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Serie A, Le 5 verità di Juventus-Napoli 1-1: azzurri tosti, Allegri ha bisogno di rinforzi

Enrico Turcato

Pubblicato 07/01/2022 alle 10:29 GMT+1

SERIE A - La squadra campana, nonostante le assenze pesanti, ha ben figurato a Torino. Juventus con diversi problemi tecnici e alcuni giocatori inadeguati al contesto. Ci sarebbe bisogno di qualche intervento sul mercato. Mertens molto piú che semplice vice-Osimhen.

La delusione di Manuel Locatelli e Daniele Rugani dopo il gol del momentaneo vantaggio di Mertens, Juventus-Napoli, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Juventus-Napoli, match valido per la 20a giornata di Serie A, si é concluso con il punteggio di 1-1 allo Stadium. I bianconeri non sono riusciti ad accorciare in classifica sugli azzurri, che al contrario si sono confermati tosti nonostante le tante assenze. Ecco l'analisi del match.

1) Napoli squadra vera, anche senza i titolari

Mancava la colonna centrale africana, quella formata da Koulibaly, Anguissa e Osimhen, non c'era Fabian Ruiz ed era squalificato Mario Rui. Insomma, la squadra di Spalletti (nemmeno presente in panchina perché anche lui positivo),era priva di metà del suo potenziale, ma allo Stadium non ha sfigurato. Tutt'altro, quello azzurro si è dimostrato un gruppo vero, capace di soffrire, di contenere la Juventus e di colpire quando ne ha avuto l'occasione. Un buon punto, che serve a tenere a distanza i bianconeri e a dare morale per il prossimo futuro. Sarà un gennaio tosto per il Napoli, ma un primo grande esame è stato superato.
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Federico Chiesa, Diego Demme, Juventus-Napoli, Getty Images

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2) La solita Juventus: ci sarebbe bisogno di un aiuto dal mercato

Sterile davanti, legata agli sprint di Chiesa, con contropiedi che partono troppo distanti dalla porta avversaria e con qualche difficoltà tecnica di troppo. La Juventus di Allegri, dopo un dicembre reso agevole dal calendario, al primo esame di questo gennaio 2022 è stata rimandata. Una sufficienza stiracchiata per la prestazione, ma anche un'occasione succulenta persa di accorciare su chi sta davanti. Questa Juventus in cinque sfide contro squadre che la precedono attualmente in classifica ha conquistato appena tre punti su 15 e, anche dopo la partita con il Napoli, ha lasciato la netta sensazione di essere nel complesso inferiore. Per lottare e conquistare uno dei primi quattro posti ci sarebbe bisogno di un paio di innesti dal mercato, in mezzo e davanti in particolare. Allegri, però, ha chiuso a questa eventualità: sarà molto complicato migliorare e accorciare su chi è davanti.

3) Mertens molto più di un vice Osimhen

Sesto gol in campionato, tutti segnati nelle ultime otto giornate. Da quando ha smaltito i problemi fisici, Dries Mertens si è ripreso il Napoli e, complice i problemi fisici di Osimhen, ha confermato di essere molto più che una semplice alternativa al nigeriano. La qualità tecnica e la leadership del belga sono fondamentali per gli azzurri, soprattutto in questo momento complicato, in cui i campani sono penalizzati dalle tante assenze. "Ciro" sempre presente quando conta.
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Esultanza Dries Mertens, Juventus-Napoli, Getty Images

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4) Alex Sandro e Rabiot: disastro a sinistra nella Juve

Il brasiliano ha disputato l'ennesima prova distratta, lasciando troppo spazio a Politano e venendo sopreso in occasione del gol di Mertens. Il francese, oltre alle consuete imprecisioni negli appoggi, si è nascosto e non ha inciso né in mezzo al campo né largo a sinistra. Due giocatori che si sono totalmente persi e che stanno dimostrando da diverso tempo inadatti a vestire una maglia importante come quella bianconera. Nulla di nuovo, solo conferme rispetto a quanto visto finora. Pellegrini, contro il Napoli indisponibile, ha già superato Alex Sandro nelle gerarchie di Allegri; una mezz'ala sinistra sarebbe invece la priorità per alzare il livello in un centrocampo abulico come quello bianconero.
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Amir Rrahmani e Alvaro Morata durante Juventus-Napoli - Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

5) Caso Zielinski, Lobotka, Rrhamani: rischia qualcosa il Napoli?

I tre calciatori, messi in quarantena dall'Asl di Napoli 2 perché sprovvisti della terza dose e a contatto con soggetti positivi, hanno giocato contro la Juventus. Il Napoli - dopo aver consultato i propri legali - ha ritenuto corretto schierarli perché in linea con la quarantena “soft” istituita dalla Federcalcio nel giugno 2020 e ancora valida sportivamente. Che consente agli atleti il percorso casa-lavoro, dunque allenarsi e giocare. Il rischio adesso è quello di un'ammenda amministrativa, ma di certo la violazione consapevole di una normativa potrebbe aprire il campo anche alla giustizia sportiva. Valuteranno le sedi competenti, ma sicuramente il teatro creato tra mercoledì e giovedì non ha fatto bene in generale all'immagine del campionato italiano.
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Allegri: "Morata resta. Gli ho detto 'Alvaro tu non ti muovi!'"

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