voto 0...a un'Inter irriconoscibile e in crisi

Due sconfitte nelle ultime tre, un punto conquistato su nove disponibili. L'Inter di Inzaghi, battuta in settimana anche dal Liverpool, non è più lei. Irriconoscibile, appannata, stanca. L'assenza di un perno come Brozovic è un alibi discreto, ma non può bastare a comprendere questa crisi. Lautaro, tra tutti, è il giocatore più involuto. L'Inter resta favorita, ma ha bisogno di un risultato per non sprofondare. La trasferta in casa del Genoa diventa già vitale.
Lautaro Martinez sconsolato dopo Inter-Sassuolo - Serie A 2021/2022
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