Inchiesta Plusvalenze Juventus, Carta Ronaldo, indagati, cosa rischiano dirigenti e società in caso di processo
Pubblicato 27/10/2022 alle 11:53 GMT+2
JUVENTUS - Andiamo nel dettaglio al caso plusvalenze che ha colpito l'ambiente bianconero: ecco le domande che si pongono tutti, circa i risvolti dell'inchiesta, i reati contestati ai dirigenti della Juventus indagati e cosa rischierebbe il club qualora si arrivasse a processo e le accuse dovessero essere confermate. Intanto la Juventus si difende: "Abbiamo operato nel rispetto della legge".
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Facciamo chiarezza. I pm Ciro Santoriello e Mario Bendoni hanno chiuso l’inchiesta sui presunti falsi in bilancio della Juventus relativi allo scorso triennio. Manovre, sostengono gli inquirenti, che avrebbero coinvolto non solo il Consiglio d’amministrazione, ma anche dirigenti collegio sindacale e revisore legale. Vediamo nel dettaglio quali sono gli sviluppi dell'inchiesta, i reati contestati ai dirigenti della Juventus indagati e cosa rischierebbe il club qualora si arrivasse a processo e le accuse dovessero essere confermate. Per ricostruire i flussi finanziari dal 2018 al 2021 la procura si è avvalsa della consulenza del commercialista Enrico Stasi che si era già occupato dei bilanci della Juventus nell’inchiesta del 2006. Il lavoro del consulente ha puntato l’attenzione sulle plusvalenze e la "manovra stipendi". Secondo gli inquirenti emerge una notevole differenza tra i risultati che sarebbero dovuti essere contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Quali sono i reati contestati?
Al termine degli accertamenti della Guardia di Finanza, la procura di Torino ipotizza, a vario titolo, i reati di falso nelle comunicazioni sociali (art. 2622 cc), per le società quotate, false comunicazioni al mercato (art. 185 D.Lgs 58/1998), ostacolo alle autorità di vigilanza (art. 2638 cc), aggiotaggio informativo e dichiarazione fraudolenta (art.2 D.Lgs 74/2000), derivante dall’uso di fatture per operazioni inesistenti con la conseguente indebita detrazione di Iva. Sotto la lente degli investigatori sono finite, finora, tre annualità: 2018, 2019 e 2020.
A quanto ammonterebbero le plusvalenze?
Ammontano a 155 milioni di euro le presunte plusvalenze fittizie, derivanti da cessione dei diritti dei calciatori, appostate nei bilanci della Juventus fra il 2019 e il 2021. Nel documento notificato dalla Procura di Torino sono ipotizzate, fra l’altro, violazioni dei principi di contabilità internazionale relative alla esposizione nel conto economico degli importi derivanti dalle cessioni dei calciatori Emre Can al Borussia Dortmund (14 mln) e Simone Muratore all’Atalanta (3,8 mln). I due atleti non sono indagati.
Chi è coinvolto?
Tra i 15 indagati (più la società per responsabilità amministrativa) figurano, già da mesi, il presidente Andrea Agnelli, il vice-presidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, l’avvocato Cesare Gabasio, gli ex dirigenti Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato. Alla chiusura delle indagini, i magistrati hanno avanzato contestazioni anche all’amministratore delegato Maurizio Arrivabene nonché ai componenti del Consiglio d’amministrazione, al collegio sindacale e al revisore legale.
Cos'è la Carta Ronaldo?
Si tratta di una scrittura privata, secondo i Pm e come sarebbe emerso da alcune intercettazioni, per la quale il club si sarebbe impegnato a versare al portoghese 19,9 milioni di euro anche in caso di interruzione del rapporto professionale. Secondo l'accusa, la cifra in questione non sarebbe stata contabilizzata regolarmente a bilancio. Secondo le ultime news, riportate da Gazzetta dello Sport, non vi sarebbe traccia di questi 20 milioni di euro circa: "A questo punto sorge il dubbio che i 20 milioni di euro in questione non siano neanche stati restituiti a CR7", scrive la Rosea.
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Cristiano Ronaldo
Credit Foto Getty Images
Che ruolo hanno le agenzie di procuratori?
Oggetto dell'inchiesta Prisma, che coinvolge la Juventus, sarebbe, secondo quanto riportato da "Libero", anche il rapporto che il club bianconero avrebbe con alcune agenzie di procuratori: il quotidiano sottolinea come, secondo gli inquirenti, queste agenzie avrebbero emesso fatture "fantasma" per servizi mai svolti, al fine di "aggiustare" il bilancio in rosso. I pm avrebbero messo in evidenza come la Juve sia in debito con alcune di queste agenzie, anche se questa forma di debito non sarebbe mai emersa pubblicamente.
Cosa rischiano gli indagati?
Il presidente Agnelli, il vice presidente Nedved e l’ex direttore sportivo Paratici sono indagati per tutte e 4 le fattispecie di reato. L’amministratore delegato Arrivabene è indagato per il reato di falso in bilancio relativo agli anni 2019, 2020 e 2021 (faceva parte del cda prima di diventare amministratore delegato il 30 giugno 2021), manipolazione del mercato e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di pubblica vigilanza (solo per l’anno 2021).
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I dirigenti della Juventus: Arrivabene, Agnelli, Cherubini e Nedved
Credit Foto Getty Images
La società Juventus cosa rischia?
La Juventus è indagata in qualità di persona giuridica. L’ipotesi di reato è quella all’art.2, 5 e 25 del D.Lgs n.231/2001, riferita alla responsabilità dell’ente, ai reati tributari e agli abusi di mercato. Se riconosciuti i reati tributari si applica "la sanzione pecuniaria fino a cinquecento quote elevabile fino a un terzo". Per gli abusi di mercato "si applica all'ente la sanzione pecuniaria da quattrocento a mille quote". La quota è una singola parte dell'ammontare della sanzione pecuniaria il cui numero è non inferiore a cento né superiore a mille. L'importo della singola quota va da un minimo di Euro 258 ad un massimo di Euro 1.549.
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Video credit: SNTV
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