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SERIE A - Covid: ecco il nuovo protocollo per limitare le Asl

Francesco Friggi

Aggiornato 12/01/2022 alle 17:31 GMT+1

SERIE A - E' diventato realtà il nuovo protocollo con il regolamento da seguire in caso di positività all'interno del gruppo squadra: tanti i temi affrontati come norme sulla quarantena, l'effettivo potere dell'Asl e il numero massimo di positivi di una squadra.

La coreografia dei tifosi del Milan dedicata alle vittime del Covid durante l'ultimo derby a San Siro - Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

Dopo il pasticcio per la ripresa del campionato tra partite rinviate, giocatori in quarantena scesi in campo e il Covid che sembra purtroppo riprendere la sua instancabile corsa, è arrivato il nuovo protocollo che mira a ridurre il numero di partite saltate visto un calendario molto fitto; l'accordo arrivato dopo la Conferenza stato-Regioni riguarda la quarantena che sarà soft, permettendo ai contatti stretti dei positivi di continuare ad allenarsi e di giocare le partite. Di notevole importanza è la decisione che, se una squadra dovesse raggiungere la soglia fissata al 35% di positività, la partita verrà rinviata (per una rosa di 33 calciatori, fino a 11 casi di positività si gioca - con 12 non più).

ASL E VACCINO

Se, come spiegato in precedenza, per un giocatore vale la quarantena soft, nel caso siano coinvolte più persone entrano in gioco le nuove norme: in caso di protezione da una dose vaccinale negli ultimi 120 giorni, non ci sarebbe lo 'stop' ma dovrebbe 'autosorvegliarsi'. Chi invece ha avuto l’ultima somministrazione da più di 120 giorni, va in quarantena soft (quindi può giocare le partite) per tre giorni e non in isolamento per 5 giorni (come previsto per tutti i cittadini). I punti cardine del nuovo protocollo sono quindi:
  • Norme sulla quarantena soft
  • Soglia del 35% di positivi
  • Limitato potere delle Asl
Le nuove norme sono decise da Valentina Vezzali (sottosegretaria allo sport), Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza insieme a Giovanni Malagò (Presidente del Coni) e il numero uno della Federazione Medico-Sportiva, Maurizio Casasco. In questo momento di grande incertezza, bisogna sperare che i nuovi contagi non si alzino troppo perchè, comunque, tutta la situazione in un Team sarà sotto sorveglianza attiva quotidiana da parte delle Asl.
  • Le parole di Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport, al termine della Conferenza Stato-Regioni dove ha partecipato anche il Presidente Fedriga: "Grazie al lavoro di squadra con i ministri Gelmini e Speranza e col presidente Fedriga si è giunti ad un documento che prevede una procedura uniforme per tutte le Asl e quindi garantisce il corretto e regolare svolgimento dei campionati. In attesa delle valutazioni del Cts, esprimo soddisfazione per un risultato importante raggiunto con l'ascolto delle esigenze del mondo dello sport, tramite le federazioni, che ha dato una risposta rapida a una esigenza emersa dalle criticità di questi giorni".
  • Le parole del Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: "Il calcio ha bisogno di dialogo, di regole chiare e di responsabilità e il nuovo protocollo nasce su queste basi. Auspico che anche il Cts riconoscerà l'impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute".
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