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Juventus, si cerca il patteggiamento anche con la UEFA. Legali a Nyon, evitare l'esclusione dalle coppe appare difficile
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Pubblicato 01/06/2023 alle 11:37 GMT+2
SERIE A - Dopo la chiusura della partita con la giustizia italiana, adesso la Juventus cerca il patteggiamente anche a livello europeo. Una delegzione bianconera formata da avvocati e dirigenti si è diretta a Nyon per aprire il dialogo con la UEFA. Non si conoscono ancora le sanzioni che potrebbero essere comminate ai bianconeri. Lo spettro è l'esclusione dalle coppe per la prossima stagione.
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Chiusa l'indagine sul fronte italiano con il patteggiamento che fa calare il sipario sulla manovra stipendi, la Juventus si concentra adesso sulle possibili sanzioni che potrebbero arrivare dalla UEFA dopo l'apertura delle indagini dello scorso dicembre per "Potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario". Se fino ad ora da Nyon non sono arrivate decisioni, con la fine ormai prossima della stagione e la definizione delle squadre che prenderanno parte alle prossime competizioni europee, la UEFA dovrà accelerare il processo di decisione sulle sorti della Juventus. Ancora una volta, il maggior rischio per la squadra bianconera è quello di vedersi preclusa la possibilità di prendere parte a qualsiasi coppa europea per la prossima stagione.
Per questo, appare chiara l'intenzione della Juventus di provare a giungere ad un patteggiamento anche a livello europeo. Una delegzione bianconera formata da avvocati e dirigenti si è diretta a Nyon per aprire il dialogo con il massimo organo del calcio europeo, fornire informazioni e provare ad addivenire ad un accordo. I capi di accusa sono sempre gli stessi, ossia quelli dell'inchiesta Prisma: manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali e ostacolo all’esercizio delle autorità pubbliche di vigilanza. Se il patteggiamento con la giustizia italiana certifica l'irregolarità dei conti, allora anche il settlement agreement stipulato tra Juventus e UEFA nell'ambito della violazione del fair play finanziario sarebbe stato raggiunto in maniera irregolare, cioè basandosi su bilanci che non corrispondevano alla realtà. Ecco allora che la sanzione, oltre che di tipo economico, potrebbe essere l'esclusione dalle prossime competizioni euoropee.
Le sanzioni UEFA non sono automatiche, come ha spiegato anche l'Avvocato Mattia Grassani, espero di diritto sportivo, sulle pagine del Corriere dello Sport. Non si sa quale decisione potrà prendere Nyon, se sarà solo economica e se riguarderà solamente la prossima stagione oppure spingersi addirittura più in là. Per questo, i legali della Juventus sono a lavoro per studiare le carte, aprire il dialogo e provare a intraprendere la stada del patteggiamento europeo. I tempi però stringono. A fine giugno, l’Organo di Controllo Uefa si esprimerà con un giudizio di primo grado. Ci sarà poi l'eventuale Appello e infine il ricorso al Tas di Losanna in ultima istanza. Per la UEFA è preminente avere ben chiaro il quadro delle squadre che parteciperanno alle prossime coppe. Sul fronte italiano invece, Torino, Fiorentina, Monza e Bologna, ossia le squadre che si giocheranno l'ottavo posto in classifica all'ultima giornata di campionato, restano in attesa di sapere se potranno continuare a coltivare il proprio sogno europeo in caso di esclusione della Juventus.
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